Berlusconi e le palle. Viva la Germania!
Incredulo che persino il direttore del Sole 24 ore abbia chiesto che stasera l’arbitro di Italia-Germania agli europei invochi il metodo Moggi e fischi rigori a iosa per far vincere la Grecia, mi son detto che era uno scherzo da non prendere troppo sul serio. Nello sport come nel mercato come nella vita, è sano credere che debbano vincere i migliori, è insano invocare che accada il contrario truccando le regole. A furia di trucchi e di azzardo morale, l’Europa sta come sta: cioè a tocchi. Ma ora sto ascoltando Berlusconi che parla ai giovani de Pdl, e ha appena finito di dire che la colpa dello spread italiano sta tutta nell’ostilità tedesca a una banca centrale che stampi moneta per tutti, a faccia da garante di ultima istanza al nostro debito pubblico, “che non è affatto al 120% del Pil” secondo il neo-sempre leader del partito che ha fondato 18 anni fa. Perciò, ha detto, o i tedeschi sse ne convincono, oppure bisogna costringerli a uscire dall’euro. Oppure dobbiamo uscirne noi, ha aggiunto confermando che il 15 luglio di questo parleranno economisti invitati in Italia da Antonio Martino per incontrare Berlusconi. Non una parola sul problema numero uno consegnato dalla politica – destra e sinistra, uniti, hanno fatto la stessa cosa – agli italiani in questi 18 anni: la spesa pubblica che sta al 60% del Pil legale, la pressione fiscale che sta al 53,8% del Pil legale, il totale delle entrate che sta al 58%. E’ oper questo che l’Italia sta in ginocchio, euro o non euro. Credere che la Bce stampa-moneta risolva il problema, è la solita via di fuga delle svalutazioni monetarie della vecchia liretta. Non a caso citata con rimpianto dal Cavaliere, aggiungendo che è del tutto falso che il ritorno alla vecchia valuta comporterebbe abbattimenti nell’ordine del 30-40% del valore reale di risparmi e patrimoni italiani, rispetto al valore dell’euro-forte o del dollaro: altra palla che magari farà pure presa, ma è naturalmente del tutto infondata. Ad Antonio Martino ci lega una comune visione del mercato. e una comune condivisioen del monito che su un euro a mercati divisi venne da studiosi come Friedman e Feldstein. Ma se Antonio perdona a Berlusconi la spesa e le tasse che pure lo spinsero a protestare da solo inParlamento contro il centrodestra, io penso sia un grave errore. Dopo 18 anni, può e deve bastare. E allora mi sono detto: scriviamolo, va, un post che dichiari il tifo per ilpiù forte, nella partita di stasera e in Europa, senza truccare le regoler per favore, e senza raccontare palle. Al di là del calcio, di cui mi frega poco o zero tranne che per i suoi bilanci scassati, viva la Germania con la sua serietà, e la sua forza economica costruita tirandosi su le maniche, abbassando spesa e tasse dello Stato, e rilanciando la produttività privata. Non mitizzo: anche i tedeschi commettono errori. Ma se il vecchio-nuovo leader dei moderati italiani ricalca la scena con palle di quest’ordine, spianerà la strada alla sinistra che almeno è sincera, nel dire viva lo Stato e fermiamo il mercato. E di conseguenza chiunque abbia a cuore impresa e lavoro ora dovrà scegliere, come opporsi per renderlo impossibile.
Certo, che se qualcuno avesse detto anche solo due anni fa che l’iper-regolamentata, la stracolma di stato sociale Germania, quella della cogestione delle imprese, quella del sostegno al reddito in ogni modo sarebbe diventata il paladino del liberista Giannino, lei mi avrebbe riso in faccia, non crede Oscar?
Mi torni innamorato della Svizzera e della Nuova Zelanda, degli USA e del U.K., piuttosto mi si innamori della Danimarca, ma non mi torna proprio questo Giannino crucco!
Questo al di là dello schifo dei nostri politici e della valanga di errori europei.
Comunque il sig. Berlusconi se si butta in campagna elettorale con quel programma rischia di vincere ancora.
Io sto con te Oscar: W la Germania, W la Merkel abbasso i parassiti sudici del club mèd!!!
L’ultima perla di saggezza di questo MALATO DI MENTE (che mi onoro di non aver MAI votato in vita mia e di aver sempre battezzato per quello che era cioè un delinquente capace di fare il lavaggio del cervello a tanta gente facendosi esclusivamente i cazz…. suoi e portando il paese nel baratro! e la cosa triste è che tanti amici liberali si siano bevuti o addirittura si bevano ancora le sue cazzat….)… Ecco la perla: “stati si uniscano e buttino fuori la Germania dall’euro”…. Io fossi nei tedeschi usirei immediatamente da questa gabbia di matti, bancarottieri e truffatori dicendo: “Tanti auguri: arrangiatevi!” Ma cosa diavolo stanno aspettando i tedeschi a farlo? Nel frattempo FORZA GERMANIA TUTTA LA VITA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
X Marco Trizzi
Ma è mai possibile che confondi sempre un esempio relativo con un esempio assoluto? Anche per me la Germania non è il modello ideale ma rispetto allo schifo un cui siamo noi sono 1000 anni avanti! Cose economiche a parte la uno come Berlusconi sarebbe o in galera da 30 anni (e avrebbero buttato via la chiave) o in una casa di riposo per malati di mente mentre qui in Italia è ancora il leader dell’opposizione e fino a ieri guidava il governo…. Ma ti rendi conto di tutto questo o no? Ti rendi conto dei danni enormi che ha arrecato al paese a tutti i livelli (non solo economici) e che verranno riassorbiti in moltissimi anni? Poi ok hanno anche stato sociale eccetera ma almeno lo erogano in modo efficiente e trasparente non medievale come da noi.. By the way: senza i maneggi delle banche centrali cui la Germania si oppone fieramente non credi che USA E UK avrebbero anche loro alzato le tasse, fatto più spesa pubblica e più deficit ecc….. risultando cioè molto meno liberali di quanto non appaiano 2sulla carta”? Senza questi maneggi avrebbero dovuto rinunciare a molti aspetti liberali del loro sistema economico che tu adesso lodi… mentre la Germania pur non avendoli allo stesso livello sta andando nella direzione giusta (l’opposto degli Usa che sotto Obama stanno diventando una via di mezzo tra Cuba e la Francia)… Quando fai i confronti tieni conto anche di questo fattore chiave please!
Sarei contento se si facesse chiarezza su quello che mi sembra un colossale equivoco. l’euro e la costruzione dell’Europa Unita così com’è mi sembrano la negazione del liberismo, non la sua applicazione. o meglio, bisogna distinguere: Shengen è indubbiamente liberismo all’interno, ma è altrettanto protezionismo verso l’esterno. il protezionismo è probabilmente alla base, ad esempio, della politica agricola comunitaria. l’euro è anti liberista se il liberismo è l’autodeterminazione dell’individuo in base alla razionalità economica. finché esistono “stati individui” all’interno della Ue, liberismo è libertà di influire sul valore della propria moneta. alcune persone trarrano vantaggio dal restare nel proprio stato. altre troveranno più conveniente andare a lavorare all’estero per ottenere maggiore potere d’acquisto. nel liberismo è questo meccanismo che dovrebbe influire sulla decisione monetaria dello stato, non un’entità dirigistica superiore. volere imporre allo stato di abbassare o alzare le tasse e ridurre o aumentare la spesa è altrettanto frutto di una mentalità intrinsecamente dirigista. in un regime liberista sono i cittadini che, votando con i piedi, come si dice, (e con il proprio portafoglio) devono vincolare le decisioni dello stato nel livello di tassazione e di spesa pubblica, non certo le invocazioni di chi, propugnando a parole il liberismo, vuole addirittura imporre il dirigismo alle sovranità nazionali.
in breve, uno stato individuo / una moneta = liberismo, più stati individui / una moneta = oligopolio e dirigismo.
detto questo ci può ben stare che, ad esempio, l’Egitto batta a calcio gli Stati Uniti, al di là del pil pro capite o della percentuale degli investimenti in ricerca sul pil.
Che gioia divina!!! Finalmente una voce autorevole che lo dice!!!L’ho detto fino a ieri in varie sedi del web che la Merkel aveva ragione da vendere mi sono beccata solo insulti!!!! Se io stampo denaro sono una falsaria e vado in galera. Ebbene, i keynesiani de noantri vorrebbero che la Bce facesse la falsaria per consentire ai parassiti del denaro pubblico di continuare a fare i parassiti. Non si può andare avanti con un impiegato statale poco produttivo – poco nel migliore dei casi – ogni venti o giù di lì lavoratori produttivi.
Cara Merkel, sto con te ora e sempre. Perché hai ragione e perché sei donna di potere.
http://reginadigiove.wordpress.com/2012/06/08/cara-cancelliera-angela-merkel-tieni-duro-io-sto-con-te/
la germania è brava bravissima ma dove ha venduto i suoi prodotti(83% eurozona)
i salari a parte le grosse industrie non sono poi così alti
se facessimo anche noi, spagna e grecia dove c…. esposrtiamo sulla luna
questo per dire che a parte le berlusconate elettorali, ci sono comunque studi serissimi che attestano che in un unione monetaria seria il surplus dei paesi più produttivi finanzia i paesi in deficit.
se giannino non se ne accorge la merkel nemmeno tra poco con il sud europa in mutande le polo la germania a chi le vende?
Concordo con Oscar Giannino. Se avessimo fatto i nostri compiti non dovremmo dipendere dagli altri. Smettiamola di dare colpa agli altri . La colpa è nostra, elettori ciechi, ignoranti ed inetti che abbiamo preferito essere governati da contafavole interessati unicamente a complicare le regole perchè un eccesso di regole confuse serve solo a favorire i furbi e truffaldini che possono permettersi di pagare centinaia di avvocati e commercialisti che sguazzano nella melma delle regole confuse.
Che vinca il migliore ma rispettando le regole . Poche, semplici e buone.
ROMA 22 GIUGNO 2012
I TENTATIVI DEGLI ILLUSIONISTI D’EUROPA PER SALVARE L’EURO
ISTRUZIONI PER L’USO : SDRAIARSI PREVENTIVAMENTE PER TERRA E TENERE A PORTATA DI MANO UN DEFRIBILLATORE GiA’ ACCESO
85 SECONDI SUL VERTICE DI OGGI, IN BARZELLETTA
http://youtu.be/PP7cO3VD924
@LucaS
NO !!! perbacco signore !! non è un malato di mente è soltanto il sobrio rag.Mariugo Montozzi.
@LucaS
No, Luca, aspetta: per me la Germania E’ il modello assoluto. O comunque ci va molto vicino. Ti ripeto che non c’è un posto tra quelli in cui sono stato a lungo e dove torno spesso (anche tra due settimane).
Io non sopporto la Merkel perché se non cambia rotta distruggerà il “modello tedesco”, non perché non lo apprezzi! Sono pronto domani ad entrare a far parte della Germania, basta che io abbia diritto di voto come un tedesco a me va benissimo. A loro no, sia chiaro, ma a me sì.
Il problema è che definire la Germania “liberista” è una vaccata colossale. Lo dimostra la classifica Heritage, dove noi stiamo messi una fezza, ma loro non è che stiano molto meglio. Nulla di paragonabile, per dire, alla Danimarca e agli altri “scandinavi” che da sempre svettano nella classifica nonostante tasse e spesa.
Non esiste affatto libertà di impresa in Germania, trovare un negozio o un supermercato aperto la domenica è un’impresa, quella sì, titanica.
Il successo della Germania è l’esempio del fallimento del “liberismo” e infatti è così che loro lo vogliono vedere, un successo del welfare state teutonico contro il liberismo finanziario anglosassone.
Poi tu puoi dirmi che il mondo anglosassone in realtà è socialista e il mondo nordeuropeo in realtà è liberista, però qui allora dovete spiegarmi esattamente cosa significa “liberismo” perché non ci si capisce una mazza.
A parte l’interpretazione sincera del post sul Cile appena pubblicato in questo blog.
E sulla questione monetaria, Luca, non ti illudere: la crisi comincia a mordere anche in Germania, appena arriverà a livelli preoccupanti si comporteranno come si sono sempre comportati e cioé facendo sacrosanto debito, che tra l’altro da loro è automatico perché viene creato dalla disoccupazione tramite i sussidi.
E voglio ridere come faranno a giustificarlo al resto del mondo.
Certo, probabilmente sarà un problema di un governo di centrosinistra, quindi risulterà tutto normale (la SPD fa i debiti!!). Oppure creeranno un bel fondo metà statale e metà di Commerzbank, ci butteranno un po’ di merda e alla fine risulterà come debito privato.
@LucaS
Per quanto riguarda Berlusconi concordo con te su tutto, ma resta il fatto che se fa una campagna contro la Merkel e a favore di una BCE “a la Fed” rischia davvero di vincere le elezioni perché la situazione sarà del tipo:
– il PD non saprà come controbattere perché di certo non può dire “ha ragione la Merkel” che è l’unico politico davvero di destra al mondo;
– un eventuale “moviemnto-Giannino” rimarrebbe isolato in un angolo per assenza di partner.
E’ un ladro, un maiale, un… aggiungici quel che ti pare.
Ma politiciamente è un genio.
Il Cav. continua a fare ciò che ha fatto per tutti questi anni cioè solo propaganda come è sempre stato chiaro a chi come me non lo ha mai votato né sopportato, quello che sta dicendo oggi a me sembra una variante di quanto diceva qualche anno fa sul cambio sfavorevole Lira/Euro che Prodi avrebbe a suo tempo subito.
Che sia solo propaganda lo dimostra il fatto che continua a sostenere Monti mentre fa queste affermazioni che probabilmente fanno molta presa su chi in questo momento non arriva alla fine del mese e che gli permetteranno forse di far recuperare al suo partito qualche voto.
Chiudo con una battuta: ‘sti Tedeschi mica sono degli alieni venuti da marte o dei superuomini, sono esseri umani come noi e se loro sono riusciti ad arrivare preparati a questo momento di crisi non capisco cosa manchi a noi Italiani per fare lo stesso.
Caro @Oscar Giannino
vede il problema è quando lei parla di “liretta” senza per esempio ricordarsi di quando lo “euretto” si svalutò del 35% contro il dollaro fino ad arrivare a 0,9 e i risparmi di vedove ed orfani non mi pare fossero svaniti né che ci fosse una inflazione del 35% durante quel periodo.
Oppure all’inverso quando lo “eurissimo” si è rivalutato fino a 1,4 sul dollaro e lo stesso non siamo arricchiti in proporzione né c’è stata alcuna deflazione.
Valore del cambio e inflazione vanno per le loro strade e il “pass through” di variazioni del cambio sull’inflazione nei paesi sviluppati, che hanno quindi la possibilità di soddisfare gran parte della domanda internamente, è un frazione decimale.
Vede, alla fine se invece di fare ragionamenti seri e corretti sotto il profilo economico si usa un misto di luoghi comuni, moralismo e demagogia alla fine vince sempre chi è più moralista, luogocomunista e demagogo di tutti. E, mi dispiace, in questo il nostro amico di Arcore la stacca di tre giri di pista.
@Marco Tizzi
Lei ha perfettamente ragione. Il problema della Germania è che avendo puntato sulla compressione della domanda interna fino a far dipendere il 40% del suo GDP dall’export adesso che c’è una crisi mondiale e la domanda esterna sta crollando dovranno “riconvertirsi”, con tanta spesa pubblica in più, a meno di incrementare massicciamente la tassazione, oppure rassegnarsi ad avere GDP negativi e non di poco.
I CDS sulla Germania continuano ad aumentare sia di volume che di costo, i mercati hanno un parere evidentemente diverso rispetto agli esegeti delle politiche merkeliane.
