25
Giu
2013

“Classici” in e-book, per pensare il futuro

Cosa fa sì che un autore sia un “classico”? Cosa gli conferisce quell’autorevolezza e quell’importanza che, anche dopo secoli, in qualche modo obbliga a ritornare a lui?

Con ogni probabilità, è classico ciò che resiste anche dopo molti anni e quindi è progressivamente selezionato dal confronto delle opinioni di quanti, in mille luoghi diversi, discutono tra loro. Sembra si possa dire che, di fronte alle produzioni dell’ingegno umano, il tempo è galantuomo: operando come un setaccio che trattiene quanto vale davvero e che magari porta nuovamente alla luce – a distanza di un secolo – quanto era stato irresponsabilmente perduto (come è accaduto a un autore come Frédéric Bastiat, molto famoso in vita, in seguito dimenticato e ora ampiamente riscoperto e rivalorizzato).

Hanno insomma la statura dei classici quegli scritti e quegli autori che sono in grado, pure a distanza di tanto tempo, di suscitare interesse.

L’Istituto Bruno Leoni ha scelto di avviare una collana di (brevi) “Classici della libertà”, in formato e-book, nella persuasione che oggi più che mai sia necessario tornare a quegli studiosi che hanno dato contributi di primaria importanza alla comprensione della realtà, schierandosi a difesa della proprietà e del libero mercato.

Alcuni dei testi che l’IBL sta proponendo, in collaborazione con “il Giornale”, sono celeberrimi: basti pensare alla “Dichiarazione d’indipendenza” posta in apertura della breve antologia degli scritti di Thomas Jefferson. Altri sono beni noti ai cultori del pensiero liberale (dal testo sul pauperismo di Tocqueville alle pagine di Spencer sul diritto di ignorare lo Stato), ma è necessario che siano apprezzati pure dai “non specialisti” della storia delle idee: dai giovani, dagli studiosi di altri ambiti, dagli uomini d’affari e, soprattutto, da tutti coloro che sono interessanti a capire un po’ meglio il mondo che ci circonda.

Come è chiaro fin dal nome della collana, il fil rouge che collega questi “Classici della libertà” – pur tra loro assai diversi – è il tema dell’autonomia della persona umana. Le analisi di Rosmini sul socialismo, quelle di Tocqueville sul paternalismo, quelle di Leoni sulla legislazione sul lavoro, quelle di Acton sul nazionalismo e via dicendo, tutte convergono nella difesa dell’individuo come soggetto meritevole di rispetto, che va tutelato nella sua libertà e nella sua naturale disposizione a cooperare. E l’iniziativa si propone appunto di offrire testi fondamentali, ma di limitate dimensione e grande leggibilità, a un prezzo contenuto (meno di 2 euro) e in un formato che ne permetta una facile fruizione.

Questi brevi scritti servono soprattutto a capire il presente. In fondo, la proposta di un Pianificatore onnisciente o di un Potere benevolente e generoso, pronto a sollevarci da ogni responsabilità verso il prossimo, non sono al centro del dibattito politico odierno come lo erano a metà Ottocento? Possono cambiare talune formule di superficie, ma la sostanza del confronto intellettuale resta in larga misura la medesima. Per questo motivo i brevi capolavori ora disponibili in formato e-book sono davvero una formidabile opportunità per crescere e maturare.

Riempie allora di soddisfazione, così, pensare che da qualche parte, nel mondo, vi sono giovani che proprio ora, in treno o metropolitana, stanno leggendo sul loro Ipad le considerazioni di Schiller sulle costituzioni di Atene e Sparta. Che si tratti della Grecia antica come della Germania di fine Settecento (ma lo stesso vale per i giorni nostri), la questione della libertà e del suo conflitto con il potere resta al fondo del confronto pubblico. E la lettura di questi testi può essere un’utile occasione acquisire una diversa consapevolezza dei problemi che siamo chiamati ad affrontare.

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