Eneide degli adempimenti che sottomettono diritto e diritti (ovvero “cosa mi tocca fare per una detrazione d’imposta”)—di Alessio Argiolas
La legge di Bilancio 2018 è stata foriera di preziose novità per il contribuente. La norma è stata targata Legge 205/2017 e varata il 27.12.2017 dal Legislatore. Gli elfi di Babbo Natale hanno fatto gli straordinari, provvedendo ad impacchettarla il 29.12.2017 nella Gazzetta Ufficiale n.302. L’articolo 1, comma 3, ha modificato l’ambito delle detrazioni (IRPEF e IRES) dal 50 all’85% per interventi di efficienza energetica, di ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili. Suddetto comma concede fulgidi esempi di cerchiobottismo:
A) la riduzione al 50% della detrazione per i seguenti interventi: “acquisto e installazione di finestre e infissi, di schermature solari, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati caldaie a condensazione oppure con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili” Legge di Bilancio 2018 – Schede di Lettura A.C. 4768 Art. 1, commi 1-343 – Sezione I – Gli Interventi – Tomo I – Dossier XVII Legislatura – Dicembre 2017 – Servizio studi e Servizio bilancio del Senato della Repubblica, Servizio studi Dipartimento bilancio della Camera dei deputati (giuro che questi son i riferimenti del “bel tomo”);
B) un nuovo tipo di spesa agevolabile con la detrazione al 65%: l’acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti. «Per poter beneficiare della suddetta detrazione gli interventi in oggetto devono condurre a un risparmio di energia primaria (PES), come definito all’allegato III del decreto del Ministro dello sviluppo economico 4 agosto 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 218 del 19 settembre 2011, pari almeno al 20 per cento» (numero 3 della lettera a) comma 3, art. 1 della Legge 205/2017).
Il testo (ut supra punti A & B) è comprensibilissimo dai contribuenti, divisi in tre gruppi principali:
1) l’Indirizzatore di preci al cielo;
2) l’Indirizzatore di mail al CERN di Ginevra;
3) Il “Fai da te – Mazinga Z”: illuso che i micro-cogeneratori sian i missili di Afrodite A guidata da Sayaka, figlia del Professor Yumi (Categoria toon maniacs detta anche “guardate com’erano GENI i professori e YUMMY le loro figlie, ai tempi della Lira Sovrana”).
Rispettando lo smarrimento spazio temporale dei connazionali, evitiamo di dilungarci sui tecnicismi. Scevri da qualsivoglia intento piromane, concentriamo i raggi nella nostra lente sul tamagotchi estivo (edition 1996 reloaded):
– la trasmissione telematica all’Enea delle informazioni sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, cablatura, acquisto di arredi connesso con tali lavori (et cetera et cetera), effettuati in base all’articolo 16 bis del Dpr 917/86.
Gustatevi il comma:
«2-bis. Al fine di effettuare il monitoraggio e la valutazione del risparmio energetico conseguito a seguito della realizzazione degli interventi di cui al presente articolo, in analogia a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, sono trasmesse per via telematica all’ENEA le informazioni sugli interventi effettuati.
L’ENEA elabora le informazioni pervenute e trasmette una relazione sui risultati degli interventi al Ministero dello sviluppo economico, al Ministero dell’economia e delle finanze, alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive competenze territoriali».
L’ENEA è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, il cui assetto e mission sono stati ridefiniti grazie all’art. 4 L. 221/2015, che ha “consentito il superamento delle criticità legate ad un quasi decennale commissariamento” (http://www.enea.it/it/enea/storia-e-riferimenti-normativi).
Per comprendere la rilevanza della comunicazione all’ENEA, rammentiamo che trattasi di adempimento indispensabile per la fruizione delle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico. L’omissione dello stesso entro i termini di legge causa l’inaccessibilità e/o la decadenza dai benefici.
L’ultima legge di bilancio della scorsa legislatura ha, ordunque, donato l’estensione generalizzata dell’obbligo di elaborazione e comunicazione all’ENEA dei dati utili al monitoraggio del risparmio energetico. Tali informazioni serviranno al MEF, MISE, Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano e ad altre istituzioni venghino siore e siori, venghino!
Tutti pensavamo si trattasse dell’ennesimo errore, ma purtroppo il Fisco (Ministero delle Finanze e AdE) ha confermato l’estensione generalizzata del nuovo adempimento (sic! anche per l’acquisto degli arredi).
Per apprezzare la pittoresca situazione, sappiate che i primi chiarimenti di MEF, AdE ed ENEA, sono giunti a marzo, solo in seguito a richiesta diretta del Presidente del Consiglio Comunale di Palagiano (prov. Taranto).
Alle ore 10 e 17 del 20 marzo scorso l’ENEA precisò al Comune che: «le schede da inviare all’Enea per le detrazioni fiscali del 50% relative alla semplice ristrutturazione, previste dalla legge Finanziaria del 2018, sono in fase di realizzazione e saranno pronte a breve».
Il 30 marzo l’ENEA comunicò l’attivazione del nuovo sito, dedicato alla trasmissione dei dati. Ci siamo illusi che dopo neanche 3 mesi e una settimana avessimo un fulgido esempio di efficienza dell’Italico Burosauro, onde consentir al contribuente di lavorare gratuitamente per la PA.
Purtroppo il nuovo sito (http://www.acs.enea.it/) è stato aggiornato limitatamente agli interventi di riqualificazione energetica (cd. ecobonus), conclusi nel corso del 2018, ammessi alle detrazioni fiscali.
