Dedicato ai veneti. Nooo, anche la Lega fa le ronde antievasione…
Letto stamane che la Lega farà ronde antievasione, ho mandato questo scorato editoriale al Gazzettino, che lo pubblicherà domani. Ronde anti-spesa e anti-Stato, altro che anti-evasori, questa è la nostra sempre più solitaria proposta.
Può esser contento, Giulio Tremonti. Prima ancora che la manovra, approvata dal Senato, superi l’esame di Montecitorio, dopo le tante critiche prendono a manifestarsi anche reazioni positive. Tra le quali una delle più significative è l’entusiasmo degli amministratori dei Comuni per il 33% di gettito che resterà nelle loro casse, per ogni accertamento che condurranno in proprio al fine di stanare gli evasori fiscali. Era una decisione da anni promessa e che per i Comuni può significare molto, visto che anche i più virtuosi tra loro si trovano impediti nell’utilizzo dei residui attivi, per effetto del bislacco Patto di stabilità interno che impedisce alle municipalità di considerare le risorse da esse risparmiate come a loro disposizione. In più, se oltre 5mila Comuni su 8mila, cioè tutti quelli inferiori ai 3 mila abitanti, saranno obbligati ad associarsi invece di replicare ciascuno uffici e dipendenti di troppo – in Giappone in 3 anni con questa stessa logica oltre 4 mila municipalità sono state abrogate, noi ci fermiamo a mezza strada ma è un passo avanti, se a Montecitorio la lobby dell’ANCI non ci mette lo zampino – in realtà Tremonti ha messo sul piatto delle Città una nuova succulenta portata.
E’ l’imposta municipale unica, il nuovo pilastro dell’autonomia federalista comunale che, unificando tutti i tributi sin qui dovuti sugli immobili, aggiungendo all’ICI seconda casa le imposte ipotecarie, catastali e la cedolare secca sugli affitti, porterà nelle casse comunali la bellezza di 25 miliardi.
L’entusiasmo produce i primi effetti. Mi riferisco all’invito che la Padania ha rivolto ai sindaci e amministratori leghisti al fine di organizzare “ronde antievasione”. Invito ripreso con convinzione dal sindaco leghista di Cittadella in provincia di Padova, Massimo Bitonci, fresco anche di nomina a vicepresidente del’ANCI. Dopo anni di a volte aspra polemica nei confronti della Lega, accusata di secessionismo, antipolitica e di larvata simpatia per gli evasori, è una nuova tappa verso la piena istituzionalizzazione del movimento di Bossi, ormai forte nel Nord di consensi tali da farne pressoché ovunque pilastro essenziale dei governi locali, e sempre più decisivo anche nel centrodestra nazionale.
Ma ora che la Lega si somma all’union sacrée a difesa del fisco contro i furbi, c’è anche un’altra riflessione da fare. Non vorrei che scattasse la trappola che è la vera forza dello statalismo. Quella per cui le imposte sono troppe e “cattive” sinché è qualcun altro a deciderne l’allocazione di spesa. Mentre improvvisamente diventano “buone”, quando al posto di quel qualcun altro tanto criticato ci si siede infine alla sua poltrona.
E’ il caso di ricordare a chiunque ricopra incarichi politici che il problema numero uno nel nostro Paese è l’eccesso d’imposta. E che l’eccesso di furbi è un prodotto dell’eccesso d’imposta cioè di spesa pubblica, non viceversa. Se anche la Lega dimentica questa ferrea concatenazione logica, stiamo freschi. Vorrà dire che restiamo ancora più soli, nel batterci contro l’esosità di una politica che in Italia resta dannatamente abituata a mettere troppo becco nel reddito nazionale, visto che la spesa pubblica è al 53,5% del Pil. E visto che, al netto dell’economia sommersa, la pressione fiscale italiana è di 7 punti superiore alla Francia, di 10 alla Spagna, di 15 alla Germania, di 16 del Regno Unito, di 20 dell’Irlanda, di 27 degli Stati Uniti.
