Benzina tedesca
Ogni anno la stessa storia. Sui prezzi della benzina si dice tutto e il contrario di tutto e il populismo delle associazioni dei consumatori pare non ammettere freni. Ciò vale tanto per il nostro paese, quanto per la Germania. Nei giorni scorsi è stato addirittura il Ministro dell’economia, il liberale (sic) Rainer Bruederle, a scagliarsi contro le compagnie petrolifere, minacciando il ricorso all’Antitrust (che si palesa così anche in questo caso come uno squisito mezzo politico di intervento pubblico), se le società del settore dovessero aumentare i prezzi in occasione delle feste pasquali. Per il blog della Friedrich Naumann Stiftung, Steffen Hentrich, che si occupa di energia e ambiente, fa il bilancio di questa odiosa e reiterata campagna, che mette in luce l’analfabetismo economico (o forse la malafede?) di buona parte della classe politica. In questo senso non possiamo che accogliere l’invito di Mario Seminerio per l’insegnamento fin dalle elementari delle curve di domanda e offerta.
“In questo senso non possiamo che accogliere l’invito di Mario Seminerio per l’insegnamento fin dalle elementari delle curve di domanda e offerta.”
Bisognerebbe prima insegnarla agli insegnanti. Altrimenti facciamo come l’inglese nelle scuole italiane, materia insegnata da persone con l’accento pugliese o emiliano o sardo o romano ma quasi mai british. Daisy esclusa.
Considerando che in Italia è più probabile laurearsi in Economia studiando Sraffa che studiando Prescott, figuriamoci nei licei. 😀