@Alessandro Guerani
Seminerio lo sta spiegando da mesi sul suo blog, le sue analisi sono sempre estremamente lucide e non ideologico-fideistiche.
Non sto parlando di un superstatalista socialista, sto parlando di un liberale duro e puro. Che però sta attaccato ai numeri e ai fatti non alle scelte politiche di campo. Questo l’ultimo post sull’argomento Europa:
phastidio.net/2012/06/21/il-paracetamolo-non-cura-la-malafede-molesta/
Ho il timore che Giannino si sia fatto tirare un po’ troppo in mezzo in questo tifo “pro-Merkel” vs “contro-Merkel”, immagino che davanti ad un bicchiere di vino farebbe fatica a dar torto a Seminerio.
Ma tant’è, attendiamo tristemente la recessione teutonica, sperando che come al solito la Germania tutta cominci allora ad urlare “è colpa vostra!”.
@Marco Tizzi
Io non credo che il Berlusca ce la farà un’altra volta, troppe balle Marco, e troppo grosse, oltre al fatto che lo zoccolo duro è stato inciso e in molti lo hanno scaricato (soprattutto le donne). Non credo nemmeno che la vecchia politica sopravviverà a questo schifo, bisogna però operare affinché con lui coli a picco anche Bersani (e Co.).
Quando leggo Giannino che fa il tedesco rimango anch’io perplesso, gli italiani non possono adottare regole tedesche (almeno non finché l’Italia raggiunge Scilla e Cariddi). La soluzione inflazionistica che Giannino combatte rimane l’unica via per mettere davanti alla cruda realtà la popolazione che deve essere messa nella condizione di capire fino in fondo la bugia nella quale ha vissuto per riconoscere infine qualcuno da rimproverare per avergliela raccontata. Il riscatto comincerà quando si avrà il coraggio di intaccare i “diritti acquisiti”, insieme a loro ci libereremmo d’un colpo di tutti i leader sindacali. La politica economica verrà subito dopo, come logica conseguenza di un maggiore bisogno di certezze, mentre se continuiamo a pensare che un modello teorico possa fornire da solo la chiave della soluzione non troveremo una via d’uscita. La crisi è nella società, bisogna andare verso il baratro perchè la gente spalanchi gli occhi e abbia paura, solo così, con la fame allo stomaco e i risparmi virtuali che se ne vanno prevarrà l’idea che per campare bisogna lavorare. Purtroppo ciò non è facile né tanto spontaneo, lo testimonia il fatto che perfino in Grecia alla fine hanno avuto paura e votato per la conservazione di ciò che li ha portati fin lì: non avendo costruito serie alternative hanno ridato fiducia alla classe politica corrotta dai banchieri europei, ma questo continuo rinviare non fa che aumentare l’energia esplosiva che si accumula, preannunciando un casino furibondo.
Nell’attesa di ciò Lei, Giannino, non si schieri con i tedeschi: le faranno fare la parte della Cassandra e nessuno l’ascolterà (oltre al fatto che quel che dice Tizzi su di loro è vero al mille per mille), non lasci a Berlusconi lo spazio per raccontare le sue bugie, gliele rinfacci, ma riconosca che ci vuole una ricetta commestibile per la pancia degli italiani, la sua Giannino, per la forma in cui la esprime, non lo è.
@Vincenzo N.
Due giorni fa avrei detto che Berlusconi era inesistente nel panorama politico italiano attuale. Credo di averlo anche scritto.
Ma obbiettivamente questa nuova idea è un colpo di genio. Perché è un’idea radicale e gli italiani, finalmente, non sono più “moderati”. Sono fuoribondi, incazzati neri, hanno la bava alla bocca e vogliono il sangue.
In questo avere un nemico, in campagna elettorale, aiuta.
Anche perché la campagna elettorale sarà contemporanea in Italia e Germania. Voglio vedere cosa dice Bersani quando il mr. Puttaniere gli chiederà davanti a tutti: sei d’accordo con quello che dice la Merkel?
Se dice “no” da ragione a lui.
Se dice “sì” il suo elettorato lo prende a calci in culo.
Girala come vuoi, ha vinto.
Poi magari gli italiani non lo seguono più perché non lo sopportano, perché è troppo vecchio, per tanti motivi, ma quello è capace che ti tira fuori dal cilindro una faccia nuova, pulita e inattaccabile e si mette dietro le quinte sperando nel quirinale.
E’ uno scenario inquitante, perché nel frattempo la Germania stessa sarà entrata in crisi e c’è un enorme rischio di dissolvimento politico (altro che unione!!) dell’Europa.
Sarà un autunno rovente.
@Marco Tizzi
che è vero che è colpa nostra, con il calo dei redditi e di conseguenza della nostra domanda, essendo il primo partner commerciale della Germania, ovvio che hanno segato il ramo su cui stavano seduti.
Ecco ora il parlare di “unità politica”, solo che devono fare i conti con tutte la demagogia che anche loro hanno sparso a piene mani presso il loro elettorato (i meridionali pigri, viziosi e spreconi), la stessa che sento anche qua e tutto per un semplice motivo, in Germania gli stipendi sono stati tenuti fermi, se non calati, dal 1999 ad oggi(*) e a qualcuno bisognava dare la colpa.
E’ sempre il solito problema dell’esagerare e non cercare di bilanciare gli squilibri.
Adesso che i profitti sono stati investiti all’estero e i crediti o stanno marcendo o sono cmq a grosso rischio in caso di crollo dell’euro, che la domanda interna è bastonata da anni e che quella esterna la hanno bastonata con l’austerità (per la paura di perdere i loro crediti), la conseguenza è che intanto la produzione industriale tedesca crolla (**)
Ok, facciamo pure come la Germania, qualche altro esempio un pochino migliore no?
* dati ILO (l’organizzazione del lavoro delle UN)
Real average wages in local currency units
Germania 1999 2267 euro, 2008 2168 euro (-4,37%)
** German Manufacturing PMI (Jun) M/M 44.7 vs. Exp. 45.2 (Prev. 45.2) – Reuters di ieri
X Marco Trizzi
Solo 2 cose perchè il discorso sarebbe lungo:
1) Io la Merkel invece la giudico complessivamente molto molto meglio di te! Ovviamente tenendo conto che il suo mestiere è fare gli interessi dei contribuenti tedeschi e non di quelli italiani.. cosa che tutti i media si dimenticano costantemente… La principale “colpa” che gli “rinfaccio” è quella di impostare un’austerità solo “contabile” o meglio sulla carta più che effettiva… per es. secondo me anzichè chiedere all’Italia di avere tot deficit avrebbe dovuto fare richieste in termini di RIFORME! Questo perchè il deficit zero lo si può ottenere senza alcuna vera riforma sostanziale come successo per noi ma solo massacrando la gente di tasse… risultato ogni anno serviranno sempre più tasse solo per mantenere invariati i saldi creando una spirale devastante. Molto meglio un deficit ma accompagnato da RIFORME VERE e SOSTANZIALI! Poi un conto è la teoria un altro è la pratica e forse non aveva nemmeno gli strumenti e i tempi per fare un’operazione di questo tipo oppure semplicemente non ci si è fidati di Monti e alla luce di come è andata hanno fatto benissimo a non fidarsi dato che della lettera Bce non ha fatto quasi un tubo… Approposito ma l’avete letto ultimamente Phastidio? Ad ascolar loro sembra che abbiamo fatto chissà quali manovre e riforme e la sua conclusione è che siccome abbiamo fatto i compiti a casa allora la Germania deve ammorbidire la sua posizione… ma che cavolo di compiti a casa abbiamo fatto di grazia? Socialismo reale era e socialismo reale è… altro che balle Phastidio! Dove le hai viste le riforme di cui parli? Io ho visto solo spremere fino allo stremo e uccidere le forze parassite nel disperato tentativo di non ridurrre di uno zero virgola il tenore di vita dei milioni di forze improduttive.. Dove le hai viste le privatizzazioni, le liberalizzazioni, le semplificazioni, i tagli di spesa, i tagli di tasse, il licenziamento massiccio di dipendenti pubblici….. dove le hai viste ste cose di grazia? Finchè non le facciamo TUTTE INSIEME CONTEMPORANEAMENTE noi alla Germania dovremmo avere il buon gusto di non rivolgergli neanche la parola invece di volergli dare lezioni ogni 3×2… Seminerio liberale duro e puro? … ma per piacere non farmi ridere! Fosse per lui le famose riforme liberali qui in Italia se tutto va bene le finiremmo tra 50 anni… e poi qual’è il problema dato che dice che abbiamo già fatto molto in cosi poco tempo e che facendo di più gli effetti sarebbero stati devastanti e gli elettori sarebbero stati ancora meno inclini alle riforme (refrain che usa sistematicamente per giustificare chi non INIZIA NEMMENO a farle)
2) Secondo me sia che vinca Berlusconi sia che vinca il PD e la sua armata brancaleone le cose andranno meglio per il semplice motivo che le cose precipiteranno abbastanza rapidamente e la troika potrà letteralmente “dettarci” le leggi da adottare senza tante menate varie come sotto Monti adesso. Solo l’imposizione esterna può tradurre in realtà le riforme quindi quanto prima Monti se ne va quanto prima le riforme (quelle vere! non queste idiozie che stanno approvando e che incredibilmente per Seminerio sono già fin troppo… allucinante ma è quello che scrive). Sembra assurdo ma in questo contesto un Berlusconi al governo è esattamente quello che ci vuole: uno cui interessi solo restare al potere per non finire in galera e rintuzzare le sue aziende in stato di semi-insolvenza magari con qualche legge che trasferisce denari pubblici alle sue tasche e in cambio approvi senza fiatare per decreto legge la lettera della BCE…
Caro Giannino,
su Linkiesta è stato pubblicato il seguente articolo.
Cosa ne pensa?
“La Germania ha più debiti di noi ma finge di non saperlo
di Giovanni Del Re.
Il Paese più virtuoso sul fronte del debito nell’eurozona? É l’Italia, molto migliore della Germania. Non è uno scherzo, ma il frutto di un serissimo studio della fondazione tedesca Stiftung Marktwirtschaft (“Economia di mercato”), presieduta dall’economista Bernd Raffelhüschen, professore di Scienze finanziarie presso l’Università di Friburgo, in Germania, ed esperto di evoluzione demografica. Due giorni fa il professore, elogiando l’Italia, ha accusato il governo tedesco di seguire un percorso di indebitamente insostenibile a colpi di «regali» nel campo dello Stato sociale.
Lo studio della Fondazione – pubblicato a fine 2011 ma passato, curiosamente, piuttosto inosservato, almeno dalle nostre parti – stila una vera e propria classifica della sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche (sulla base dei dati 2010) dei 12 Stati fondatori dell’euro (esclusi sono dunque i cinque “ultimi arrivati”: Slovenia, Slovacchia, Estonia, Cipro e Malta). Il titolo del relativo comunicato stampa la dice lunga: «Italia urrà, Lussemburgo puah». La classifica tiene conto non solo di quello che la fondazione chiama «esplicito» (il «classico» debito pubblico, pari a circa il 120% del pil per l’Italia), ma anche il debito implicito legato soprattutto all’invecchiamento: pensioni in maturazione nei prossimi anni, la spesa sanitaria, il saldo primario e quant’altro.
«Sono possibili calcoli molto precisi sulla scorta dei dati ufficiali, ad esempio sul numero di persone che andranno in pensione nei prossimi anni», spiega a chi scrive lo stesso Raffelhüschen. «Il debito implicito – aggiunge – dipende in modo decisivo dal previsto aumento delle spese legate all’invecchiamento». Per la Germania, ha detto il professore a Berlino, il quadro non è allegro: riforma fiscale, pensionistica (con generose integrazioni delle minime), aumento delle prestazioni sanitarie per alcune malattie tipiche della cosiddetta terza età (ad esempio l’Alzheimer), faranno esplodere nei prossimi anni il debito tedesco. Una cifra per tutte: secondo il professore nel 2050 lo Stato tedesco e i länder dovranno spendere 1.360 miliardi di euro solo per le pensioni (di cui 870 miliardi di euro per 1,38 milioni di dipendenti pubblici). Una cifra colossale, se si pensa che l’attuale debito pubblico della Germania (quello “esplicito”) è intorno ai 1.900 miliardi.
Per l’Italia, invece, il quadro è molto migliore: il Belpaese, dice l’economista, «dopo la Francia (che comunque è solo quinta nella «classifica», ndr) secondo le nostre stime sarà il Paese con il più basso incremento di spese per pensioni, sanità e assistenza per anziani». Inoltre, sottolinea l’economista, «il saldo primario italiano è molto incoraggiante». In questo senso, si legge nello studio, «l’Italia non solo precede chiaramente la “locomotiva” Germania, ma anche tutti gli altri stati dell’Euro a 12. E dunque l’Italia può contare, a lungo termine, su uno sviluppo positivo delle finanze pubbliche».
Passiamo alle cifre: secondo lo studio, nel 2010 il debito «esplicito» italiano era pari al 118,4% del Pil, quello «implicito», per le ragioni già indicate, al 27,6%, il più basso di tutta l’eurozona a 12. Il totale del debito «vero» dell’Italia in quell’anno era dunque, secondo lo studio, pari al 146% del Pil: di qui il primo posto. Se andiamo a vedere la Germania, seconda «classificata», il debito «esplicito» era dell’83,2% del Pil, ma quello «implicito» del 109,4 per cento. Totale: 192,6%, quasi il 50% più dell’Italia. La cosa più sorprendente, però, è chi troviamo nei piani bassi della classifica, come si intuiva dal titolo: se all’ultimo posto è l’Irlanda, Paese già sotto programma di aiuti, che arriva alla quota complessiva di 1.497,2% del Pil (di cui 1.404,7% di debito «implicito»), al penultimo, però, e peggio della Grecia (terzultimo posto), troviamo nientemeno che il ricco e tranquillo Lussemburgo: se il suo debito pubblico «ufficiale» nel 2010 era pari ad appena il 19,1% del Pil (e infatti il Granducato è considerato tra i paesi più «virtuosi» dell’eurozona), la bomba previdenziale-demografica porta al 1.096,5% del Pil il debito «implicito», per un debito totale del 1.115,6% del Pil.
«Il sistema pensionistico e previdenziale lussemburghese – spiega ancora Raffelhüschen – è follemente generoso e completamente insostenibile a lungo termine. Del Granducato si può dire che ha davanti a sé tutte le riforme che paesi come Italia o Spagna stanno attuando dolorosamente in questi anni». Del resto non molto bene sta la “virtuosa” Olanda, ottava in classifica, che a fronte di un debito «dichiarato» del 61% del Pil, secondo lo studio della Stiftung Martkwirtschaft ha un debito implicito del 431,8% del Pil, per un totale del 494,6%. Certamente sta peggio del Portogallo (sesto in classifica), e appena meglio della Spagna (nono posto).
L’Italia, sostiene l’economista, invece «non deve fare altro che proseguire il cammino iniziato, guai a invertire la rotta e tornare ad aumentare la spesa per lo Stato sociale». Un monito che a molti, certo, dalle nostra parti non piacerà tanto. Se però Raffelhüschen ha ragione, questa situazione ci consentirà, tra qualche decennio, di stare molto meglio di paesi come il Lussemburgo, ma anche la Germania. E infatti nei calcoli della sua Fondazione, l’Italia – rispetto ai dati del 2010 – ha un reale bisogno di correzione, per garantire la piena sostenibilità del debito, del 2,4% del Pil (una quarantina di miliardi di euro) – contro, ad esempio, il 12% del Lussemburgo, o il 4% della Germania.