La domanda diventa: anche la Lega si è convinta di quel che per anni hanno ripetuto Visco e Padoa-Schioppa, sinistre e statalisti di tutte le sigle e bandiere, e cioè che solo se prima si stanano gli evasori sarà possibile abbattere le imposte su chi le paga? Non voglio crederlo. Possiamo solo sperare che la Padania e Bitonci non ci abbiano pensato bene, prima di partire in quarta con l’idea delle ronde. Perché lo slogan “se non becchi l’evasore non ti taglio le tasse”, per quanto nobile e giusto possa apparire di primo acchito è stata sin qui la bandiera di chi difende come intoccabile la spesa pubblica da rapina praticata in Italia. Rapina alle imprese e ai lavoratori insieme, visto che su entrambi pesa in maniera abnorme il prelievo. Rapina ancor più ingiusta in terre come il Veneto, che in tutte le graduatorie di stima d’evasione per le diverse imposte, dirette e indirette, è la seconda o la terza Regione tra le più virtuose, con tassi pari a meno della metà e talora a meno di un terzo di quelli del Sud.
Una Regione i cui dipendenti complessivi costano per abitante circa 30 euro, rispetto ai 53 del Lazio, ai 187 del Molise e ai 349 della Sicilia, a mio modesto avviso non ha bisogno di ronde antievasione, ma di ronde antitasse. E se anche la Lega ha cambiato idea, poveri noi tutti e voi che leggete. «La frode fiscale non potrà essere davvero considerata alla stregua degli altri reati finché le leggi tributarie rimarranno vessatorie e pesantissime e finché le sottili arti della frode rimarranno l’ unica arma di difesa del contribuente contro le esorbitanze del fisco». Queste parole le scriveva Luigi Einaudi sul Corriere della Sera. Era il del 22 settembre 1907. Allora, la pressione fiscale era più bassa di 26 punti di PIL, rispetto a oggi.
Parole sacrosante ma, evidentemente, le cose più semplici, almeno per alcuni governanti e governati, sono anche le più difficili da capire.
Eccellente come sempre Oscar !
La Lega dovrebbe usare la coerenza che l’ha tanto premiata elettoralmente (quando c’è stata). Dovrebbe usarla e costituire o rafforzare le ronde contro gli sprechi, contro la spesa della pubblica amministrazione. Che questa sia statale, regionale provinciale comunale o di un consiglio di quartiere. La lotta a “Roma ladrona” non vale nulla se non è solo una rozza ma efficacie sintesi della lotta al potere predatore e sprecone.
quando ho letto la notizia pensavo si fossero bevuti il cervello…e se invece fosse un proclama volta a far montare risentimento nei confronti degli esercizi gestiti dagli immigrati ?
cmq. l’evasione è un crimine, per questo è giusto intervenire.
Non c’è da meravigliarsi: gli elettori del centrodestra hanno interessi diametralmente contrapposti e soltanto la disinformazione dei media e il populismo dei politici fa si che convergano sullo stesso schieramento. Il centrodestra è forte al Nord, che chiede meno tasse e minori trasferimenti al Sud, e al Sud che vuole l’esatto contrario dal momento che senza i trasferimenti diretti e indiretti, e i posti di lavoro pubblici non avrebbe le risorse per fare nulla. Il Nord chiede meno stato mentre il Sud l’esatto contrario. Cmq la farsa sta per finire, in quanto anche volendolo, i politici saranno costretti a forti tagli di spesa pubblica e allora tutti i cittadini finalmente capiranno questa contraddizione! Io spero che l’italia venga attaccata dai mercati internazionali altrimenti questa fase di riaggiustamento potrebbe durare anni e anche l’Italia produttiva del Nord rischia di rimanere tagliata fuori rispetto ai competitor solidi come la Germania. La cosa allucinante è che durante questa crisi la gente chiede più e non meno stato…pazzesco! L’altra contraddizione incredibile è che gli elettori del centrodestra, e della lega in particolare, vogliono più sicurezza mentre i loro rappresentanti l’esatto contrario viceversa sarebbero già in galera…anche questa sarebbe il caso che la gente la capisse una volta per tutte!
