28
Mar
2010

Chiusa la campagna regionale di Confcontribuenti: 24 i candidati che si impegnano a non aumentare le tasse

Con la campagna elettorale si conclude anche la raccolta di sottoscrizioni di Confcontribuenti, che ha raccolto nelle ultime settimane 24 firme da parte di candidati disposti ad impegnarsi, in caso di elezione, ad opporsi ad ogni proposta che comporti un aumento della pressione fiscale nella propria regione.

Un utile test per sondare le intenzioni dei candidati regionali all’alba dell’attuazione del federalismo fiscale e la priorità data alla questione (emergenza) tasse. Utile e controtendenza, in una campagna elettorale che ha completamente ignorato il merito dei programmi, esaminato e commentato da poche voci, tra le quali non manca quella di chicagoblog.

Dei 24 firmatari, due sono candidati alla presidenza: Fiammetta Modena, del PDL, in Umbria e Gianluca Panto, del PNV, in Veneto.

I 22 candidati consiglieri provengono dalle fila di quasi tutti i partiti: 8 del pdl, 6 radicali, 3 delle liste civiche del centrodestra, un firmatario rispettivamente per le liste civiche di centrosinistra, l’UDC, la Rete Liberal Sgarbi, la Lega Nord e, con la firma aggiuntasi oggi, La Destra.

La provenienza geografica dei sottoscrittori è varia, anche se il tema fiscale sembra confermarsi un argomento che fa vibrare la sensibilità soprattutto del Nord, dove sono state raccolte 16 sottoscrizioni, contro le 7 dell’Italia centrale e le 3 del Meridione. La regione più rappresentata è la Liguria, con 8 candidati firmatari (anche grazie all’attivismo della fervente esponente dell’associazione, la genovese Elisa Serafini); seguono Lazio e Piemonte, con 5 sottoscrizioni, la Puglia (3 firme) e il Veneto (2). Una sola firma in Lombardia, Toscana e Umbria. Due firmatarie concorrono alle elezioni in due regioni.

L’esperimento, inedito in Italia, riprende nello spirito e nella lettera il pledge che l’American for Tax Reform sottopone ai candidati alle elezioni negli USA. L’iniziativa non si chiude con lo stappo di prosecchi e champagne di lunedì, ma proseguirà con un attento monitoraggio del lavoro svolto in consiglio e in giunta per inchiodare i candidati eletti alle proprie promosse e render noti al pubblico eventuali inadempimenti; un follow-on purtroppo mancato fino ad ora per la mancanza di un’organizzazione rappresentativa dei contribuenti, che pure spesso hanno dovuto assistere al recesso unilaterale e silente di contratti e vincenti proclami nel corso delle campagne elettorali precedenti.

Questi, nel dettaglio, i nomi dei firmatari:

Veneto: Gianluca Panto, candidato alla presidenza del PNV, Luca Schedato, candidato al consiglio del PNV

Umbria: Fiammetta Modena, candidata alla presidenza del PDL

Liguria: Roberto Bagnasco, Francesco Felis, Gino Garibaldi, Gianfranco Gadolla, candidati al consiglio del PDL, Paolo Olcese e Andrea Cevasco, candidati al consiglio della Lista civica per Biasotti Presidente, Pier Giorgio Zumino, candidato al consiglio della Lega Nord, Gino Salvi, candidato al consiglio del La Destra.

Piemonte: Marco del Ciello e Nicola Vono, candidati al consiglio della Lista Bonino Pannella, Bruno Poy, candidato al consiglio nel listino del centrosinistra, Angelo Burzi, candidato al consiglio del PDL, Galgano Palaferri, candidato al consiglio dell’UDC

Lazio: Valeria Manieri e Annalisa Chirico, candidate al consiglio della Lista Bonino-Pannella, Andrea Bernaudo, candidato al consiglio della Lista civica per Polverini, Roberto Alagna, candidato al consiglio della Lista civica cittadini/e per Bonino, Guglielmo Fedeli, candidato al consiglio della Rete Liberal Sgarbi

Puglia: Salvatore Antonaci, Valeria Manieri, Annalisa Chirico, candidate al consiglio della Lista Bonino-Pannella

Toscana: Marco Taradash, candidato al consiglio del PDL

Lombardia: Federica Zanella, candidata al consiglio del PDL

1 Response

  1. Nel secondo link dell’articolo c’è un http:// di troppo.
    Ecco l’indirizzo corretto:
    http://www.confcontribuenti.eu/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=39&Itemid=62
    Fa piacere aver ricordato che in Veneto oltre a Zaia e Bortolussi c’è il candidato indipendentista-libertarian Gianluca Panto del PNV (Partito Nasional Veneto http://www.pnveneto.org/panto-presidente/ ) come valida e seria alternativa di voto per chi ama il mercato e le libertà individuali.
    Cosa che nell’articolo del comunque ottimo Marco Mura qua citato mancava.
    Mi scuso per l’appunto simil spot, ma qui si tratta di evitare che il Veneto diventi lo Zaiambabwe.
    Penso che comprendiate…
    Saluti da LucaF.

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