«Sempre che – commenta cinico l’economista – qualcosa non ammazzi prima l’Italia». Perché se a lungo termine, come abbiamo visto, le prospettive italiane sono piuttosto buone, il problema è «a breve-medio termine», spiega il professore. «Vista la bassa crescita – recita il rapporto – gli avanzi primari basteranno al massimo a stabilizzare il debito italiano nei prossimi anni, ma resteranno ben lungi dal ridurlo in modo significativo». Ed è quello cui, ahimé, guardano i mercati, i quali, aggiunge serafico lo studioso, «ragionano in orizzonti molto più brevi, non hanno la pazienza di guardare alle prospettive nell’arco di decenni». E già, perché se dessero retta alla classifica di lungo termine del professor Raffelhüschen, gli spread tra Italia e la Germania dovrebbero essere esattamente al contrario. Magari ci arrivano.”
La Germania ha fatto i compiti a casa, gli altri Paesi no. La Merkel si comporta come quella “secchiona stronza” che passa le soluzioni sbagliate ai compagni di classe che hanno oziato. Accortisi che la Merkel li ha messi fuori strada, adesso i Francesi, gli Spagnoli, gli Italiani, ecc., si arrampicano sui vetri facendo a gara a chi la spara più grossa. Come si possa dire W la Merkel o abbasso la Merkel proprio non lo so. Sono tutti da bocciare!
P.S.
Dopo l’incidente di ieri sera la situazione siriana rischia di aggravarsi ulteriormente. Cosa sarà in grado di decidere l’Europa? Hollande farà come Sarkozy con la Libia? Mi riferisco all’abbattimento da parte siriani di un F4 turco sul Mediterraneo. L’Europa servirebbe anche per le questioni di politica internazionale. Ma l’Europa non c’è, neppure per le questioni finanziarie.
X Francesco_P
C’è solo una differenza: se il secchione ti passa le soluzioni ti avvantaggia ma non ci rimette niente… qui invece la Germania ci smenerebbe un casino per aiutare gli eurodeboli… ecco perchè non credo possa essere considerata “stronza”.. cmq ho capito il senso del tuo discorso. Di politica estera so poco quindi sto zitto però con tutti i casini che abbiamo ci mancava anche questo!
@Marco Tizzi
Sicuro che il Berlusca non vorrà uscire del tutto dalla politica, appena lo facesse prederebbe ogni cosa che ha, ne è consapevole da vent’anni. Sicuro che il linguaggio che usa sia più efficace di quello dell’ultimo post di Giannino visto che la gente vota con la pancia e non con il cervello. Ma, a mio parere, stavolta non ce la farà.
A preoccuparmi è il fatto che nessuno si adopera per smascherare le bugie rassicuranti di Bersani (che governa per preparare le poltrone, e va in piazza con la Camusso). Esse avranno ancora un notevole appeal sui creduloni, e su quelli che di notte vagheggiano ancora i sogni inespressi della rivoluzione comunista mentre di giorno si spacciano per “democratici” con abito in stile Rep. (Che pena l’evoluzione di Letta in questi ultimi anni!!!)
C’è pochissimo tempo, e se i migliori disperdono le energie per spiegare agli italiani che i tedeschi hanno ragione c’è ancor meno speranza. Nel casino che sta arrivando non possiamo permetterci il lusso di spalleggiare gli stranieri giacché loro hanno comunque bisogno di succhiarci il sangue e avranno un bel po’ di pressioni interne da compensare oltre confine.
Bisogna impostare le prossime settimane facendo riflettere l’elettorato sul fatto che Bersani e C. sono degli altri Berlusconi, figli della stessa logica bugiarda e ipocrita, bisogna spiegare che loro, loro, loro, hanno voluto l’aumento delle tasse e dell’Imu, la limitazione delle libertà individuali e del diritto di spendere i propri soldi come si vuole, bisogna spiegare che loro, loro, loro, hanno cancellato la riforma dello scalone di Maroni per poi farne una di molto peggio, bisogna spiegare che per vincere hanno mandato Bertinotti alla Presidenza della Camera perché aveva in quota i voti che comportavano altri pensionati baby. Bisogna spiegare che sono loro i difensori delle discriminazioni nel mercato del lavoro quando impongono regole previdenziali volte a tutelare i privilegi della casta del settore pubblico, bisogna far riflettere sulle cose, ma su quelle di tutti i giorni, senza le sigle incomprensibili della politica monetaria, loro sono bravi in questo, sono bravi nelle campagne diffamatorie e di stampa volte a distrarre l’attenzione della gente dai fatti sostanziali e quando parlano di economia hanno pronto un keynesiano a cui hanno trovato posto all’università che spiega come basti spendere un po’ di più per mettere a posto le cose. Mica vanno più a fondo di così!!
Lo ripeto ancora a Giannino, lasci stare i tedeschi: non ci amano, ci disprezzano come popolo e non riconosceranno mai quanto bene ha fatto l’euro alla loro capacità di stare uniti nei momenti del bisogno.
X Vincenzo N.
A parte lo sconfinato-illimitato-infinito disprezzo/disgusto per Berlusconi e l’ovvio motivo per cui non si ritira a vita privata…. su tutto il resto non sono per niente d’accordo! Particolari a parte le cose essenziali sono:
1) Giannino fa benissimo a parlare in modo chiaro e netto senza annacquare la sua ricetta per renderla più digeribile e ottenere l’1-2% in più! Questo potrebbe avere senso se l’1% in più o in meno rappresentasse la differenza tra vincere e perdere ma noi non andremo mai nemmeno vicini a vincere le elezioni quindi tanto vale essere noi stessi e mostrare un po di coerenza e fedeltà ai nostri valori… Nel breve sicuramente questo non premia ma a medio/lungo pagherà eccome, soprattutto in un contesto in cui tutti gli altri partiti stanno letteralmente crollando.
2) Quale sarebbe la ricetta più digeribile che invochi? Sarebbe la linea di Seminerio cioè fare 1 riforma liberale all’anno per arrivare tra 50 anni e magari essere falliti 2 volte a fare quello che altri stati normali hanno fatto da 10-15 anni? Sarebbe questa la versione più digeribile? Sarà anche più digeribile ma ai fini pratici è totalmente inutile!
3) Chiunque vinca, non potrà assolutamente ne fare quello che promette ne fare quello che vuole! L’Italia subirà un commissariamento vero e proprio da parte della troika che oggi invece per molti motivi non può avvenire in forma cosi netta. Quindi prima Monti va a casa prima la troika entra in campo e prima si fanno le riforme che aspettiamo da 20 anni… e colmo dei colmi è probabile che le riforme liberali sia costretto a farle il PD…
4) Vorrei che tu mi spiegassi che vantaggi sta traendo/ ha tratto la Germania da UE e Euro negli ultimi anni! Anche sta storia che grazie all’euro la Germania ci ha guadagnato sono tutte scemenze… c’ha guadagnato perchè ha efficientato e ha fatto le riforme in caso contrario non avrebbe guadagnato un bel niente… questa è la verità altro che euro e non euro! Cmq il mio sogno è che la Germania esca dall’Euro domani mattina e mandi gli eurodeboli a quel paese una volta per tutte… voglio proprio vedere dopo chi gli farà l’elemosina che loro oggi pretendono, non si sa bene in base a cosa, dalla Germania…
5) Questa è opzionale ma ti fa capire come la penso: per quale motivo la Germania è tenuta (moralmente, legalmente, economicamente … scegli tu) a pagare i debiti passati, presenti e futuri della Grecia senza poter decidere un tubo di quello che spendono e come spendono i Greci e non il Burundi o la Nigeria? Perchè i nigeriani non hanno diritto a questa elemosina mentre a greci e spagnoli è dovuta? Dove sta scritto? In base a cosa?
@LucaS
Infatti, la soluzione della iper stretta fiscale non ha funzionato in Grecia e neppure in Italia con Monti.
La Germania ci sta già rimettendo a causa di questo errore ed il rischio è che la Germania ci rimetta ancor di più con Hollande, Rajoy e Monti stesso che cercano di costringere la Merkel a far stampare moneta alla BCE. Intanto le posizioni assunte dalla GB hanno indebolito la posizione di forza della Germania in ambito UE, mentre la posizione di forza nella eurozona non è più incontrastata come prima.
Il debito pubblico accumulato in decenni non può essere ridotto di colpo; per ridurlo non c’è altra strada che limitare la voracità delle burocrazie pletoriche che infestano più o meno tutt’Europa.
Faccio notare che per dare maggior forza alle istituzioni europee, vale a dire fare quell’indispensabile salto di qualità a livello continentale, sarebbe necessario trovare adeguate risorse da assegnare a Bruxelles. Le mie principali osservazioni sono:
1) le istituzioni europee hanno un rapporto costo/efficacia terrificante e vanno ridisegnate;
2) non si può rafforzare il budget europeo senza prima aver agito per lo snellimento delle burocrazie dei singoli Paesi.
Mi consenta una metafora edilizia. L’Europa attuale è come un quartiere di case malfatte costruite in una zona sismica. Alla prima scossa vanno giù tutte. E’ l’Italia? Per giunta l’Italia è la casa costruita sotto un costone franoso ed in riva ad un torrente pronto ad esondare al primo nubifragio. Se mi dovesse ritenere un menagramo, pensi che alla Grecia è appena successo.
@LucaS
Luca, il problema è proprio lì!!!
La Merkel sta perpetrando lo stesso errore che ha fatto con la Grecia, porca miseria, e lo sta perpetrando in tutta Europa!! E’ sta maledettissima shock therapy che NON FUNZIONA!
Il gioco doveva essere lo stesso che andava fatto per la Grecia 3 anni fa: fondo di salvataggio con licenzia bancaria e ti do i soldi a tasso agevolato ALL’APPROVAZIONE DELLA RIFORMA. Non ti sta bene? Finanziati sul mercato e fallisci.
L’alternativa era l’unione politica, che però in Germania non vuole nessuno (leggi intervista al capo della CSU sullo Spiegel). Molto stupidamente perché non capiscono che gli italiani voterebbero molto volentieri un politico tedesco.
Perché non l’ha fatto? Perché non sa che riforme chiedere, dato che le riforme che chiedi tu, quelle della “lettera della BCE”, sarebbe lei stessa a doverle fare. E in Germania non vogliono.
Quello che dice Seminerio non è che “noi siamo a posto, quindi perché ci rompono le balle”, ma semplicemente dice “questo impianto europeo non funziona e il risultato è che la nostra economia viene considerata come quella del Guatemala SENZA ALCUN MOTIVO, solo perché l’impianto è attaccabile”. Il risultato è che siamo in spirale debitoria e non se ne può uscire senza un’azione forte, sia un default o una banca centrale col bazooka.
E questa cosa invece che aiutare le riforme, come pensa Barbamamma Merkel, ucciderà completamente ogni possibilità di riforma perché le coperture non ci saranno mai e i cittadini cominciano, giustamente, a pensare di essere stati presi per il culo perché gli hanno tassato anche il fiato, gli hanno tagliato le pensioni (che, come dice Luttwak, dovevano essere l’ultimo taglio da fare) e le cose vanno sempre peggio.
Prova a parlare con qualcuno che fa trade sull’obbligazionario e ti renderai conto che non ci sono valutazioni sulla “virtuosità” o meno di un Paese. Semplicemente si dice “se l’Euro va in pezzi la nuova moneta tedesca sarà più forte dell’attuale Euro, quindi comprare debito tedesco ti mette al riparo da qualsiasi sfiga perché il loro debito diminuirebbe. Per contro i Paesi del sud stanno usando una moneta non loro che è troppo forte, quindi in caso di breakup il loro debito aumenterebbe a dismisura e non potrebbe essere più pagato o cmq verrebbe pagato in una moneta debolissima.”
Guarda i rendimenti dei bond a 10 anni:
Giappone: -0,07%
USA: -0,17%
UK: -0,26%
Germania: -0,45%
Danimarca: +1,4%
Belgio: +3,5%
Tailandia: 3,5%
Singapore (110% debito/pil): +1,4%
Italia: +5,8%
Messico: 5,8%
Ti sembrano la reale espressione delle rispettive economie?
E’ palese che chi usa una moneta propria è percepito ovviamente come più sicuro, perché comunque al massimo ci perdi col cambio, essendo di fatto sempre solvibile.
Leggi: sei sicuro di non perdere tutti i soldi se non per scelta politica, che è l’unico modo per fare un default sovrano.
@Vincenzo N.
Quoto tutto.
@LucaS
Procediamo con calma perché io e te non ci siamo mai parlati e quindi mi ripeterò in alcune cose che ho già scritto e dato per scontate poco fa.
1) ammiro Giannino, parli pure benissimo della Germania e lo voterò comunque. Dopodiché prendiamo atto che con l’1% non si ottiene nulla, ci chiudiamo nel guscio sapendo di essere gli unici che hanno capito tutto e godiamo in beata solitudine mentre Bersani e C. vengono ad espropriarci sia i soldi che il diritto ad esistere in quanto individui per sostituirlo con il diritto a venire spremuti in quanto “esseri sociali”. Oppure ci prepariamo (imparando in certi frangenti a usare un linguaggio adeguato a tutti) per il momento in cui il patatrac farà sorgere nella gente quel bisogno di verità che tuttora rimuove (è così in Italia ma anche in Grecia, dove è bastato fare babau e si sono rimessi in fila a fare i moderati paneuropei). Mi scoccia citare Keynes ma la frase “nel lungo saremo tutti morti” contrasta abbastanza bene la pazienza e la fiducia che tu hai nel fatto che “nel lungo” il crollo dei partiti tradizionali ci darà uno spazio che ancora non si vede: sai quanti approfittatori si infileranno in mezzo – fra il breve e il lungo – per raccogliere qualsiasi cosa sia in grado riempire loro la pancia.
2) riforme: tutte quelle che vuoi e dall’oggi al domani, ma prima deve crollare il mondo, finché la triade sindacale è autorizzata – lei – a far spendere i soldi delle tasse regalando diritti ai suoi iscritti mediante gli accordi aumma aumma – che generano poi gli esodati – non si ottiene un bel niente. Su questo argomento io sono per lo scontro, sì, tipo un referendum sui punti di contingenza, il paese (visto che ha ancora un po’ di ricchezza privata) si deve spaccare e riflettere sul fatto che andando avanti con questi diktat sindacali non resterà più niente perché la ricchezza viene spesa per finanziare il loro potere
3) non ci sarà nessun commissariamento, per il semplice fatto che siamo già commissariati e, come ho scritto più volte, lo siamo non nei nostri interessi particolari, ma per salvaguardare un equilibrio geopolitico/economico che ci vede dalla parte di quelli che pagano (sì lo so, lo so, ce lo meritiamo e ci spetta, ma risalire ai patti di Yalta e al fatto che abbiamo avuto una sinistra miope non aiuta a risolvere il problema).
Sostengo che quando, nel pieno del caos, la gente riconoscerà le bugie (e bisognerà essere lì a evidenziarle, vedi mio post di prima) essa chiederà la verità che oggi non vuole vedere. Bisogna agire per impedire che il PD venda sé stesso come un partito riformatore quando è invece il più conservatore sulla piazza in quanto legato alla tutela dei diritti acquisiti, al sindacato etc etc. Bisognerà prepararsi a parlare un linguaggio quotidiano quando gli argomenti toccheranno il denaro e il reddito, la pancia sta lì.
4) prima dell’Euro la Germania andava all’estero a vendere le sue cose e diceva “sono le migliori”, quando l’Italia andava nello stesso posto con le sue diceva “sono le più creative e… guarda un po’… si pagano in lire”. Lo squilibrio della svalutazione che si rendeva necessaria veniva risolto in casa, dove è molto più facile lavare i panni sporchi. Con l’euro non si può più e i tedeschi ne beneficiano eccome, piano piano ci spazzano via dai mercati internazionali.