D’accordissimo al … 90%.
Il 10% da cui mi discosto è la parte in cui si mostra (forse solo retoricamente) sorpresa del fatto che gli slogan della destra contro i “partito delle tasse”, fossero solo di natura elettorale.
L’intero spettro parlamentare italiano ha origini socialiste, non dimentichiamolo mai, Lega e PdL inclusi!
Bene la vigilanza sulla questione, ma non cadiamo nell’errore su chi sia nato prima l’uovo o la gallina.
La modifica della spesa pubblica deve essere strettamente correlata ad una forte riduzione delle tasse che, per quest’ultima, deve avere, come “benchmarking”, il livello della Germania, per ovvi motivi di competitività internazionale.
@mah: l’evasione non è affatto un crimine!
Lo stato (qualsiasi stato) non offre servizi in cambio di , bensì ** impone ** gabelle promettendo servizi (peraltro senza assicurare alcun livello di rapporto tra la qualità ed il costo per il contribuente).
Lo stato si fonda sulla coercizione: io non posso rifiutarmi di pagare le tasse. Poco importa se sono disposto a rinunciare a ogni servizio pubblico: semplicemente mi sbatterebbero in galera.
Questa è violenza e chi si ribella alla violenza, non è un criminale.
Però, pur confermando la mia profonda stima per Lei e per le battaglie antistataliste che conduce, mi permetto di osservare che l’odierno Chicago-video in cui Lei loda la posizione del Ministro degli Esteri volta a introdurre il debito globale nell’applicazione del patto di stabilità mi sembra poco coerente con le giuste critiche che Lei fa a Bitonci ed alla Lega. Infatti io vedo in questa posizione non una difesa dell’Italia (che non si identifica solo nella P.A. e nella sua fame di denaro ma é composta anche dai contribuenti vessaati al limite della sopravvivenza) ma principalmente una difesa del sistema Italia in cui la classe politica si compera i voti con la spesa pubblica. E’ questa la stessa spirale perversa che denunciò Craxi per quanto riguardava tangentopoli ed il fianziamento dei partiti; chi la contrasta non prende i voti e quindi non ha più voce in capitolo. Non so come si possa interrompere questa spirale perversa ma forse penso che sarà meglio che l’Europa non ceda a questo ricatto ed ascolti un po’ di più la Germania.
Non pensa Lei che il minor debito privato più che essere il segnale della virtuosità degli italiani é il segno del drenaggio esercitato sulle banche dal debito pubblico (assai meno rischioso, almeno sul breve termine) e della possibilità per molte famiglie di trasferire le proprie necessità di spesa e di benessere sul debito pubblico. In soldoni: molte famiglie italiane introitano più stipendi pubblici (per non parlare degli arrotondamenti da tempo libero) e quindi possono permettersi vari lussi… a spese dello stato, dico io! O sbaglio?
Questa opinione mi viene anche da un articolo di Enrico Zanetti su Il Gazzettino del 12 giugno nel quale si sviluppa la stessa tesi che Lei difende in questo articolo e cioé che la gallina della spesa pubblica é nata prima delle uova delle tasse troppo alte. In detto articolo si dimostra anche che l’Italia é messa peggio degli altri paesi “cattivi” poiché ha già superato il limite fisiologico della tassazione.
