27
Lug
2009

Eco-protezionismo?

Dove finisce l’ambiente e dove comincia il protezionismo? Sabato scorso ho partecipato alla giornata sull’energia della Scuola di politica di Michele Salvati e Salvatore Vassallo, nell’ambito della quale Ricardo Hausmann – economista e direttore del Centro per lo sviluppo internazionale dell’università di Harvard – ha svolto un interessante ragionamento sulle prospettive dei biocarburanti. Hausmann ha...
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26
Lug
2009

La ballata della crisi

All’Istituto Bruno Leoni per un seminario, Arnold Kling ha iniziato il suo intervento con una buffa quanto istruttiva “canzoncina”. Ai versi sarebbe abbinato qualche passo di danza, ma per vostra fortuna mi limito ad incollare qua sotto le parole. Non è stato solo un modo divertente per cominciare un discorso. E’ una canzoncina molto istruttiva:...
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24
Lug
2009

TBTF: limiti alla crescita bancaria e politica monetaria

Non riesce a persuadermi, l’argomento sollevato da Mario Seminerio nel suo post di stamane, citando l’intervento del presidente della Fed di Dallas Richard Fischer. Mi riferisco al problema posto all’efficacia della politica monetaria da banche e intermediari finanziari TBTF – too big to fail; ormai come insegna l’esempio AIG o delle finanziarie delle case automobilistiche non sono solo...
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24
Lug
2009

Troppo grandi per non far fallire la politica monetaria

In un discorso tenuto ieri al Fixed Income Forum in California il presidente della Federal Reserve di Dallas, Richard Fischer, ha affrontato il tema dei problemi creati da banche giganti che hanno acquisito altre banche giganti durante la crisi finanziaria. Per Fischer (e per il buon senso, aggiungeremmo), le acquisizioni indotte dalla crisi finiscono col...
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23
Lug
2009

Le pillole di Obama, il salasso del Tesoro

L’intervista televisiva di Obama di ieri sera si è risolta nel primo vero grande flop dacché il nuovo presidente ha vinto le elezioni. Non ho trovato un solo commentatore indipendente rispettabile, simpatizzi per i democratici o sia incallito repubblicano, che oggi negli USA non abbia riservato espressioni miste tra l’incredulità e la stroncatura, alle banali storielline...
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