5) per me la Germania non è tenuta a bel niente, se pensa di essere tanto brava, vada pure da sola, ha ragione, magari in alcune cose sapremo imitarla, magari rimasti soli di fronte a noi stessi vorremo davvero quel po’ di verità che continuiamo a nasconderci per non fare un cavolo di quel che abbiamo bisogno: si tratta di affrontare il problema che abbiamo rinviato aderendo all’euro.
@Francesco P
Quali sarebbero, nominalmente, i “compiti a casa” che ha fatto la Germania? Riesce ad elencarmeli?
Ricordo che ancora in Germania non è stato ratificato il fiscal compact, che ha bisogno di una maggioranza dei 2/3 in entrambi i rami del parlamento e attualmente sta facendo quello che in Italia si chiama “mercato del bestiame” per raccattare voti a destra e a manca promettendo a lander ed SPD di tutto di più che significa, nella pratica, spesa pubblica.
Ma la coperta è corta e la recessione è in arrivo. Vedremo!
Sulla Siria: lei ha colto esattamente qual è il problema. L’Unione Europea nasce per evitare la terza guerra mondiale, non per essere il Regno dei Ragionieri!
Da quasi 4 anni vivo in Germania e nonostante il mio essere orgogliosamente Italiano, mi si permetta di spezzare una lancia a favore di questo grande paese:
nonostante i malumori che serpeggiano nella societa`Tedesca nei confronti dei paesi Europei “cicala”. non ci si permetterebbe mai di offendere un cittadino straniero con argmentazioni futili (a proposito, mi ha fatto incazzare vedere ieri sera una mezza intervista, trasmessa in prima serata su una rete televisiva tedesca, ad un tizio presente ad una manifestazione sindacale del ca… a Roma, il quale ha espressamente detto che era venuto a manifestare contro la Germania perche vuole dominare l`Europa) e un cittadino straniero che vive e lavora in Germania ha gli stessi diritti di un Tedesco. Quindi solo puttanate quelle argomentazioni dei sudisti ad oltranza sulle presunte difficolta`degli stranieri ad integrarsi nella societa`Tedesca.
E`vero stato e tasse non sono leggeri, pero` per lo meno si hanno dei servizi pubblici che funzionano.
A costo di sembrare qualunquista e banale, vorrei ribadire un concetto espresso qualche mese fa anche dalla Merkel: Il successo della Germania dipende dal fatto che i cittadini giorno dopo giorno, con senso del dovere, fanno il loro lavoro.
Anche io, come Giannino, non voglio mitizzare, la perfezione purtroppo non appartiene a questo mondo… Pero`da mezzo crucco lasciatemi dire: W la Germania
Sarebbe buona cosa affrontare un argomento alla volta.Se ci si limita alla realtà della moneta ,non vedo come non si possa concordare con Berlusconi.Sarà semplicistica ma l’analisi è a mio avviso corretta.Perchè criticarla ricordando gli errori sul debito,le troppe tasse, i mancati tagli di spesa?Un problema alla volta,altrimenti sorge il sospetto del tatticismo del “c’è ben altro”.Quello della moneta è il problema numero uno,perchè se non si risolve quello le altre equazioni sono impossibili.Oggi ,a mio avviso,il problema del debito è il numero uno bis e certamente quello che dice Giannino a questo proposito è sacrosanto.Pensare di poterlo risolvere con convergenze,trucchi e manovre è però velleitario perchè l’euro marco non rappresenta la realtà del nostro paese.L’Italia è in ginocchio ma con l’euro ha un peso in più da sollevare senza giustificato motivo.Posso capire i timori sul risparmio ma chi li evidenzia dovrebbe spiegarmi perchè la dimensione della nostra ricchezza sia legata all’unità di misura.Non credo che basti cambiare nome per essere più belli.Il nostro valore è quello della lira e se con il marco appare maggiore è solo apparenza che paghiamo con sistemi diversi ma analoghi alle detestate svalutazioni.Questa inutile polemica sulla Germania è stucchevole.Io sono italiano,sono nato qui e qui morirò.La Germania non mi interessa , non aspiro a diventare tedesco e non accetto lezioni di alcun tipo da Berlino.Chi ha memoria si ricorda perchè.
@Giorgio
Un vero stupido autolesionista
O tutti voi…
Ma avete idea che l’unica soluzione è la solidarietà e la redistribuzione della ricchezza.
Che si deve riportare il lavoro in europa e che i proprietari dei mezzi di produzione devono accettare margini inferiori.
Se non lo sapete ve lo dico io. Oppure prima o poi ve lo dirà il piombo, con adeguata energia cinetica
Il problema è nella testa dei tedeschi. Si sentono , stupidamente migliori degli altri, sono solo più disciplinati, ma la discliplina , pur auspicabile non è un gran asset.
dopo la seconda guerra mondiali i tedeschi sono rimasti in immersione per 50 anni a causa del senso di colpa , sacrosanto , di una nazione che ha sconvolto l’europa per due volte in mezzo secolo.
Oggi che la memoria storica si è persa (che memoria corta) riemerge il fetore del pangermanesimo, e a VOI piace !!!
Infatti dr. Giannino io appartengo ai delusissimi di Berlusconi l’unica strada e ‘ meno tasse e molta meno spesa pubblica grazie
X Adriano Q
Ammesso che sia possibile farlo devi spiegarmi in che modo gli eurodeboli pensano di costringere la Germania ad uscire dall’euro perchè questa è la delirante proposta di Berlusconi. Se la Germania uscirà e per il loro bene spero che questo avvenga il prima possibile, sarà per loro scelta e non certo perche noi possiamo mai pensare di imporgli una cosa del genere… Dire che l’euro ha dei problemi è una cosa diversa da questa, molto molto diversa.
X Marco Trizzi
Io contesto il fatto che non ci fosse alternativa: anche facendo il 20% delle idee che Giannino lancia quotidianamente avremmo INIZIATO a risolvere i problemi e invece non l’abbiamo fatto e li abbiamo peggiorati! E’ colpa dell’euro, della UE, della Germania anche questo? Loro ti mettono dei paletti dopo di che se per rispettarli scegli la via peggiore solo perchè non hai il coraggio di dire la verità agli elettori e agire di conseguenza la colpa è solo che TUA, mica della Germania. So benissimo che i mercati non ragionano sul lungo e spesso in base a considerazioni di breve periodo e a percezioni… ecco perchè fare riforme decise anche se a breve non sposta i saldi modifica le attese dei mercati. Tipo domani mattina lo stato annuncia la vendita di Eni ed Enel, rivede la riforma del lavoro includendovi i dipendenti pubblici, riorganizza tutta l’amministrazione pubblica, riforma la giustizia con tempi normali ecc…. come pensi che reagirebbe il mercato? E tutto questo mica ce lo impedisce l’euro, la Ue o la Germania… o mi è sfuggito qualcosa? E’ una cosa talmente evidente che non capisco come fai a non pensarla cosi.
X Antonino
In bocca al lupo!
@Marco Tizzi
Mi riferivo ai “compiti a casa” del periodo 2005-2009, quelli svolti dalla grosse koalition per il mercato del lavoro, alcune razionalizzazioni e la riduzione drastica del deficit di bilancio. Erano compiti “leggeri” da fare in tempi di vacche grasse. I compiti assegnati a tutti di recente, come l’approvazione del “fiscal compact” che lei cita li devono fare anche i tedeschi. Ma forse è un bene, perché se venisse approvato così com’è, i guai della rigidità del sistema porterebbero al disastro. D’altro canto bisogna dire che se l’alternativa al fiscal compact fosse continuare la spesa incosciente sarebbe comunque un disastro.
Fa rabbia sapere che le cose sono destinate ad andar male quando basterebbe ridurre i livelli e l’ingerenza delle burocrazie e dei sistemi partitici per tornare a procedere a gonfie vele. Per ora in tutta Europa si è solo sovrapposta una sovrastruttura comunitaria alle burocrazie dei singoli Stati senza ridurre il peso degli Stati e l’ingerenza del partiti nella vita economica e persino in quella privata dei cittadini.
Strana e un po’ inquietante coincidenza: faccia una ricerca per “maastrichtian period” e pensi cos’è successo alla fine!
@LucaS
Luca, spero che tu stia scherzando. Domani mattina vendiamo Eni ed Enel, rivediamo la riforma del lavoro etc. etc. e lo spread sale a 560 punti! E poi a 600 e così via. Che cacchio gliene frega dei nostri fondamentali economici a chi fa trade sulle obbligazioni?
Lo scopo della finanza è guadagnare soldi da soldi creati dal nulla, non gliene può fottere di meno alla finanza delle nostre riforme o di quelle altrui: continueranno a giocare al ribasso sul mediterraneo e in salvaguardia sul nord europa finché non ci sarà un motivo per smettere. E quel motivo può essere solo politico, sia esso il bazooka in mano alla BCE o un’unione politica o il breakup.
Non perché siano loro (i mercati finanziari) il problema, ma perché è il loro scopo, il loro lavoro e sono capacissimi di farlo. Per guadagnare soldi dai soldi il modo più facile è trovare debolezze sistemiche e buttarcisi a capofitto.
Perché, altrimenti, il Portogallo sta pagando quasi il 10% per rifinanziarsi?
Hanno fatto tutte le riforme che la Germania, anzi la Volkswagen, voleva, e l’hanno fatto tanti anni fa, quando è cominciato tutto sto macello avevano i conti più in ordine d’Europa, non hanno nessuna bolla, quindi?
Anzi, il problema si estenderà a macchia d’olio perché le vittime da attaccare sono ancora tantissime: c’è il debito privato olandese, quello pubblico belga, il deficit francese e a quel punto anche la Germania sarà in recessione piena. E tu pensi che si fermeranno? Perché dovrebbero?
E’ un modo molto semplice per fare un sacco di soldi, tu ti fermeresti?
Questo sta cercando di spiegare Seminerio da qualche mese, non che “siamo a posto, dovete smettere di romperci le palle”.
Sta cercando di spiegare che il sistema europeo non funziona ed è inutile che i suoi protagonisti facciano i bambini offesi dicendo “è colpa dell’america” (phastidio.net/2012/06/19/il-ruggito-del-barroso/) quando il sistema finanziario europeo è più indebitato di quello americano, in particolare quello tedesco che oltretutto è anche il più “statalizzato” dove, per dirne una, Deutsche Bank dichiara serenamente che il 40% dei propri utili arrivano dai derivati.
E’ intuile che si porti avanti la “politica dei piccoli passi” della Barbamamma, perché i mercati sono più veloci, più aggressivi e soprattutto più cinici di qualunque mossa politica (phastidio.net/2012/06/18/mercati-e-politica-non-ce-partita/) e la direzione verso la quale stiamo correndo a rotta di collo è un baratro, da dove nessuna riforma del lavoro, nessuna privatizzazione ci può tirare fuori, ma solo una delle due: bazooka in mano alla BCE oppure unione politica.
La Barbamamma vuole l’unione politica? Per me è un bluff.
Ed essendo un discreto giocatore di poker, andrei a vederlo.
phastidio.net/2012/06/19/germania-federalista-francia-nazionalista-tempo-scaduto-fate-presto/
@Francesco P
Bravissimo, Francesco, ha colto pienamente la questione nel segno.
Stiamo iperburocraticizzando un continente che già faceva del “red tape” uno stile di vita.
I compitini della Germania 2005-2009 sono stati tagli all’incommensurabile stato sociale tedesco, in particolare al reddito di cittadinanza, che noi non abbiamo mai avuto.
E la creazione dei mini- jobs. Sono la soluzione dei nostri mali? Ho molti dubbi.
Nel frattempo hanno potenziato la co-gestione delle aziende che in Italia Confindustria vede come acido muriatico sparato in faccia.
Finché aggiungiamo livelli di controllo su livelli di controllo non ne possiamo uscire, andiamo solo peggiorando.
Intanto, le elezioni si avvicinano.
Ed i produttori di ricchezza (non sovvenzionati) non hanno ancora representation, but only taxation.
Prima o poi ci sarà la discesa “in shampoo” (copyright Oscar Giannino) di Montezemolo.
Possiamo fidarci dell’uomo-Fiat che, secondo Romiti, da giovane si vendeva le udienze dall’avvocato?
Il rappresentante dell’impresa sovvenzionata per antonomasia?
1) Berlusconi è un delinquente, dovrebbe stare in galera già da tempo!
Ovviamente mai votato in vita mia.
E’ un classico tipo di italiano (sembra mussolini) spavaldo, istrione, cialtrone, vanesio, buffone, superficiale e pure delinquente!
Purtroppo fa presa su di una buona parte della popolazione che è (o vorrebbe) essere come lui e ci si identifica!
2) La germania per la terza volta in meno di 100 anni ci porterà nel baratro anche a questo giro!
Questa volta, “mutatis mutandis”, in ambito solo economico (speriamo…) e non militare.
Non c’è nulla da fare, l’archetipo autodistruttivo è insito nel DNA, non si può cambiare.
Questa politica di pseudo-rigore porterà al collasso economico l’intera europa e ovviamente da ultimo saranno travolti anche loro, pagheranno un prezzo altissimo, come nel 1945.
D’altronde è tipico, è un popolo egoista, presuntuoso, arrogante, sprezzante e oltretutto ottuso oltre ogni limite!
3) Lei Giannino è meritevole per la passione che mette nella sua battaglia (anche radiofonica) ma non ha capito una mazza dei tedeschi e sta sparando delle grandissime cazzate, pretende che i greci, portoghesi, spagnoli e italiani diventino all’improvviso tedeschi!
Ma appunto perchè sono greci, portoghesi, spagnoli e italiani non possono essere come i tedeschi, cazzo!
I latini, se va bene, di due, uno lavora e l’altro non fa un cazzo (e pure ruba), i tedeschi lavorano tutti (privati e pubblici) e non rubano!
Sono centinaia di anni che questa cosa va avanti così, come si fa a cambiarla con un tratto di penna (fiscal-compact) in 10 anni???
Come cavolo si fa a tenere insieme una situazione del genere nell’ambito di un’unico sistema monetario!!!
E’ ovvio che dopo 10/15 anni, se va bene, crolla tutto!
Lei Giannino (e quella testa di cazzo della merkel) sta professando una nuova forma di eugenetica economica che è impossibile, come era impossibile (e folle) l’eugenetica biologica nell’ambito del terzo reich (e conseguente seconda guerra mondiale).
Lei sembra, con rispetto parlando, uno di quei fascisti di salò che nell’ultima ora inneggiavano supinamente all’alleato germanico confidando nelle sue doti (militari) salvifiche fondate su immaginarie armi segrete!
Giannino, se lo ricorda come è finita la Storia?
Non si abbatta, non si innamori delle (parziali) virtù dei tedeschi, non sia come loro, non ceda alla tentazione di una unica “weltanschauung” e cerchi solo di essere un pò più flessibile e lucido, cerchi di valutare anche le opinioni e le soluzioni di chi la pensa diversamente da lei (monetaristi) che, guarda caso, di solito proviene dal mondo anglosassone il quale, bene o male, ha portato democrazia e benessere nel mondo occidentale (europeo) dopo la follia dei progenitori di quella (ribadisco) testa di cazzo della merkel!
Cordiali saluti.
Stefano Procissi
P.S.: Solo una piccolissima precisazione. Io sono per metà toscano (padre), e ribadisco toscano (ovviamente non leghista, ci mancherebbe altro; l’italia non esiste, è solo una costruzione elitaria e massonica creata dal nulla e dall’alto da 150 anni a questa parte, la Toscana esiste da quasi tremila anni) e per metà tedesco (madre), tedesco del Nord Reno-Vestfalia, cuore pulsante della vera germania, Ruhr-gebiet, Krupp stahl, acciaio tedesco, so di cosa parlo quando faccio certe affermazioni, nelle mie vene scorre sangue tedesco, vivo nella mia carne giorno per giorno le vicende di questi mesi e le dico con franchezza che questi dementi-criminali porteranno a fondo il continente ed il mondo intero un’altra volta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Invece di pavoneggiarvi in dispute politicofilosofiche, apprezzate una cosa che esce chiara da questo articolo del valido Giannino: si parla di Italia in modo concreto, in modo chiaro e privo di pregiudizi si critica Berlusconi, si prefigura quindi uno scenario nuovo. Caro Oscar esca dai blog di nicchia dei superaddetti studiosi di politica economica e dia vita ad una sua ricetta politica salvifica!!
