1
Feb
2022

Cosa è il Green Deal Europeo

Il Green Deal Europeo è una Comunicazione della Commissione Europea dell’11 dicembre 2019 con la quale la Commissione:

  • si impegna a conseguire la neutralità climatica entro il 2050;
  • definisce le principali linee di intervento per il raggiungimento della neutralità climatica al 2050.

La Comunicazione è finalizzata a rendere operativo l’impegno assunto dall’Unione Europea con l’Accordo di Parigi. Con l’Accordo di Parigi – siglato nel 2015 nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCC) – i Paesi aderenti hanno adottato un’intesa giuridicamente vincolante con la quale si impegnano:

  • a conseguire l’obiettivo di lungo termine di mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto della soglia di 2°C rispetto ai livelli preindustriali;
  • ad ambire a limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5°C poiché è tale livello che ridurrebbe significativamente i rischi e gli impatti del cambiamento climatico.

Cosa si intende per neutralità climatica

Con l’espressione “neutralità carbonica” non si intende conseguire un livello pari a zero di emissioni di gas a effetto serra. Diversamente, si intende un livello di emissioni di gas a effetto serra “nette zero”. Ciò significa che per ogni tonnellata di CO2 o altro gas a effetto serra diffuso in atmosfera se ne deve rimuovere un volume equivalente raggiungendo pertanto un equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento di gas a effetto serra.

I pilastri di EU Green Deal

Il Green Deal Europeo identifica 10 linee di azione per il raggiungimento della neutralità climatica:

  1. Rendere più ambiziosi gli obiettivi dell’Unione Europea in materia di clima. A luglio del 2021, la Commissione Europea ha adottato la Legge sul Clima con quale si impegna a ridurre di almeno il 55% le emissioni di gas a effetto serra al 2030 rispetto ai livelli del 1990. Della Legge sul Clima e delle conseguenti azioni legislative che ne sono derivate ne parleremo nella prossima puntata. 
  1. Garantire l’approvvigionamento di energia pulita, economica e sicura. Questa linea di intervento farà leva prevalentemente sull’insieme di interventi normativi conseguenti la Legge sul Clima e i quali si concentrano prevalentemente sul settore energetico dato che il medesimo rappresenta oggi oltre il 75% delle emissioni di gas a effetto serra dell’Unione Europea. 
  1. Finanziare la transizione energetica. Al riguardo, la Commisione Europea nel suo bilancio pluriennale per il periodo 2021-2027 ha stanziato 1210 miliardi di euro di cui 810 milioni parte del Next Generation EU ossia le risorse finanziarie stanziate per la ripresa successiva alla pandemia da Covid-19. Larga parte di tali risorse, stanziate anche attraverso altri programmi di finanziamento, sarà destinato alla transizione verde.
  1. Mobilitare l’industria. L’industria contribuisce al 20% delle emissioni di gas a effetto serra dell’Unione Europea. Questa linea di azione si sostanzia prevalentemente nella trasformazione digitale del settore industriale, nello stimolo alla progettazione circolare dei processi produttivi e dei prodotti, nella decarbonizzazione delle fonti di approvvigionamento, nell’efficientamento energetico dei processi produttivi, nella maggiore consapevolezza dei consumatori circa la sostenibilità dei prodotti e dei servizi. 
  1. Efficientare gli edifici. Gli edifici sono oggi responsabili del 40% del consumo energetico europeo. Questa linea di intervento si concentra prevalentemente nell’adozione di obblighi e linee guida in materia di efficientamento energetico del settore edilizio residenziale e commerciale. 
  1. Accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e intelligente. I trasporti sono oggi responsabili per un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell’Unione Europea. Questa linea di azione riguarda tutti i segmenti di trasporto (stradale, ferroviario, aereo e della navigazione) e si fonda su pilastri quali: multimodalità, utilizzo di combustibili alternativi, elettrificazione dei mezzi di trasporto, digitalizzazione. 
  1. Promuovere un sistema alimentare sostenibile. Questa linea di azione concerne prevalentemente le azioni volte a ridurre l’impatto ambientale dei settori della trasformazione alimentare e del commercio al dettaglio intervenendo sui trasporti, lo stoccaggio, l’imballaggio e i rifiuti alimentari. 
  1. Preservare e ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità. Questa linea di intervento comprende azioni volte a fissare obiettivi di tutela della biodiversità e impegni per affrontare le principali cause della sua erosione nell’Unione, sostenuti da traguardi misurabili. 
  1. Perseguire l’inquinamento per un ambiente privo di sostanze tossiche. Questa linea di intervento comprende azioni volte a realizzare un effettivo sistema di monitoraggio, segnalazione e prevenzione dell’inquinamento atmosferico, idrico, del suolo e dei prodotti di consumo. 

Stimolare la ricerca e innovazione.  Questa linea di intervento comprende prevalentemente l’adozione di programmi di finanziamento volti a incoraggiare la ricerca, lo sviluppo e la dimostrazione di tecnologie nuove, anche intersettoriali, necessarie a realizzare gli obiettivi delle altre linee di intervento e una maggiore cooperazione tra ricerca e industria.

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