Dumping o concorrenza?
Questa storia viene dall’Austria e ha dell’incredibile. Il proprietario di tre distributori di benzina nella regione di Salisburgo, tal Markus Friesacher, ha deciso di scatenare una agguerritissima competizione tra i rivenditori, prezzando diesel e benzina poco sopra i 50 centesimi al litro. Provocazione? Gag estiva? Niente affatto. La strategia di mercato del giovane imprenditore austriaco, la cui società (Free Energy Trading Gmbh) è nata nel settembre 2008, è quella di offrire al cliente il prodotto finale al più basso prezzo possibile. Senza orpelli, né personale, come è nell’ottica di tutte le stazioni di benzina discount che tanto successo hanno avuto in Francia e in Gran Bretagna. Risultato? I concorrenti della zona hanno incominciato ad abbassare i prezzi, nel tentativo di ridurre il capannello pazzesco di automobili ammassatesi dinanzi alle stazioni di Friesacher. D’altra parte, però, non tutto è andato liscio. L’autorità garante per la concorrenza e il mercato avrebbe in animo di aprire un’inchiesta, indovinate un po’, per prezzi “troppo” concorrenziali, ovverosia per dumping. D’altra parte, come spesso ricordano autori a dir poco critici nei confronti delle politiche antitrust, ogni politica dei prezzi può essere arbitrariamente sottoposta a controlli. Abbassare i prezzi sotto una determinata soglia significa per l’appunto fare dumping, alzare indiscriminatamente i prezzi significa tentare di maturare extraprofitti ingiustificati, mentre fissare i prezzi su un livello non troppo dissimile da quello dei concorrenti rischia di essere considerata una strategia di cartello… Per intanto, un grosso in bocca al lupo al signor Friesacher…