Essere GOVERNATO significa essere guardato a vista, ispezionato, spiato, diretto, legiferato, regolamentato, recintato, indottrinato, catechizzato, controllato, stimato, valutato, censurato, comandato, da parte di esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù.
Essere GOVERNATO vuol dire essere, ad ogni azione, ad ogni transazione, ad ogni movimento, annotato, registrato, censito, tariffato, timbrato, squadrato, postillato, ammonito, quotato, collettato, patentato, licenziato, autorizzato, impedito, riformato, raddrizzato, corretto.
Vuol dire essere tassato, addestrato, taglieggiato, sfruttato, monopolizzato, concusso, spremuto, mistificato, derubato, e, alla minima resistenza, alla prima parola di lamento, represso, emendato, vilipeso, vessato, braccato, tartassato, accoppato, disarmato, ammanettato, imprigionato, fucilato, mitragliato, giudicato, condannato, deportato, sacrificato, venduto, tradito, e per giunta schernito, dileggiato, ingiuriato, disonorato, tutto con il pretesto della pubblica utilità e in nome dell’interesse generale.
(Pierre-Joseph Proudhon, da Idée générale de la Révolution au XIXe siècle (1851), Paris, Rivière, 1923; trad. it. L’idea generale di rivoluzione nel XIX secolo, Firenze, Centro Editoriale Toscano, 2001.)
Egregio Giannino, Berlusconi decide chi sta nella zona euro o fuori ora esagera davvero.
Mi domando se la Gran Bretagna segue l’austerity, lo stesso fa la Svezia ed il Canada perche’ tutti se la prendono solo con la Germania? Per gli USA la situazione e’ differente fornisce tutta la protezione del pianeta con le proprie tasse, eserciti dislocati in tutto il pianeta e sovvenzioni a Stati nel pianeta, non mi risulta che la Germania paghi con le proprie tasse alcuna difesa tanto sono sempre gli USA che la pagano.
Nelle ultime settimane un privato ha messo i propri soldi per andare nello spazio, fino ad ora chi pagave le missioni nello spazio, l’ente pubblico NASA con i soldi dei soli contribuenti americani.
Sa che tutti i soldi che vengono stanziati per la difesa e la ricerca sono soldi per la spesa pubblica?
Se anche la Germania inizia ad indebitarsi, chi paga il salvataggio degli Stati come Portogallo, Grecia e Irlanda?La Cina i soldi agli europei che hanno 1 mese di ferie
e la copertura sanitaria, non pensa proprio di metterceli.
La Germania ha detto chiaramente piu’ solidarieta’ equivale a piu’ accontabilita’, l’Italia
ha dato i sussidi a Portogallo, Irlanda e Grecia, se non era per la Germania quei soldi
non sarebbero piu’ tornati nelle nostre tasche, incredibile la Germania protegge i notri fondi mentre l’Italia li sperpera.
Berlusconi non credo proprio che gli vada a genio la concorrenza contro le sue aziende dunque meglio lasciare l’euro, prima i propri interessi e poi…sempre i propri interessi.
Distinti saluti
@Lucas
Crepi il lupo!
Premesso che la sola parola sinistra – che è sempre postcomunista come i suoi leader – mi fa schifo e ribrezzo , mi augurerei anch’io che SB non si ripresentasse come leader del centro destra, perchè in questo modo tutto il mondo che da diciotto anni – anche negli otto anni in cui hanno governato Dini,Mortadella , D’Alema , Amato e co – si è coalizzato – con il sostegno determinante dei PM – al solo scopo di eliminarlo , si ricompatterebbe, e supererebbe le altissime contrapposizioni attuali.
Vorrei però chiedere di nuovo a coloro – e io sono tra quelli – che rimproverano a SB di non aver fatto riforme ” liberali ” se pensano che un governo BERSANI, PENATI, DI PIETRO, VENDOLA, CAMUSSO,SANTORO , DE MAGISTRIS ,FLORES D’ARCAIS, SCALFARI , ROSY BINDI,FERRERO e altri a vostra scelta oltre qualche magistrato d’assalto , magari giudice del lavoro , farebbero riforme ” liberali ” ?
Per quanto riguarda la Germania , ho già avuto modo di scrivere che io sarei contento di essere governato da tedeschi in questo momento difficilissimo per rimettere le cose a posto e poi riprendere noi . Lo facevano i latini quando nominavano un dittatore pro tempore nei momenti difficili e non potremmo farlo noi adesso ?
@LucaSNon ho certezze su quello che dovrebbero fare ma su quello che non dovrebbero sì.Finirla con la cantilena dell’irreversibilità dell’euro e sostituirla col coro dell’inconciliabilità dell’unione senza condivisione del debito.Occorre coagulare il maggior numero di soci in proposte finalizzate ad introdurre senza trucchi e chiaramente quelle modifiche che consentano ai deboli di sopravvivere.Fino a quando dovremo pagare il debito con questi differenziali tutto quello che si fa finisce lì.Invece di svalutare la moneta continueremo a svalutare il paese.L’abile Germania ha diritto a lamentare che i patti sarebbero violati ma non tutti i diritti perchè ha accettato in deroga ai requisiti i paesi non virtuosi.Personalmente gli eurobond non mi piacciono.Inutile complicare un problema semplice se si è in buonafede.La BCE diventi prestatore di ultima istanza comprando quando necessario.Tutti non parlano forse di salvare gli stati?O l’ambiguità sottintende il pluralis maiestatis pensando in realtà solo a sè stessi?
X Adriano q
In estrema sintesi:
1) Gli eurodeboli non hanno alcuno strumento per buttar fuori la Germania dall’euro… la massimo possono contenerne l’influenza e il “peso politico” in seno alla BCE.
2) Per prendere a prestito a tassi più bassi si devono fare o le riforme che qui si spiegano da anni o far intervenire pesantemente la BCE sul mercato cosa che la Germania non credo possa accettare…. Quindi NOI abbiamo solo l’alternativa 1!
3) L’euro potenzialmente è reversibile ma se lo si vuole davvero (valutando i pro, e cotro che secondo me prevalgono) il tutto deve avvenire in modo graduale e concordato e serviranno ANNI! E’ un’opzione potenziale ma in questo momento siamo in emergenza ed è stupido anche solo parlarne perchè dai ai mercati la percezione, giustissima, che i politici non hanno capito un accidente della situazione e di cosa fare per risolverla.
4) Sugli eurobond tutti i media continuano a menarla che la Germania è sempre più isolata… peccato che quello che pensano gli altri non conta un tubo: decide solo chi paga ossia la Germania! Curioso infine che i paese eurodeboli invochino gli aiuti europei ma si rifiutino di fare davvero le riforme che chiede l’europa e per giunta si lamentano se la situazione continua a peggiorare….. troppo comodo! Comici poi quelli come Seminerio che dicono che le riforme provocherebbero sfracelli prima ancora che siano mai state veramente attuate…
Gentilissimo Dr Giannino,
ascolto quai ogni mattina la sua interessantissima trasmissione su radio 24.
Vorrei chiedere la sua opinione sul “signoraggio bancario ” probabilmente il vero responsabile della attuale crisi economica.
Grazie
Paolo
Quindi il modello di riferimento è la Cina con i lavoratori schiavizzati e senza assitenza sanitaria.
che grazie al dumping soiale ed ambiantale sottrae lavoro e risosrse al resto del pianeta?
Io uno come lei lo metterei in un campo di lavoro Cinese a fare rieducazione
@Claudio Di Croce
anche lei mi fa schifo e ribrezoo
@erasmo67
Essere insultato da un comunista è un titolo di merito .
Grazie.
X erasmo67
La sua ignoranza economica è sconvolgente. Solo alcuni appunti velocissimi:
1) Se i margini per i produttori sono cosi elevati come afferma perchè tutti chiudono o delocalizzano? Perchè se i lavoratori sono sfruttati dagli imprenditori quasi tutti i lavoratori dipendenti ci pensano non 1 ma 10 volte prima di mettersi in proprio?
2) Io non sono contro la solidarietà! E proprio per questo sono contro lo stato: paghiamo tasse altissime in cambio di servizi da terzo mondo e senza alcuna forma di welfare universale davvero efficace…. secondo lei la colpa di chi è? Sempre dei produttori di ricchezza che sono stratassati, straregolamentati e pure quotidianamente insultati o magari dello stato che invece di usare i soldi per chi ne ha davvero bisogno ci mantiene milioni di persone a far niente? Se questa è la sua idea di solidarietà dovrebbe vergogarsi! Gli stessi poveri che lei proclama di difendere un tempo sarebbero inorriditi a questa proposta infatti i lavoratori pagavano un tot per assicurarsi tra di loro non per darla a chi non faceva un tubo come il 90% dei dipendenti pubblici… sono loro il cancro da abbattere per poter fare solidarietà! By the way gli operai che lei si illude di rappresentare ottengono come stipendio netto la metà di quello che costano alle imprese e su tutte le cose e servizi che comprano pagano tasse assurde o prezzi assurdi dato che li produce lo stato in regime di monopolio… senza lo stato a parità di stipendio lordo avrebbero un potere d’acquisto enormemente superiore… sensa far fallire o delocalizzare quelli che gli danno il lavoro come sarebbe nella sua geniale proposta..
3) Ultimo punto parzialmente off-topic: quello che lei davvero non capisce è che non conta un tubo il NUMERO di posti di lavoro ma il VALORE che questi lavoratori creano! In Unione Sovietica per es. tutti lavoravano ma a stento avevano da mangiare e da vestirsi (e aggiunga che avevano energia gratis avendocela sotto i piedi…) perchè pur “lavorando” sulla carta non producevano nulla di valore… Idem in Italia: ci sono una valanga di persone che lavorano ma non producono nulla ergo chi produce deve mantenerli e il peso di questi ultimi sta diventando insostenibile…. Aggiungo infine che con le tecnologie future il fabbisogno di personale crollerà, per es. la Foxxcon automatizzerà a breve tutta la produzione creando milioni di disoccupati se si considera anche l’indotto… ragion per cui i posti di lavoro andati in Cina non solo non torneranno in dietro ma spariranno anche in Cina perchè già solo con la tecnologia esistente (non parliamo poi di quella che avremo a disposizione tra 10-15 anni) un numero enorme di posti di lavoro semplicemente non avrà più ragione di esistere… Potrei farle tanti esempi (per es. l’intero settore istruzione tramite e-learning potrebbe tranquillamente fare a meno del 70-75% degli insegnanti garantendo una qualità uguale se non migliore… ma siccome sono pubblici rimarranno tutti incollati al loro posto a farsi mantenere a vita da chi sgobba davvero e deve guadagnarsi la pagnotta tutti i giorni senza i loro privile gi medievali tipo illicenziabilità…) ma mi sembra troppo ideologizzato anche solo per pensarle queste cose…
sentendo su radio 24 l’incipit della trasmissione di questa mattina 25 giugno sulla Germania ho pensato: meno male che c’è ancora qualche mente limpida e capace di non mediare sugli aspetti fondamentali di una società civile e corretta che, soprattutto in Italia, sono continuamente messi sotto i piedi. BRAVO OSCAR!
@Claudio Di Croce
E’ uno dei grandi paradossi Italiani: il sedicente centro destra non solo non ha mai fatto nulla di vagamente liberale, ma anche si mette di traverso quando ci prova il Governo Tecnico.
Doppio paradosso carpiato: gli unici ad aver quantomeno tentato di fare riforme liberali in Italia (non troppo riusciti purtroppo) sono stati proprio i governi di centro-sinistra.
Resto cmq
@Claudio Di Croce
Resto cmq d’accordo con te sul fatto che l’armata brancaleone guidata dal PD non rappresenta una proposta di governo credibile, ma dopo gli ultimi 10 anni davvero CHIUNQUE sarebbe cmq meglio di ancora berlusconi!
PS: in realtà, in ogni caso, oggi quello del voto è un falso problema – se Monti cade siamo in default
Berlusconi a mio avviso ha presentato nel ’93 idee fondamentali. Nè un genio nè un santo è stata una speranza di liberarci di parte dello Stato.
Non è stato capace a mettere in pratica e questo è fuori di dubbio. Anche perchè immediatamente imbrigliato dalla rete dell’oligarchia dominante per la quale era un pericoloso parvenue. Allora di tutto, dalla magistratura (accusato di tutto e di più in modi spesso inverosimili) alla vecchia DC nelle sue varie articolazioni con un Casini e un Fini, miracolati ma avidi e arrivisti all’estremo. Casini in particolare.
Mi auguro che queste uscite recenti siano solo un gioco politico al poliziotto buono e quello cattivo per dare credibilità ad Alfano altrimenti si deve pensare che sia proprio andato del tutto.
Ma c’è da qualcuno un programma vero ? No, tutti in piena confusione, tranne Casini per cui conta solo essere al potere basta che governi un altro e per il quale qualsiasi cosa Monti faccia va bene perchè di suo non sa cosa fare nè pensare.
Monti però è persino peggio di Berlusconi perchè non ci ha nemmeno provato a dire qualcosa di serio e valido. Uno serio e competente di economia avrebbe detto: “queste sono le spese da tagliare e subito. Se non siete d’accordo lo dico in parlamento e me ne vado, subito”.
Perchè con le tasse non risolve nulla ma si peggiora tutto. E che poi abbia recuperato la credibilità internazionale è la solita favola propinata dai giornali visto lo spread e i continui richiami a fare qualcosa di diverso.
Berlusconi non era il problema ma Monti non è una soluzione, è parte della malattia. Il problema vero è convincere i politici a tagliare il ramo su stanno seduti in modo pur precario tanti di loro.
E noi siamo già in default. Qualcuno pensa sia sostenibile pagare questi tassi in interessi sul debito a lungo andare ? In questi sei mesi abbiamo accumulato debito da interessi bastante per tanti anni a venire.
Grande Giannino! L’idea di iniziare oggi la trasmissione su Radio 24 con l’inno nazionale tedesco è perfetta. La notizia che la Grecia ha fatto la furba, assumendo altri 70.000 dipendenti pubblici, la dice lunga sulle reali intenzioni dei paesi pigs. Signora Merckel, grazie!
@Paolo 54
Concordo pienamente. Aggiungo che in Grecia si sono alternati centro destra e centro sinistra senza che cambiasse nulla. E ancor oggi (vedi 70.000 assunzioni pubbliche dal 2010) non sta cambiando nulla.
Non credo che i politici attuali abbiano voglia di “tagliare il ramo su cui sono seduti”. Dobbiamo soprattutto fare i conti con le varie burocrazie, i troppi livelli di amministrazioni locali ed Enti, le società a controllo pubblico Statale e degli Enti locali (fucine di poltrone dove collocare i “trombati”), le corporazioni (pardon parti sociali e ordini), i faccendieri, le imprese assistite, ecc. Ciascuno di questi gruppi di beneficiari della iper-spesa-pubblica costituisce un potere non elettivo. Tutti assieme costituiscono i veri “poteri forti”, quelli in grado di condizionare la politica indipendentemente dal partito al governo.