Mi piacerebbe avere una Sua opinione su queste riflessioni domenicali
Caro Giannino, perchè si meraviglia? La Lega è da sempre allergica al mercato. Se ha dato una diversa impressione, è perchè ragiona in termini di “socialismo in un paese solo”. Quindi la sua allergia fiscale ha sempre solo mascherato la sua allergia politica al Tricolore: nulla (si fa per dire) di più. In parte, insomma, questa del partito di Bossi è pura “illusione finanziaria” (per dirla con Puviani) per il mercato ideologico nazionale. Per altro verso, va però ricordato che è prorio protezione dal mercato ciò che parte di rilievo del suo elettorato le ha sempre richiesto.
forse aveva ragione D’Alema!!! la Lega è una costola della sinistra, furbescamente prestata al centrodestra. altrimenti non si spiega, “le ronde antievasione” ancora più ridicole e offensive delle prime ronde. involuzione statalista o ritorno al primo amore: comunismo! speriamo che gli spiriti liberi e liberali, presenti nella Lega non si facciano prendere per fessi. Confimpresa Varese
@mah
L’evasione è sempre un crimine, ma in alcuni casi è un dovere morale.
@dario
E perchè come benchmark non scegliamo ad esempio la Svizzera. Per chi non lo sapesse, un frontaliere italiano che lavora in Svizzera con moglie e 1 figlio, su una busta paga di 50000 euro l’anno lordi paga circa il 3% di tasse e il 15% di contributi.
Io credo che il mancato ribilanciamento del fiscal drag sia una tassa gigante applicata da questo governo. Ma, a causa dell’ignoranza del popolo, tutti se lo dimenticano.
@umberto montagna
Certamente D’Alema aveva ragione. E certamente Berlusconi è stato nei fatti coerentemente socialista per tutta la vita.
in effetti, il Berlusconi dell’ultimo periodo è stato ed è veramente una grande delusione. affidarsi poi alla Brambilla per veicolare i suoi messaggi,veramente ridicolo dopo lo sputtanamento dei club della libertà. striscia docet. ma chi sono questi “promotori della libertà” dove sono, chi li ha visti? una caduta via l’altra. ricorda tanto la fine di Mussolini preso per i fondelli dai gerarchi quando gli facevano credere di avere migliaia di aerei. solo che di erano sempre gli stessi che di volta in volta li spostavano da un aereoporto all’altro. purtroppo all’orizzonte non vi sono buone prospettive
E’ ormai vent’anni almeno che parlano di sacrifici per rimettere in ordine ai conti. Nel contempo ci alzano le tasse, e l’aumento della spesa è almeno proporzionale. Fulgido esempio di intelligenza applicata all’amministrazione dello Stato.
Inoltre il sistema fiscale italiano è estremamente cavilloso e opaco così:
1) non si capisce bene quanto paghiamo
2) se sbagli ti do anche la multa (tanto sicuramente trovo qualcosa; e se anche non lo trovo gioco con te come fa il gatto con il topo)
Il nostro fisco è degno delle peggiori torture medioevali.
Inoltre una struttura fiscale così sembra pensata apposta per non permettere la mobilità sociale: chi è ricco resta ricco, anche se è una “piattola” e chi è povero resta povero.
Allora, noi paghiamo e loro si dotano dei migliori privilegi. E poi è un reato evadere? Pagare le tasse sarà anche un dovere dal punto di vista legale, ma a questi livelli è un furto dal punto di vista della giustizia. Scusate lo sfogo. E poi che vengano a chiedermi ancora il voto: annullo la scheda e ci incarto una bella fetta di mortadella. No, di salame, altrimenti la prendono per “evidente indicazione di preferenza”.
Si può essere di sinistra (laica beninteso, dio mi scampi dalla sinistra ideologica) ed essere d’accordo al 100%?
Sono veneto e pur condividendo molti mal di pancia dei miei conterranei non ho mai votato lega, aborrisco certe idee e certi slogan (anche se certi numeri fanno pensare: Sicilia 349 €, Veneto 30, il rapporto è di 1 a 11!!!), perché anche se sembrano innocui hanno in potenza il germe della violenza (e vi assicuro che sui mal di pancia color soldi la lega ci ha marciato parecchio, della pura acqua del Po non interessa nulla, de “i schei” sì.
Oscar, che facciamo? A destra un mar di lacrime a sinistra un mar di ladri, come possiamo cambiare questa nostra Italia?
