30
Giu
2009

Che pessima Francia

Due notizie a conferma che lo statalismo fa sempre danno. Leggete qui la minaccia dell’ex monopolista telefonico alla decisione dell’Arcep, l’Agcom d’Oltralpe, di consentire anche ai suoi concorrenti di stendere fibra ottica per offrire banda larga alle abitazioni dei francesi. Semplicemente e brutalmente:  France Telecom fa sapere che quand’è così lei rinuncia ai suoi 4 miliardi di euro di investimenti, e che il governo si aggiusti, se intende lasciar spazio alla concorrenza. Gli ex monopolisti hanno vizi eguali. vedremo quale sarà la risposta a Parigi, da noi per il momento di banda larga, semplicemente, dopo qualche confronto sul rapporto Caio non si parla più.

Seconda notizia.   Leggete qui. Il premier Fillon non ha il fegato di bocciare apertamente l’idea bonapartista lanciata dal presidente Sarkozy, convocando i due rami del Parlamento a Versailles, e cioè il prestito nazionale obbligatorio anti-crisi che fa tanto “sostegno patriottico” e insieme deve però pagare tassi più elevati di quelli di mercato, per non essere un esproprio o una tassa aggiuntiva. Fillon si limita a dire che non sarà “obbligatorio”, appunto.  Bene: in quel caso i tassi offerti dovrebbero essere ancora maggiori, di conseguenza. E’ l’idea in sé a essere sbagliata, stampella di echi bellici quando l’unica guerra santa da fare è all’eccesso di spesa pubblica e tassazione.

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