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Spesa pubblica

11
Nov
2013

La Legge di stabilità, ovvero come ignorare il merito per finanziare gli sprechi

Immaginate di essere l’allenatore di una squadra di calcio e di avere a disposizione due attaccanti. Durante gli allenamenti, in settimana, il primo si allena duramente e segna valanghe di gol; il secondo, invece, arriva sempre in ritardo, è indolente e segna poco. Chi fareste giocare titolare la domenica? Suppongo il primo. Lo Stato, invece, farebbe probabilmente giocare il secondo, e sapete perché? Perché ha manifestato l’intenzione di comprarsi dei nuovi scarpini di marca… Pagati dai tifosi della squadra!