Cambiare l’Italia non è semplice perché i privilegiati sono tanti ed in grado di condizionare l’economia dal livello più basso fino a quello nazionale. Però finché non si crea un movimento ed una consapevolezza a livello popolare, il dissenso esistente nella maggioranza del corpo elettorale si indirizzerà verso tutte le forme possibili di voto di disperazione come l’astensione, i movimenti populisti senza speranza, il voto “turandosi il naso”, ecc.
Anche in Europa c’è tanto da fare. Sono decisamente preoccupato per la cosiddetta “cessione di sovranità” perché con gli attuali assetti significherebbe aggravare i costi e peggiorare l’efficienza delle istituzioni europee senza alcuna garanzia di riduzione degli sprechi nazionali. La “cessione di sovranità” si tradurrebbe nell’esatto contrario di quello che sarebbe auspicabile.
Gentile Dott. Giannino,
le scrivo qui, non sapendo dove altrimenti farlo, riguardo la puntata di questa mattina di “Nove in punto”.
Lei ha esordito nella puntata parlando di “trucchi a tavolino alla Moggi”.
Ritengo che quindi si riferisca al famoso caso “calciopoli”.
Ebbene, mi corre obbligo farle sapere che il campionato 2004/05 è stato giudicato corretto sia dal punto di vista dei procedimenti sportivi (unico dubbio la partita Parma-Lecce), sia per quanto riguarda i processi in ambito penale.
Servissero le sentenze, le ho.
Invece relativamente al campionato 2005/06, le sembrerà strano, non è stata fatta alcuna indagine.
Tale scudetto è stato tolto alla Juventus ed assegnato all’inter in base ad una decisione di cui adesso tutti disconoscono la paternità.
Decisione che fu presa per motivi etici: eh sì, perché le intercettazioni relative alla seconda squadra di Milano, sono state trovate grazie alla difesa di Moggi che ha potuto mettere in luce che “piaccia o non piaccia” tutti parlavano con i designatori arbitrali. E non il solo Moggi, come hanno cercato di darci a bere.
Anche se i carabinieri messi all’ascolto avevano segnalato telefonate succose da parte di altri, chissà chi le ha ritenute poco attinenti al caso.
Si stupirà peraltro di sapere che i numeri di Bergamo e Pairetto erano a disposizione di tutti i dirigenti delle squadre di calcio, dato che la federazione stessa li aveva forniti.
E infatti Bergamo sosteneva che Moggi non era il più assiduo, e che invece altri lo erano, ma in modo “onesto”.
Proibito dal regolamento era, invece, avere contatti con arbitri in attività, tanto che l’arbitro De Santis aveva assicurato che mai Moggi lo aveva chiamato, e che invece era stato contattato da un dirigente di una squadra di Milano. Dovendo poi presentare una lettera di scuse per aver affermato una cosa poi rivelatasi vera (e la lettera di controscuse, ovviamente, non si è ancora vista).
Lo stesso dirigente aveva frequentazioni con l’arbitro Nucini, e siamo a due.
Dovesse lei prendersi la briga di dare uno sguardo ai bilanci di Juve e inter (facciamo tra il 2000 e il 2008), vi troverà parecchie stranezze, e tante cosette interessanti, specie per uno che odia la redistribuzione tra produttivi e improduttivi stile Germania-Grecia.
Come dicono gli Inglesi “follow the money”.
Sono cosciente che uno non può sapere tutto e che a volte giocoforza ci si fida dei media senza sospetti, tanto più se uno, come lei, ha cuore Toro.
A proposito, auguri per un buon campionato in serie A, e grazie in anticipo per i 6 punti che ci vorrete concedere, seppur non volontariamente, nei derby.
Ringraziandola anticipatamente per il tempo che mi avrà dedicato, la saluto con immutata stima, restando a sua disposizione se fosse interessato a qualche chiarimento.
Cordialmente
Stefano Nobile
P.S.: calciopoli con il calcio non c’entra nulla.
@Paolo 54
Sinceramente mi stupisce che, dopo tutto quello che abbiamo passato, ci sia davvero ancora qualcuno che la pensa così.
Berlusconi è sceso in campo sbandierando idee liberali che non ha mai applicato, ma non è che non è stato capace, non ci ha nemmeno provato (fatto salvo solo il tentativo, subito ritirato, fi modificare l’articolo 18), la politica economica dei governi berlusconi è stata di tipo dichiaratamente socialista.
In aggiunta: ma quale imbrigliato nell’oligarchia: lui è al vertice di un sistema oligarchico clientelare che è alla base del suo potere.
L’unica cosa inverosimile nelle sue vicende giudiziare è la sfacciataggine con cui si è fatto leggi ad personam per sfuggire ai processi, causando danni collaterali spaventosi (vedi depenalizzazione del falso in bilancio).
Non parliamo poi di credibilità: berlusconi ci ha reso ridicoli agli occhi del mondo, oltre ad averci portato sul’orlo di un baratro da cui non sappiamo ancora se riusciremo a salvarci.
Contrariamente a quello che i berluscones vanno in giro sbandierando, bisogna capire che lo spread non si era impennato semplicemente perché berlusconi era là (e quindi bastava rimuoverlo per risolvere il problema), ma perché in 10 anni era riuscito a prendere un paese, già afflitto da problemi profondi e bisognoso di riforme radicali, e raderlo al suolo del tutto.
Data la situazione, togliere berlusconi da là non è ovviamente la soluzione di tutto, ma solo il punto di partenza necessario anche solo per cominciare.
Poi: sul governo Monti si possono fare critiche anche molto dure, a partire dalla lentezza con cui si muove la spending review, ma forse più che con monti che non fa la voce abbastanza grossa in parlamento, dovremmo prendercela con i parlamentari (sempre maggioranza pdl) che non contenti di averci portato a questo punto, si mettono pure di traverso quando monti tenta di fare qualcosa (e.g. vedi l’opposizione del pdl sulle liberalizzazioni e quelle del pd sulla riforma del lavoro).
Abbiamo nella storia recente due validi esempi di cosa accade affrontando la crisi stampando moneta, il primo sono gli USA il secondo lo Zimbabwe. Un Italia che uscisse dall’euro (ammettiamo per un momento anche senza traumi) come sarebbe considerata dai mercati come il primo o come il secondo?
Tutta la tecnologia prodotta dall’uomo se serve per impoverire la maggior parte degli uomini e’ da buttare. Se la produttivita’ data dall’automazione non aiuta l’uomo a vivere meglio lavorando meno allore e’ da buttare.
Da buttare assieme a quelli che possedendola la vogliono usare per dominare.
In maggioranza siete degli stolti che baciano il bastone del padrone
Sinceramente penso che prima o poi l’euro si scioglierà e con lui questa pazza idea contronatura di un enorme e incasinatissimo super-stato opaco a qualsiasi controllo da parte dei cittadini resi si, questi, sudditi, altro che il libro proposta da Giannino. E io, se sarò ancora vivo, sarò felice. Povero, ma libero. Libero di parlare italiano, come i miei avi, di leggere italiano, di sentirmi italiano, di pensare italiano, di mangiare italiano e, perchè no, di amare le donne da italiano. E a quel paese Neurolandia con i suoi mandarini…..
P.S. Non credete a quelli che vi dicono che senza euro non si può fare…… nella migliore delle ipotesi, non lo sanno nemmeno loro cosa succederebbe, sono gli stessi che hanno sbagliato tutte, sottolineo tutte, le previsioni economiche prima della crisi subprime, di quella dei tango bond e, per rimanre in Italia, della Parmalat… sono loro..
Orbene eccoci qua:
lettera43.it/economia/macro/merkel-si-bipartisan-al-patto-fiscale_4367555626.htm
Nel mercato delle vacche per fare approvare il fiscal compact, la rigorosissimissima Frau Merkel ha acconsentito che tutte le multe per i lander tedeschi fino al 2019 (7 anni!!!!!!!!) verranno pagate dallo Stato Centrale.
Inoltre dal 2013 i lander avranno debito in comune con lo Stato Federale: no agli euro-bond, ma ben vengano i Deutschland-bond.
Questa è l’onestà intellettuale della nuova eroina di Giannino.
X Riccardo
D’accordo al 100% con te… Aggiungerei anche che il centrosinistra avrà pur fatto qualche timida riforma come le liberalizzazioni ma accanto a queste ne hanno combinate di tutti i colori… addirittura ricordo Noise from Amerika che rimpiangeva Tremonti in quello stesso periodo e la favola del “tesoretto” mentre oggi siano in semi-default… Ti ricordi gli aumenti di tasse, la controriforma delle pensioni… ecc…
X Marco Trizzi
Non capisco dove vuoi andare a parare! Allora diciamo che la Germania ha un debito 10 volte superiore all’Italia, dovrebbero fallire domattina ecc…. Adesso che l’abbiamo detto abbiamo risolto qualcuno dei nostri problemi? Non mi pare. Queste sono cose che potrebbero dire i politici tedeschi ma ad un italiano non dovrebbero nemmeno interessare nel momento in cui cerchiamo risposte ai nostri problemi… By the way continuare a dire ai tedeschi che hanno una valanga di debiti e che tra tot anni saranno messi peggio di noi e dovranno ridurre e di molto il loro welfare non credo li invogli particolarmente ad aiutarci di più accettando gli eurobond… se questo è l’obbiettivo la strategia è completamente sbagliata per non dire ridicola! Però io devo ancora capirlo il tuo obbiettivo..
@LucaS
Voglio andare a parare che chi apre la propria trasmissione mattutina, viatico di una “discesa in campo”, con l’inno nazionale tedesco e va avanti a suon di “viva Merkel” si rispecchia nel personaggio contradditorio di cui sopra.
Oltre a sputare addosso a quelle due lacrime di orgoglio nazionale che ci sono rimasti, ivi compreso il sangue versato per combattere proprio quell’inno.
Voglio andare a parare che “abbasso lo Stato ladro” funziona, “meno spesa-meno tasse” funziona, “meno leggi” funziona, “più libertà” funziona, mentre “viva la Merkel, viva la Germania” e magari anche “viva Pinochet”, dato gli articoli che si ospitano, non funzionano per niente!
X Marco
1) Adesso stai esagerando nel tirare in ballo Pinocet! “Viva la Merkel” e le argomentazioni che ne conseguono è un modo per spiegare agli italiani in modo terra-terra tutte le balle che si sentono dire quotidianamente che la colpa è dei tedeschi, che dovrebbero mantenerci a vita, che il loro successo non dipende dalle loro qualità e dalle loro riforme ma da giochini monetari, che se loro hanno tanti debiti allora possiamo continuare a farne anche noi ecc… Chi critica la Merkel in Italia non è perchè vorrebbe riforme più liberali ma vorrebbe la continuazione del socialismo-reale…. sono cioè critiche interessate oltre che inconsistenti! Tra una Merkel non perfetta e il socialismo-reale scelgo tutta la vita la Merkel.. quando ci sarà da scegliere tra la Merkel e il tea party allora sceglierò quest’ultimo ma se mai potremo fare questa scelta sarà tra 20 anni almeno.. Però devo dire che secondo me tu non 6 daccordo con Giannino (e con me) proprio sul piano programmatico pensi cioè che quello che ci chiede la Germania (privatizzazioni/liberalizzazioni a manetta, licenziamento di almeno 30% dipendenti pubblici, ecc…) sia insostenibile o vada fatto in molti anni… Se la Merkel avesse accettato eurobond o politica monetaria espansiva (contro gli interessi tedeschi che lei invece DEVE mettere al primo posto) adesso probabilmente ne parleresti bene… In realtà il punto non è cosa fa la Merkel in Germania ma cosa chiede a noi!
2) Lascia perdere l’orgoglio nazionale! Io personalmente non ne ho alcuno e mi sento più americano che italiano! E credo che in tanti ti direbbero che un’italia concepita cosi proprio non la vorrebbero: per es. tra noi e il sud non c’è praticamente niente in comune, non parlano nemmeno la nostra lingua… L’unico modo per tenerla insieme sarebbe un fortissimo federalismo in cui ogni regione o macroarea ha ampi poteri di autoamministrarsi a quel punto il malgoverno del sud graverebbe solo su di loro sperando che queste non porti milioni di meridionali qui la nord a farsi assumere come dipendenti pubblici…. Oggi come oggi con l’enorme mobilità di persone e capitali, internet, l’inglese, la globalizzazione ecc… ognuno può prendere il meglio di ciò che ogni stato offre e l’Italia francamente offre poco! Ma non è solo un discorso italiano: questi cambiamenti fanno si che sempre meno una persona si identifica col suo stato nazionale..
@LucaS
Luca, ma ‘ste richieste della Germania tu dove cavolo le hai viste?!?!?!?!?!?
O mi son perso qualche documento che è girato di notte oppure le hai sognate.
Guarda che la “lettera della BCE” l’ha scritta Berlusconi e l’ha fatta “firmare” alla BCE per poterla mettere in pratica senza trovarsi i sindacati in piazza. E’ fatto assodato e confermato dal più diretto degli interessati che si chiama Giulio Tremonti. Ma ti pare che davvero che una banca centrale, che fa della sua indipendenza la sua ragion d’essere, prenda le idee della Germania e vada ad imporre un programma di governo ad un altro stato sovrano?
Ma ti rendi conto di quale immenso casino sarebbe successo?
Io sono d’accordissimo alle liberalizzazioni, anche alle privatizzazioni ovunque si riesca a fare della vera e sana concorrenza.
Sono anche d’accordissimo ad una seria riforma del lavoro, incluso licenziamenti massicci nella PA, che però deve essere accompagnata da ammortizzatori sociali e contributi al reddito come quelli nordeuropei per funzionare bene.
Non sono d’accordo sulla riduzione del debito ovunque contemporaneamente perché non riesco a capire come questo sia possibile in un sistema fondato sul debito.
Nessuno sta proponendo un sistema nuovo, tranne Ron Paul, si vuole smettere di fare debiti in un sistema basato sul debito.
Onde poi lamentarsi del credit crunch. La coerenza, l’integrità dove stanno? MAH!!!!!!
L’integrità, quel maledetto ultimo centimetro che ci insegna Alan Moore, dov’è finito?
Quindi, per capirsi, per me è fondamentale tagliare le tasse più che le spese, come ha fatto Obama anche se tu neghi i numeri dell’evidenza.
Il perché il contrario non funzioni lo rispiega anche oggi Seminerio
phastidio.net/2012/06/25/il-moltiplicatore-moltiplicato/
Ma tanto per te è un coglione a prescindere, quindi… buona Merkel, siore e siori!
Ci penserà la recessione tedesca a far cambiare idea a lei e a voi.
Machissenefrega dei crucchi!! Loro fanno il proprio interesse (con i tassi negativi) e chi non lo vede è matto o in cattiva fede. Ed è proprio perchè LORO fanno i LORO interessi che è la prova provata che l’Europa politica NON ESISTE (e non esisterà)! Esiste, semmai, il progetto di una enorme Germania (per chi vuole). Loro regole, loro way of life, loro principi, loro pregi (tanti e piccolissimi) e difetti (pochi e giganteschi), loro priorità. Se a voi va bene così, pludete. Ma se non vi piace essere arroganti e prepotenti, se non vi piace il pensiero unico appiattito, se preferite Dante a Goethe, se vi commuovete ascoltando Verdi e non Beethoven, se siete tolleranti anzichè no, se preferite le lasagne ai sauerkraut, se a Venezia vi batte il cuore per cotanta bellezza, allora, preoccupatevi. Ci abbiamo messo 200 anni a liberarci dai teutonici nelle loro multiformi apparenze….. non svendiamoci per quattro euro e due pacche sulle spalle. Per loro saremo sempre PIZZA, MANDOLINO, MAFIA… e ce lo ricordano ogniqualvolta possono.
http://www.youtube.com/watch?v=v-vgp0g42xI
Ma che cazzo siete?
Imprenditori ? di larghe vedute
Professionisti ? evasori fiscali
Imboscati di tutte le leve?