Sembra di leggere Orwell “La fattoria degli animali”. Questo governo sta proseguendo sulla strada di Visco, tanto criticato. Condivido la delusione di Umberto Montagna.
egregio dottor giannino perfettamente d’accordo con lei che la spesa pubblica è il peggior male del nostro paese, ma a mio modesto avviso ex aequo con l’evasione fiscale, le faccio un piccolo esempio: io sono un lavoratore dipendente,reddito 1700 mensili, vivo a gallarate in un bilocale in affitto 650 euro mese, il mio padrone di casa che affitta in nero, ha un impresa di pulizia con 15 operai extra comunitari di cui una decina in nero, oltre al mio possiede altri 5\6 appartamenti che affitta in nero.
Bene io pago il 33% di tasse e lui non paga niente su 4000 euro al mese di pigioni,oltre a non versare contributi per 6\7000 euro al mese.
Morale ben vengano le ronde antispesa pubblica ma insieme a quelle anti evasione
E’ un grosso problema che regolarmente si ripresenta, molti, troppi, esponenti della Lega non sono pronti, preparati o adeguati a governare.
La Lega è fatta di politici e i politici sono dal lato del grilletto quando si tratta di estorcere tasse. Perché stupirsi? Un partito che vuole meno tasse è un partito che vuole avere meno potere, cioè un partito di masochisti.
Condivido.Credo però che il problema italiano principale sia quello del
cambiamento strategico.Non è piu’ il tempo di interventi marginali su aspetti specifici.Occorre cambiare il sistema e per farlo non servono
finte forze nuove che alla fine si aggregano alle vecchie,ma una svolta
radicale che possa incidere a monte.Non serve diminuire le tasse,non
serve il federalismo.Sono tutti falsi obiettivi.La nostra famelica classe
politica trasformerebbe comunque tutto in modo che nulla cambi.
Occorre andare all’origine per poter sperare di ottenere qualcosa e l’ori-
gine è la costituzione.Non servono però grandi disegni irrealizzabili.
Partiamo dall’articolo 1 ,sopprimendo la seconda parte del secondo
comma e lasciamo solo “La sovranità appartiene al popolo.”Poi si potrà
proseguire.
Ma se diminuiscono le tasse siamo sicuri che poi i contributi per il gruppo Sole 24 ore saltino fuori?
Inoltre: non ho capito il discorso del considerare insieme i debiti dello stato e quelli delle famiglie. Cosa significa? Che se lo stato si indebita per regalare denaro a 100 persone, non cambia nulla? Wow. Lombardo e Cuffaro: che visionari!
Io modestamente suggerivo di usare i carcerati all’ultimo anno per le ronde: http://www.jonkind.com/2010/05/20/una-modesta-proposta-evasi-giudiziari-contro-evasori-fiscali/
sono d’accordo che il problema n.1 del paese è la pressione fiscale. ma quello n.2 è l’evasione fiscale e quale sia il tempismo in cui riduzione delle tasse e evasione troveranno un punto di equilibrio più virtuoso, al tempo t(0) le tasse vanno pagate e basta. Altrimenti continua l’alibi che tra le altre cose produce una struttura dell’offerta italiana troppo frammentata e inefficiente
Il prossimo anno sarà il 50esimo anniversario della morte di Einaudi.
Sarebbe opportuno fare qualche “celebrazione” per poterne diffondere il pensioro
Sembra quasi scontato e ripetitivo. Ma non bisogna stancarsi di dirlo: abbassare le tasse e ridurre la spesa pubblica è il primo obiettivo.
Mi verrebbe da dire l’unico, perchè da esso discenderebbero numerosi effetti positivi a catena. Ma so bene che ci sono anche altre riforme imprescindibili.
Comunque sia, è bene che alle parole seguano i fatti.
E se è vero che un “partito di masochisti”, per dirla alla Monsurrò, non esisterà mai, è anche vero che esiste il lobbing o l’associazionismo. E che i numeri, in politica, contano.