Sappiate che non è, ancora, possibile comunicare all’ENEA i dati degli elementari interventi di ristrutturazione edilizia: quelli che nulla hanno a che vedere col risparmio energetico.
Tra gli enti coinvolti vi è la solita commedia in stile Sei Personaggi in Cerca D’AUTORE: <Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!>. L’ENEA informa, infatti, di essere “in attesa di specifiche indicazioni da parte delle istituzioni di riferimento”.
Però in tal modo l’ENEA “pare” contraddire quel «sono in fase di realizzazione e saranno pronte a breve», comunicato al comune del Tarantino.
Nel sito www.acs.enea.it è tuttora evidenziato: “Limitatamente alla trasmissione dei dati per gli interventi di ristrutturazione edilizia che accedono al bonus casa – detrazioni 50% (da non confondere con l’ecobonus) terminati nel 2018 che comportano riduzione dei consumi energetici, l’ENEA è in attesa di specifiche indicazioni da parte delle istituzioni di riferimento. Per questi ultimi interventi, si invitano gli utenti a non trasmettere ad ENEA dati e/o documenti fino all’apertura dell’apposito nuovo sito”.
Sullo stesso sito è disponibile, dallo scorso 3 aprile, una nota senza intestazione, numero, protocollo, data, firma. Da essa apprendiamo che “l’ENEA ritiene che la trasmissione dei dati debba avvenire solamente per gli interventi che comportano riduzione dei consumi energetici o utilizzo delle fonti rinnovabili di energia, tipicamente quelli previsti dal DPR 917/86, art. 16.bis, lettera h.”
Questi assunti, seppur condivisibili, son dei semplici “desiderata”.
In realtà la legge di bilancio, il MEF e l’AdE, estendono l’obbligo di invio telematico a tutti gli interventi: anche quelli per cui non si risparmia energia (effettuati in base all’articolo 16 bis del Dpr 917/86).
Ringraziamo tutti insieme il timido tentativo dell’ENEA, nel linkare sottovoce un’interpretazione “autentica” dei vaneggi legislativi: che impongono il monitoraggio del risparmio energetico anche sull’arredamento acquistato (pur correlato alle ristrutturazioni).
Visto lo squilibrio di poteri, tra il Burosauro e il contribuente piccolo e nero, chiediamo che qualunque documento, condivisibile o meno, fuoriuscito dalla penna creativa della PA sia munito di protocollo, intestazione, data, firma e di tutti gli elementari requisiti che ne consentano il GIUDIZIOSO utilizzo IN GIUDIZIO.
Quando il Fisco Leviatano recupererà i crediti d’imposta, con aggravio di sanzioni, interessi, spese di notifica, aggi, potremo tentare di difenderci dimostrando che anche altre branche della PA, interpretavano come noi queste norme surreali.
Dopo esattamente mesi 6 (sei virgola zero zero) dall’approvazione della Legge di Bilancio 2018, attendiamo ancora i Decreti Attuativi, che forniranno le regole e le procedure per ottenere gli incentivi .
Un’altra nota tecnica dell’ENEA precisa che “per gli interventi la cui data di fine lavori (collaudo) è antecedente il 30/03/2018, considerando che l’indisponibilità del sito costituisce causa di forza maggiore, il termine di 90 giorni per la trasmissione dei dati previsti decorre dal 30 marzo 2018.”
Quindi arrangiatevi e calcolatevi da soli la scadenza!
Tanto, chi è tanto ignorante da ignorar il metodo dies a quo non computatur in termino, dies ad quem computatur??
Avete quindi pochissime ore per adempier, salvo l’inadempimento ex lege dei lavori di ristrutturazione edilizia e acquisto di mobili…..
Nella confusione pseudo carnascialesca indirizziam al suddito la ballata, per goder dell’effimero.
Chi vuol esser lieto, sia: di doman non v’è certezza.
Ebbri di Bacco intoniam l’inno:
ENEA alle divinità caro,
custode dei Penati di Troia,
alla sua caduta Superstite.
Salvator di fatati figli di Troia
di cui si empì l’Italia,
lido a nuova patria eletto.
Infinite pene addussi agli italioti
per portar a casa contributi.
Fuoco avvolse Anchise innanzi a Enea,
gonfiò i nostri lombi, dolenti fino a mutarci Orchi.
Sgorgasti dal Vate,
divin maestro e guida
del Sommo Poeta.
Enea foriero di luce nell’AdE,
dove lascian le speranze
i contribuenti dannati a sfamar le Entrate
NOTE dell’autore:
“Salvator di fatati figli di Troia
di cui si empì l’Italia”
Enea protetto dal Fato salvò alcuni Troiani (fatati figli di Troia)
La progenie dei figli di Troia (notar la “t” maiuscola) riempì la penisola che diventerà Italia (secondo l’Eneide)
“Fuoco avvolse Anchise innanzi a Enea,
gonfiò i nostri lombi, dolenti fino a mutarci Orchi.”
Anchise chiese a suo figlio, Enea, di abbandonarlo nella Troia morente.
Il fuoco avvolse il suo capo senza arderlo, segno divino per convincerlo alla fuga.
Il Burosauro infiamma i contribuenti, causandogli l’orchite.
“Enea foriero di luce nell’AdE”
Ne La Divina Commedia, il divin poeta Virgilio, secondo padre letterario di Enea, guidò Dante nell’Inferno (ADE).
E.N.E.A. illumini l’Agenzia delle Entrate (e il MEF) per evitar il nuovo adempimento ai CONTRIBUENTI.