Pensionati?
Giovani disoccupati che sperano nel ribaltone…?
Le vostre idee non si adattano a nessuna persona reale…siete delle caricature o semplicemente siete in malafede, gente del tanto peggio tanto meglio, rentier di merda…che cercano di salvare la ghirba?
Io non sono un comunista e neppure un sindacalista.
Lavoro da sempre nell’industria privata e mi guadago ogni euro che porto a casa.
Voi coa fate?
erasmo67, probabilmente guadagni ogni euro che porti a casa, ma porti a casa solo una piccola parte di quello che guadagni. Il resto se lo mangiano lo Stato, i politici, le clientele. E Oscar Giannino è l’unico che difende DAVVERO i tuoi interessi, il tuo posto di lavoro ed il tuo potere d’acquisto.
Vede caro Giannino, il problema è che le regole sono state truccate proprio dalla Germania, quando le faceva comodo e per questo fu accettato lo stesso comportamento dalla Grecia,perchè tutti sapevano che aveva truccato i conti. E poi fin’ ora ha fatto comodo a tutti, inclusa anzi soprattutto alla si.gra grassa Culona ed ancora le fa comodo, lucrare su questa situazione per ingrassarsi sempre di più.
Questa sopra descritta è la realtà, come pure il fatto che nulla verrà fatto per cambiarla, ed a meno di ipotesi di presa di coscenza dei paesi eurodeboli, tra cui ovviamente ci metto anche la Francia, di creazione di comuni exit strategy da dove sarebbe evidentemente da escludersi la Germania ed i suoi collaterali, il treno europeo, senza freni, si sfascerà a breve contro una parete di cemento.
Chiudo dicendo, che Berlusconi non ha fatto altro che dare voce ad una vox populi, cosa che ha fatto per 20 anni e che lei fino al 2010 ha appoggiato.
Caro Oscar Giannino, ieri sera ti ho visto e ascoltato all’infedele (trasmissione che non seguo per incompatibilità ideologica: non vado in chiesa per non ascoltare i sermoni). Ella ha detto parlando del rientro del Cav. sulla scena politica che è per difendere le proprie aziende”. Nulla più probabile. Ma da Lei mi aspettavo una “speigazione” sul perchè in Italia si debba scendere in politica e el governo per difenderfe le prprie aziende e da chi. Gli Italian che votano il Cav. lo sanno e anche Lei ma è necessario dirlo e scriverlo. Così come è necessario dire per colpa di chi il Cav. nlon ha potuto realizzare il programma.
@erasmo67
Di tutti un’erba e un fascio è la reazione di chi non ragiona con la testa. Concordo sul ragionamento che chi lavora paga le tasse e nulla facenti (e sono tanti) producun solo parole, parole e ancora parole per tutti. E chi lavora, appunto, come chi scrive (84 anni pensionato – conributivo – dalla cassa nazionale gerometri) ha esercitato per cinquant’anni pagando tutto, dico tutte, le imposte. Circa 120 – 130 milioni di kirpef all’anno negli ultimi gtrengtanni. Prova a fare il calcolo e tira le somme. Da pen sionato ( e non ho nessun altro reddito), mi trattengono alla fonte circa 18.000 € all’anno. Sono n’eccezione, può darsi.
I mali d’Italia sono principalmente due, gli altri sono conseguenzial.
La prima causa è politica, cioè l’enorme spazio lasciato al PCI, il quale seguendo le istruzioni di Marcx (lavoro di massa) ha occupato (con la complicità della DC di seconda generazione) le istituzooni con finalità di soviettizzare l’Italia. E c’è riscita a quasi tutti i livelli e oggi ne paghiamo le conseguenze. Un modesto elenco: Regioni, Provincie, Comunità montane (e non), comuni e relativi consorzi, Quartieri e minicipalità varie per sistemari gli attivisti (ex agitprop) necessari per la Sovietizzazione del siatema.
La seconda causa è in parte ompiutabile a leggi relative ai concorsi pubblici nei quali è prevalente l’assegnazione ai concorrenti meridionali. E quindi si ha l’unità d’Italia con prevalente (quasi totale) meridionalizzazione del Paese che non è solo una qujestione di costume.
Infine tramite la cinghia di trasmissione del sindacato (strumentalmente unito a vantaggio della CGIL), la riduzione dell’orario di lavoro dell’impiego pubblico (da 42 ore settimanali a 36) per risolvere il problema della disoccupazione con l’impiego pubblico, improduttivo. Sempre per la sovietizzazione del sistema con sistemi subdoli che hanno ridotto il Paese in ginocchio per le troppo spese correnti.
Proviamo a mettere insieme rutte queati fatti ed altri come l’ostruzionismo in parlamento, l’azione continua della CGIL (che non abbiamo votato) che non condivide niente e continua a fare sciperi che non prodjucono niente se non danni, poi dimostratemi se mi sbaglio.
@Francesco Murano
Ma cosa dice la Merkel ?
dice giustamente che gli squilibri dei vari paesi vanno risolti. Credo che su questo si debba concordare e credo che Bersani possa ben replicare a Berlusconi che è stato un acceleratore di tutti gli squilibri Italiani.
Dove Sbaglia la Merkel.
A pretendere che il rientro dagli squilibri si faccia “in parete” e non legati esposti alle intemperie.
Prima si mette il sistema Europa in sicurezza poi si sistemano gli squilibri.
Diranno che siccome siamo inaffidabili una volta messi in sicurezza nessuno farà più quelgi aggiustamente strutturali che sono necessari, certo forse saranno più lenti e negoziati ma così come siamo non possiamo fare nulla , come ti muovi cadi.
E poi è evidente che qualunque riforma si decida oggi non avrà effetti nel breve periodo, anzi nel breve periodo avrà effetti recessivi quindi non è la strada giusta.
Che poi la Germania creda di poter continuare la sua marcia trionfale da sola in un’europa disgregata ed un pianeta in deflazione mi pare peggio che velleitario, ma al DNA non si comanda e i tedeschi ci hanno nel sangue l’idea che loro possono dominare il mondo dall’alto della loro ariana bionda perfezione.
La crisi del debito sovrano in EU si risolve con una nota della BCE, senzza duecento summint a spremere stronzate in comunicati ufficiali e note a margine.
La EU con un debito pubblico aggregato intorno al 90% del PIL , se mette insieme una unione bancaria sotto la vigilanza e la garanzia BCE, acquista debito pubblico fino a stabilizzarne il prezzo (basta una nota ufficiale della BCE e la speculazione resta con il cerino in mano e si brucia le dita) ed avvia un percorso di convergenza fiscale si mette in condizioni di sicurezza.
Ma se si andasse in questa direzione, a boccie ferme , si scoprirebbero le debolezze intrinseche di sistemi apparentemente forti come l’Olanda, la Finlandia e la stessa Germani o il paradisiaco Lussemburgo.
A Napoli si dice “facite ammuina” .
@Kent
Molto d’accordo, anche se attribuire tutto il merito a Pci e Cgil mi sembra eccessivo. Non credo che la Dc e il Psi abbiano minori responsabilità.
Anche la Cisl, se nel privato ha dato qualche volta l’impressione di essere più ragionevole della Cgil, nel settore pubblico (dove ha gli interessi più corposi) ha fatto esattamente il contrario.
Vorrei suggerire a tutti gli economisti ” de noiatri ” che affermano che la Germania non sta meglio di noi e degli altri paesi piigs , di andare sui mercati a spiegare le loro ragioni . Così lo spread crollerebbe e noi staremo benissimo : consiglio di aumentare la dose di alcool così la spiegazione riuscirebbe più credibile agli occhi e alle orecchie di questi stupidi investitori internazionali , che non sanno cosa si perdono a non investire massicciamente in BOT, BTP, BONOS ecc.. .ma insitono sui titoli tedeschi anche a tasso zero o addirittura sotto.
Auguri.
@giuseppe
Anche la DC e il PSI hanno le loro responsabilità- Ci mancherebbe. Ma si da il caso che soltanto il PCI ci ha fatto spendere decine e decine di miliardi per aderire al patto atlantico e una sciossione nel PSI con la flormazione del PSD di Saragat, salvo poi dichiarare con “l’acqua alla gola” (Berlinguer) che si sarebbe schierato con il patto atlantico e con il patto di Varsavia.
“nostro debito pubblico, “che non è affatto al 120% del Pil” secondo il neo-sempre leader del partito che ha fondato 18 anni fa”: è interessante che lei citi questa frase senza ulteriori commenti perchè da un analista dotato della sua raffinatezza qualche considerazione me la sarei aspettata. E’ vero che il debito l’abbiamo fatto noi (con qualche aiutino esterno negli ultimi mesi), è vero che se fossi tedesco non vorrei che i miei soldi fossero usati per garantire il debito altrui, però è anche vero che sul valore del rapporto debito/PIL c’è tanto da dire. Perchè se tale valore deve essere preso a riferimento per una valutazione “etica” delle economie dell’Eurozona il minimo che si possa chiedere è che tale valore sia computato “on a level playing field”, o sbaglio? Ecco allora che la bizzarra dichiarazione di Berlusconi dimostra una sua – pur contorta – logica. Perchè se è vero che il rapporto debito /PIL italiano è di circa il 120% è altrettanto vero che il rapporto debito/PIL tedesco non è sicuramente il dato pubblico pari all’85%. E questo lei lo sa benissimo. Sa benissimo che dal 1998 si discute della (mancata) contabilizzazione del debito KfW (circa 15 punti di PIL, pari a quello di CDP che invece noi contabilizziamo, idem Francia e Spagna). Come sa benissimo che per una interpretazione perlomeno capziosa del Trattato di Maastricht non è stata computata la mitica “garanzia implicita” fornita alle Landesbanken (lei mi insegna che una garanzia o c’è o non c’è, o sbaglio?). Ecco, se il problema alla base degli spread attuali, e quindi alla base della necessità di aiuto da parte della Germania, fosse il rapporto debito/PIL allora per impostare l’analisi etica tanto cara ai nostri amici teutonici sarebbe corretto che il debito di tutti i paesi fosse computato secondo i medesimi criteri, cosa che lei sa benissimo non avviene… e non avviene perchè poi qualcuno non sarebbe in gradi di fare la moraluccia ad altri. E senza considerare che al momento di chiedere il bail out ben 2 paesi, Spagna e Irlanda, avevano un rapporto debito/PIL inferiore a quello tedesco… allora siamo onesti, il rapporto debito/PIL ha una influenza molto limitata sugli spread, la Germania ha una politica monetaria e cresce, l’Italia non ha politica monetaria e non cresce (per tante ragioni che lei ci racconta – giustissimamente – ogni giorno). Ecco perchè “loro” pagano tassi bassi (per poco, perchè tutti stanno shortando il bund) e noi siamo tornati ai livelli pre-euro. Tutto questo per dire che mi pare che anche lei si stia focalizzando su una questione folkloristica più che economica, non si può dire che la Germania è brava e buona e gli altri sono brutti e cattivi perchè hanno fatto debiti, i debiti li hanno fatti, in egual misura, anche i tedeschi e anche i tedeschi hanno usato gli stessi strumenti usati dalla Grecia per “muovere” voci in bilancio (usando tra l’altro il medesimo advisor).
Così come trovo bizzarro sostenre che la Germania non abbia responsabilità nella crisi attuale: da un lato poteva opporsi all’entrata dei paesi periferici e non l’ha fatto (comodo fare la moraluccia adesso, che bravi), dall’altro se avesse consentito il default della Grecia illo tempore avremmo speso 130 milardi, ora invece il conto è aumentato di 10 volte e non c’è alcuna soluzione in vista. Quando un soggetto – volenti o nolenti – esercita una leadership deve poi essere chiamato a rispondere delle proprie azioni. Così come un investitore che accetta un rischio a fronte di un alto rendimento deve poi farsi carico delle conseguenze legate al proprio investimenti se questo va male. Invece l’etica “tedesca” sembra dire che se la leadership è esercitata dalla Germania le colpe delle scelte tedesche sono comunque tutte degli altri, e se le banche tedesche (perchè questo è il problema Giannino, lei i bilanci li sa leggere, lei parla con gli operatori, sa chi ha fatto cosa) hanno fatto investimenti capestro in titoli a rischio il rischio è loro, non nostro.
Allora va bene evidenziare certe incongruenze nella posizione oggi di moda di criticare i tedeschi per tutti i nostri mali, ma fingere che la crisi degli ultimi 2 anni non sia una conseguenze di scelte tedesche mi pare francamente bizzarro, si ritorna alle tifoserie da stadio. La realtà è ben più complessa di come la dipenge anche lei.
@Mandingo
http://www.presseurop.eu/it/content/news-brief/981591-l-imbarazzante-verita-sul-debito
Per il resto sottoscrivo il suo post, aggiungendo che c’è un bel rischio-bomba nel mezzo dell’Europa e si chiama “sistema bancario tedesco”, con un bel 40% degli attivi di DB in derivati.
Ma come sa la propaganda è stata inventata dai tedeschi stessi e la propaganda aveva bisogno di un canale di espressione anche in Italia.
Ed eccoci ad iniziare la mattinata con le parole che venivano cantate al passo dell’oca e sentirci dire da un signore con un rude accento teutonico che “la nonna non può dare soldi al nipote spendaccione”, ma “SENZA MORALISMI”.
Forza Cameron, forza Obama!
Tocca a voi anche ‘sta volta.
Splendido intervento,(ma i miliardi per portare il PIL greco all’ 80% sul PIL erano 167) che riporta la realtà, anche dal punto di vista dei parametri di finanza pubblica, oltre che da quelli delle partite correnti già trattate in altri interventi. Cosa fare a qesto punto, comunque, visto che la Culona dice che si deve passare sul suo non appetibile cadavere per uscire dall’ imbarazzante situazione in cui ci ha portato? Perchè se la situazione è stata mal gestita, ci saranno dei pesi relativi alle responsabilita? Io credo di si! @Mandingo
Forse non e’ chiaro ma Monti e’ finito….e con lui l’ABC che lo sostiene.
Signor Di Croce, io sono, credo, della sua parte politica, ma e’ innegabile che Berlusconi sia stato una delusione per noi Liberali tremenda….
Questo non significa che Mister Svendolo-ne e Mister Besciamella siano migliori! Figurarsi….vade retro.
Non esiste, oggi, una offerta politica Liberale di spessore in Italia, punto e a capo.
Quanto alla Germania, Giannino, ci risiamo: inno tedesco, congratulazioni alla Merkel, ecc. ecc.
Si legga cosa dice il suo amico Seminerio, di tanto in tanto, en passant:
http://phastidio.net/2012/06/27/per-berlino-e-lora-delle-scelte/
I Tedeschi sono grandi organizzatori e pianificatori; lavorano di gran lunga meno di noi perche’ sono piu’ efficienti, meno LADRI, meno corrotti, piu’ seri, ecc. Lo sappiamo.
Ma la loro testardaggine li portera’ a PERDERE la TERZA GUERRA MONDIALE, l’attuale guerra finanziaria.
Non hanno capito un tubo: l’austerita’ in recessione = condanna a morte dei paesi cicala, che trascinano con se anche i paesi guida.
E’ ora di cominciare a capirci: o si fa una unione politica, A GUIDA DI NESSUNO, altrimenti si diventa colonie, non membri di uno Stato Federale, o si muore tutti; la Germania morira’, per ultima forse, ma verra’ trascinata nel Maelstrom di E.A. Poe.
Alles klar?
@Mandingo
Ribadisco perché sono andato ancora in moderazione:
presseurop.eu/it/content/news-brief/981591-l-imbarazzante-verita-sul-debito
Per il resto sottoscrivo il suo post, aggiungendo che c’è un bel rischio-bomba nel mezzo dell’Europa e si chiama “sistema bancario tedesco”, con un bel 40% degli attivi di DB in derivati.