Mi rivolgo direttamente a Oscar Giannino: lei ha giustamente accolto positivamente la nascita di Confcontribuenti, che mira a divenire il “sindacato” (che brutta parola…) di chi paga le tasse, di chi è costretto a finanziare le decisioni politiche, senza poterci mettere bocca.
Perchè non fare un passo avanti? Perchè non diventarne il “portavoce” ufficiale? Il testimonial, anzi?
Quello che ci manca – mi permetta – per essere giudicati credibili a livello mediatico è, appunto, un personaggio mediatico che ci spinga.
Confcontribuenti raccoglie simpatie tra chi la pensa come noi, ma soffre al momento di “emergere”. Perchè non ci diamo una mano?
Che l’evasione sia la conseguenza dell’eccesso di imposta è lampante.
Che l’evasione sia utilizzata per giustifcare un eccesso di imposta che va oltre gli effetti dell’evassione stessa, ma che serve a coprire una spesa pubblica che “nessuno vuole ridurre” è altrettanto lampante.
Visco e Tremonti sono le due facce della stessa moneta fuori corso.
Non basta il presidente del consiglio ad istigare all’evasione fiscale? Intanto c’è chi paga (e tanto) e sono loro che si tutelano ogni volta che si mette dentro un evasore…l’evasione rimane un crimine, anzi io suggerirei l’applicazione di un enforcement legale serio, proprio come esiste proprio a CHICAGO. L’evasione esiste proprio perché non c’è enforcement, anzi informatevi su quanto entra in cassa dal recupero di capitale evaso (circa l’8%). Ciò significa che ci sono scappatoie tali che alla fine è meglio evadere, poi si fa un accordo con l’agenzia dell’entrate e paghi nemmeno la metà di quello che dovevi. L’evasione dovrebbe essere un reato penale e non solo amministrativo.
Non vendiamo balle sui dipendenti pubblici. Abbiamo meno dipendenti pubblici di molte altre nazioni (in rapporto alla popolazione). Ci sono sicuramente inefficienze, ma non si giustifica l’anarchia perché non si riesce a controllare la spesa pubblica. Bisognerebbe pensarci meglio quando si va alle urne e si vota in totale incoscienza.
…a proposito, Al Capone fu arrestato a CHICAGO per evasione fiscale prima e poi per altre decine di capi d’accusa.
Vedo che a parlare, come sempre, siete in tanti…ma a fare i fatti, quelli che tutti si auspicano: NESSUNO !
Quello che mi fa’ impazzire di tutte le discussioni socio/fiscal/politiche è che sembra di essere il passeggero del solista delle frecce tricolori..improvvise impennate e incredibili picchiate con in mezzo qualche loop
Vi ricordate,il tesoretto..i non ci sono problemi!! vari!! Berlusconi che diceva le tasse sono troppe e ora sembra Bersani che dice che le tasse vanno pagate…. cose da mal di testa!!Bossi vota la legge per Roma capitale… e si dimentica una legge speciale per Venezia,che affonda!! Ricordando che Venezia fa’ il doppio di turisti di Roma!!
E’ inutile parlare…abbiamo politici che son la’ da quando gran parte di noi avevano come massimo riferimento il big jim!!
Bisogna cambiare tutto,la crisi era un’occasione (ormai persa) per resettare e sistemare una barca che ormai sta’ a galla solo per pochi eletti (ma non dal popolo) questi personaggi,questi politici sono ormai fuori tempo massimo sono il simbolo di qualcosa che è morto.
Pensate le fabbriche chiudono e questi cominciano in primavera con Fini che se ne vuole andare dal pdl e l’appartamento a montecarlo,fatta la divisione….. arriva Ruby e i festini vari (il discorso è ricorrente ormai),ora la fiducia,domani la non fiducia…. intanto il resto del paese va’ avanti a vista!!
L’unica cosa che è evasa è la dignità di questi esseri che noi,purtroppo,chiamiamo politici.