6
Lug
2010
Viva Frati, abbasso l’ope legis e le carnevalate
So benissimo che il più dei professori universitari mi darà addosso. E’ già capitato a Radio 24, quando ho trattato il tema. Perché solo chi è in cattedra, crede di poter e dover giudicare di ciò che lo riguarda. E chi non è d’accordo, è un mero cane e servo del potere. Me ne verranno... Read More
6
Lug
2010
Tutta la vita davanti: che pazienza!
Riceviamo da Silvano Fait e volentieri pubblichiamo: L’altra sera una rete televisiva ha messo in onda “Tutti la vita davanti” di Virzi. Per un liberale, è un ottimo film. Non sto scherzando. Se dopo i primi quindici, massimo venti, minuti vi siete perfettamente resi conto di trovarvi di fronte al solito stereotipato film sinistrorso volto... Read More
6
Lug
2010
Banche zoppe, troppo Stato e la Germania tricolore
Ogni tanto bisogna riepilogare qualche numero, per capire dove stiamo andando come Italia, Europa e mondo. In sintesi estrema, i numeri seguenti mostrano tre cose. Che lo squilibrio bancario da cui la crisi è nata è lungi dall’esser riassorbito. Che, per reazione, c’è troppo Stato. E che, in piccolo, in Italia a guardare i numeri... Read More
5
Lug
2010
Una visione realistica dell’Europa
Ho letto tardi il pezzo di Irwin Stelzer sul Wall Street Journal di oggi. Mi ha strappato ampi sorrisi di consenso. Piaccia o non piaccia ai nostro eurostatisti e agli eurocrati, è proprio questa a mio giudizio l’immagine dell’Europa negli USA, e nel resto del mondo che conta a cominciare da Pechino. Gli appelli vibranti... Read More
5
Lug
2010
Degli errori della storia davanti alle crisi, inflazione e politica
Post a integrazione degli ultimi due di Pietro Monsurrò – veramente ottimi, a mio avviso, consentono anche a chi non sia tecnicamente esperto di farsi un’idea non solo del nostro punto di vista, ma della pluralità di orientamenti nella letteratura economica su cause e risposte alla grande crisi del ’29, rispetto alla crisi attuale (e... Read More
4
Lug
2010
Fatti reali e miti keynesiani – 2
Arrivati al 1929 (o al 2007, a seconda dei gusti) ci si accorse che l’economia sta rallentando, e addirittura (dopo qualche mese di difficoltà economiche) ci fu un crollo delle Borse. Qui le strade della Grande Depressione e del Great Deleveraging odierno divergono radicalmente: parleremo quindi solo della prima.