Ma come sa la propaganda è stata inventata dai tedeschi stessi e la propaganda aveva bisogno di un canale di espressione anche in Italia.
Ed eccoci ad iniziare la mattinata con le parole che venivano cantate al passo dell’oca e sentirci dire da un signore con un rude accento teutonico che “la nonna non può dare soldi al nipote spendaccione”, ma “SENZA MORALISMI”.
Forza Cameron, forza Obama!
Tocca a voi anche ‘sta volta.
basta con queste dichiarazioni a mo’ di petting sulla Germania e la Merkel, chi ha buone idee e soluzioni abbia la forza morale ed intellettuale di fondare un partito, presentare un programma e aiutare questo paese!!! Le parole riepono solo contenitori vuoti, l’intelligenza se usata ai solo fini dialettici è strumento per la sola propria vanità!! ripeto chi ha le capacità intervenga!!!
@ Alberto
certamente ci sono pesi e responsabilità diversi, il problema principale, però, mi pare come uscirne. E allora o si sta tutti insieme, costi quel che costi (Grecia inclusa, perchè la crisi è stata gestita in maniera criminale dalle istituzioni europee, oltre che dai greci), oppure che si proceda verso un unwinding coordinato dell’Euro. Ma il problema è sempre li, mentre è plausibile pensare che il costo dell’unwinding sarebbe minore del costo condiviso della crisi per paesi come l’Italia (e tanti altri), per la Germania e in parte per la Francia non sarebbe così, l’unwinding dell’euro sarebbe un suicidio per questi paesi.
Sarò naive ma per questa ragione credo che andrebbe spiegato a tutti, elettori tedeschi in primis, che in Europa il più sano ha la rogna e che quindi le lezioncine di morale ce le possiamo risparmiare (dove al termine “risparmiare” do un significato prettamente economico). Che si applichi il pacchetto Hertz IV a tutti i paesi d’Europa, che si copino le riforme messe in atto dalla Germania negli ultmi 10 anni (per un vero level playing field anche in materia di contendibilità societaria e apertura del mercato a players esteri) e si faccia questa benedetta unione fiscale. Altrimenti ognuno per se, andara avanti così è un suicidio per tutti, non ha il benchè minimo senso, pensare di “salvare” paesi in bancarotta facendoli indebitare ulteriormente è una follia che solo menti malate possono pensare.
eh si scusate ma stavo noleggiando un’auto per il week end… mi è scappato…
a parte questo, trovo bizzarro che nessuno parli del rapporto interesse/rischio, se chi riceve un interesse altto non si assume un rischio equivalente il mercato va a ramengo. ed è proprio quello che è successo negli ultmi 2 anni, la correlazione tra queste due faccie della stessa medaglia è stata negata. non stupiamoci poi se gli “investitori” latitano. Vabbè poi bisognerebbe spiegare perchè certi soggetti non hanno potuto accettare haircut e magari il nostro ospite penserebbe che ce l’ho con la sua difesa della Germania (che personalmente interpreto come una difesa di politiche di rigore, magari sbaglio)
sembra che anche sul Blog di Grillo ci si avvicini alle tesi di Oscar..
http://www.beppegrillo.it/2012/06/la_germania_non_paga_il_conto_degli_altri.html
@Fabio Cenci
Certo che SB è stato una delusione : l’ho scritto più volte . Ma le faccio una domanda : se SB avesse deciso una riforma delle pensioni come quella della piagnucolosa cosa sarebbe successo ? Comunque la prospettiva di essere governati da rottami del PCI nelle loro varie espressioni non credo che la rassicuri . Per quanto riguarda la Germania le ricordo che ” hanno in fisco umano, servizi più accettabili ,correttezza negli affari,pagamenti di fatture a 30 gg, disoccupazione da sognarsela , non hanno un Meridione sanguisuga , non hanno mafia , camorra, ‘ndrangheta e camorre infiltrate come in Italia, hanno una giustizia che funziona ecc.. ecc..” ( copiato da una lettera su Libero ) .
Per quanto riguarda la guerra vinta da URSS ( che non esiste più ) da UK e Francia ( i cui imperi coloniali non esistono più e non contano più quasi nulla ) da USA che ha una grande forza militare ma economicamente ha qualche problema . Dopo sessantacinque anni come mai tutto il mondo economico occidentale sta pregando la sconfitta Germania a scucire i soldi per pagare i debiti ?
Assolutamente condiviso anche questo intervento; come avrà spero notato in pecedenza, mi ero sempre espresso in tal senso. Purtroppo credo che la strada della ragionevolezza e del buonsenso, oltre che dei maggiori vantaggi e dei minori costi per tutti, sia oggi la meno apprezzata dalla Culona.
Vorrei ricordare che il debito complessivo dei paesi eurodeboli, è potenzialmente foriero di catastrofiche conseguenze per l’ intero mondo, perchè il fallimento a catena di una serie di stati di grandi dimensioni, per un totale nel 2011 in termini di PIL pari a circa 5.500 MLD di $ (Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna, Italia e Francia, sempre ammesso che contestualmente non siano trascinati nel vortice altri paesi) su un totale di 38.000 MLD di $ escludendo la Cina (paesi OCSE), pari a circa il 14,5% o in termini di debito sul PIL totale pari al 15,3%, cioè pari a 5800 MLD di $ pari al 105% del PIL dei citati paesi, potrebbe diventare ingestibile ed inarrestabile, (ricordiamo ciò che si paventa nel caso che solo la Grecia faccia default uscendo dall’ Euro, e cioè che gli effetti negativi sarebbero pari a circa 1200 MLD di $, per l’ intera economia mondiale e la Grecia ha un debito di soli 255 MLD di $) anche se ad un certo punto (ma troppo tardi) si decidesse di fare l’ operazione auspicata anche nel suo intervento.
Questo perchè, come mostrato dalla situazione Greca, in breve tempo, si potrebbe rapidamente moltiplicare per 1,5 quel debito, ma andare oltre e quindi plasticamente creare condizioni di deriva in assenza di retroazione negativa; è ciò che accade nei sistemi di regolazione automatica dei processi quando l’ uscita genera condizioni di non stabilizzazione del sistema, che in certe condizioni rapidamente tende ad uscire dall’ equilibrio.
Consideriamo che nel corrente anno, il deficit sul PIL totale OCSE, sarà del 6% e cioè circa 2.300 MLD di $ di nuovo debito da finanziare, che si sommano a rinnovi per circa 6/7.000 MLD di $ di vecchio debito da rifinanziare; in totale 8.000 MLD di $ circa. Questo potrebbe aggravare la situazione del debito dei paesi più deboli dell’ eurozona e quindi accelerare quella fase che descrivevo prima. E quindi come si vede, a maggior ragione è oggi molto complicato prevedere nei dettagli, ma contestualmente facile ipotizzare per grandi linee, cosa accadrà se la Culona persevera nel suo stolto atteggiamento di chiusura verso l’ uscita dall’ incertezza. @Mandingo
@ Claudio Di Croce
Conosco bene i Tedeschi, e lungi da me dire che sono dei buffoni o dei cialtroni, ma anche loro sono dei furbi “bottegai”, detto con un certo disprezzo non per la categoria.
Hanno truccato i conti anche loro sui Laender, come riportato su giornali Tedeschi, ma sono intoccabili.
Le loro banche, vedasi la CommerzBank (fallita e …aiutata dallo Stato), o la polveriera Deutsche Bank, sono inguardabili, e tante altre casse provinciali, come in Spagna.
Quando i Tedeschi sforarono per primi i parametri di Maastricht furono graziati …..dall’Italia!
Questo e’ il ringraziamento, e ben ci sta. Dobbiamo capire che l’Europa NON esiste se non nella mente di qualche malato globalista e internazionalista.
I Tedeschi hanno fatto, come il solito, cinicamente i loro affari, con la consueta arroganza e violenza, che e’ connaturata al loro animo gentile.
Noi siamo come Berlusconi, siamo ZELIG, vogliamo essere amati ed applauditi, all’estero ci devono voler bene!!!
Ecco il nostro limite; siamo piu’ INTELLIGENTI dei crucchi ma abbiamo questo limite, ci sentiamo stupidamente in sudditanza.
Quanto al meridione, beh, che dire, se quelli del Sud dopo 150 anni non riescono ad avere uno scatto d’orgoglio e d’amor proprio….c’e’ ben poco da fare. Puntare ad un posticino d’oro nella Regione Sicilia non li salvera’ dal fallimento prossimo venturo: prevedo un futuro da zappatori per tantissimi.
Non entro nel merito degli aspetti legati all’economia e alla finanza in termini europei, probabilmente farei brutte figure in tal senso, ma vorrei sottolineare quanto l’idea di creare gli “stati uniti d’europa” sia decisamente fallita. Ritengo che l’errore determinante questo fallimento sia stato decisamente quello di far nascere questa “utopia” partendo dalla moneta unica. Valutare poi se trattasi effettivamente di errore o di una strategia volta a determinare un piano destabilizzante per acquisire sempre maggior sovranità, negli interessi di chi detiene il potere economico/finanziario (le banche), a discapito delle singole nazioni, potrebbe e dovrebbe essere una considerazione imprenscindibile che tutti noi dovremmo porci. Dico questo, e concludo questo paragrafo perchè non è l’oggetto del commento che vorrei esternare, che basterebbe guardare chi costituisce la BCE e, ad albero, guardare chi costituisce le varie BCN. Da profano posso solo dire che dopo bolle finanziarie, bolle immobiliari, derivati tossici ecc., la mia considerazione etica sul sistema bancario è davvero molto scarsa facendomi propendere più sul teorema strategico che sull’errore. Tornando all’aspetto sociale, tema che intendevo sviscerare, ritengo che l’idea di creare davvero gli “stati uniti d’europa”, onde evitare che questa diventasse un’utopia, avrebbe dovuto nascere non con la moneta ma bensì creando una generazione di persone intellettualmente europee, una generazione che andava cresciuta nell’ottica di avvicinare, se non unificare, un’ideologia culturale e di intenti, un linguaggio comune nel senso più globale del termine volto a limare gli aspetti nazionalistici più radicati facendoli confluire in una visione più ampia e comunitaria chiamata effettivamente Europa non solo sugli atlanti geografici. In parole povere ho davvero la sensazione che l’europa così come è stata concepita assomiglia in tutto e per tutto al tentativo di costruire un palazzo partendo dal tetto anzichè dalle fondamenta. E ogni buon ingegnere sa che ciò è improponibile. Certo questo avrebbe determinato un processo molto più lungo, a discapito di chi aveva interessi ad avviarlo così come è stato fatto, ma sarebbe stato, a mio avviso, l’unico modo per diventare davvero europei. Insomma abbiamo vissuto 2000 anni separati, non erano certo altri 20/30 anni a cambiare di molto le cose, tanto più che, a parte l’euro, continuiamo ad essere divisi, anzi proprio per questo, sempre più divisi.
@Fabio Cenci
Lei è una persona ragionevole ma , secondo me, dimentica alcune cose fondamentali : il popolo tedesco – nel suo complesso e la sua classe dirigente che ne è l’espressione – ha un senso dello stato e della cosa pubblica che noi semplicemente non abbiamo.
Dal punto di vista industriale sono i migliori del mondo dal 1870 e le guerre alcune fatte e altre subite ne hanno distrutto temporaneamente la superiorità ma non l’hanno annullata e questa puntualmente si ripresenta. In tutto il mondo il ” made in Germany ” è sinonimo di alta qualità industriale e i clienti sono disposti a pagare prezzi superiori. Alle sue argomentazioni sui trucchi e sulle banche messe male la risposta la danno tutti i giorni gli investitori internazionali che , ripeto , preferiscono acquistare titoli di stato tedeschi a rendimento zero o sotto piuttosto di quelli di qualunque altro paese del mondo . Sono tutti stupidi secondo lei ?
Daccordissimo con Giannino.
Aggiungo solo una considerazione:
finchè continueremo a ragionare, a ragionare, in termini di sovranità nazionale non ci sarà alcuno spazio per las costruzione di un’Europa unita.
Ma chi lo ha detto che uno stato è padrone assoluto di un territorio e di tutte le attività umane e non che vi si svolgono? Siamo passati dalla mistificazione del “diritto divino” feudale al diritto nazionale dei popoli, un’altra mistificazione. Quello che c’è su questa terra non appartiene a nessuno. Esiste e basta indipendentemente da “quel coso con due gambe” chiamato uomo. Le risorse della terra non sono proprietà delle nazioni, non le creano loro. Le utilizzano soltanto pro tempore.
Ho sentito alla radio, mentre viaggiavo, lo sproloquio di quel vecchio Rigoletto, finito, e , temo, anche un poco rincoglionito . Ho visto le prime pagine dei suoi giornali insultare la Merkel con toni da Asilo Mariuccia , approfittando di una partita di pallone vinta… Figurone da grandi signori ! complimenti !
Mi sono vergognato come un ladro !
Ho sangue tedesco , e mi chiedo : ma perchè i mei nonni non sono rimasti in Baviera ?
@Giordano
Io mi identifico quasi perfettamente nel sistema di valori germanico. In passato sono andato vicino ad un trasferimento definitivo vicino a Stoccarda. Ma sentivo che il mio amore per la loro cultura non era corrisposto, solo perchè italiano. Avrei dovuto insistere. Conoscendomi, poi, mi avrebbero “accettato”. Purtroppo, per orgoglio, rinunciai ad emigrare. Oggi questa rinuncia, tipicamente italiana devo dire, mi sta facendo soffrire. I tedeschi, che conosco bene oltretutto, sono imparagonabilmente diversi da noi. E per me loro sono la miglior società possibile. L’Italia, come sistema sociale, per me rappresenta l’inferno.
@Giordano
@Claudio Di Croce
Bravo Claudio Di Croce! Se tutta l’Europa fosse guidata dalla leadership economico-culturale dei tedeschi oggi noi europei saremmo il continente migliore del pianeta!
@Claudio Di Croce
Bravo Claudio. Ha le idee chiare e sane. Se l’europa oggi fosse guidata da una leadership germanica con i relativi valori economico-culturali, la situazione di tutto il continente sarebbe ben diversa. Invece levantinismi ed ipocrisia hanno preso il sopravvento. Con conseguenze…che mi tolgono il sonno! Auguri e continui così.
continuare con il tormetone di riferimento dei TEDESCHI è come riferisi alla famiglia Agnelli comparata con la famiglia del ciputi. Mi stupisce alquanto che lo faccia Oscar Giannino che ben conosce il delta tra queste due famiglie come conosce bene la div ersa otenzialità tra la Germania e l’Italia. Non fosse altro che la òprima è una Nazione che obbedisce al capo anche quando questi si chiama Francesco o Adolfo e fino al sacrificio estremo. Per non parlare delle risorse territoriali e finanziarie. Suvvia, non scherziamo: la Germania è la germania con i tedeschi dentro, mentre l’italia è la nazione dxei ducati, stato pontificio, i comuni, etc. Eppoi ci sono gli Italiani del nord, del sud, i veneti, i lombardi, etc. E questo è successo per secoli e, ora, siamo uniti geograficamente ma divisi per usi, per costumi, per forma mentis, etc. Caro Oscar non fare confronti poco intelligenti. Non è da te.
La sento dire spesso dai microfoni di “Radio 24” che sta per mollare, forse perché non né condivide più la linea editoriale? Per come è finita l’iniziativa “disperati mai?” Pensava che la confindustria moderna fosse diversa da quella descritta da “Ernesto Rossi?”
Nell’intervista con Maroni l’ho sentita parlare di un partito che potrebbe nascere. E’ possibile saperne di più?
Eventualmente dovesse mollare come continuare a seguirla? Grazie