26
Mag
2010
Ancora una volta, Silvio contro Berlusconi
La manovra è stata fatta a tempo di record, ci sono dentro molte cose buone, l’azione di governo è stata incisiva, complimenti al Ministro dell’Economia. Qui trovate i dettagli per come li si conoscono questa sera. Fra i dettagli:
Tracciabilità dei pagamenti. Scende a 5mila euro, dagli attuali 12.500 euro, con possibilità di variazione in relazione alla media europea. il tetto alla tracciabilità del contante.
Senza polemiche, riportiamo un lancio d’agenzia del 16 febbraio scorso, quando il Presidente del Consiglio presentava le candidature “rosa” del Pdl per le Regioni “rosse”:
Il premier ha riconosciuto che il metodo della tracciabilità dei pagamenti – che il governo Prodi aveva attuato tramite un decreto legge poi convertito in legge nel 2006 e abrogato dal governo Berlusconi nel 2008 – possa essere uno strumento utile per il contrasto all’evasione fiscale ma ha aggiunto che «questo sarebbe un sistema da Stato di polizia tributaria».Ha detto poi che «per la sinistra l’evasione fiscale si potrebbe abbattere introducendo certificazione e individuabilità nei passaggi di soldi. Pensano a renderli possibili in contanti solo fino a 500 euro, per poi scendere alla cifra di 100 euro entro un anno. Dicono che così sarebbe possibile limitare l’evasione fiscale. Forse sì, ma avremmo costruito uno Stato di polizia tributaria.
Tracciabilità dei pagamenti? 5000 €?
Proprio vero, colpo mortale al nero!
Come farà ora la mafia, che notoriamente paga con assegni bancari e/o circolari, a far girare i soldi? Mistero, magia!
Ho capito, il grande capo dev’essere il “palo della banda dell’ortica”.
Tutto questo mi pare fumo negli occhi e si va nella direzione voluta dalle banche: l’abolizione del contante. Per me pericolosissima e dannosa, per i motivi seguenti:
1) abolendo il contante sei completamente in mano alla banca, che, se dai fastidio in qualche modo, ti taglia i fondi. In che modo? Direttamente, chiudendo i rubinetti al giornale che dirigi per aver criticato il sistema bancario, o più banalmente con qualche “disguido” o “errore del computer” prolungato.
2) la banca ben felice, non ha più la spesa del contare e proteggere il denaro fisico (su questo tasto sento spesso battere, ma è come chi produce in Cina, i vantaggi se li tengono tutti loro).
3) commissioni ovunque, anche dove ti dicono che non ci sono (l’uso del POS è un costo per il supermercato, il benzinaio, il panettiere, e il ricarico lo paga il consumatore; senza contare i giorni banca, utilissimi a cacciarti fuori interessi e commissioni monstre se sei a corto e fai la spesa un giorno prima dell’accredito; finiremo come gli americani).
4) pagando sempre con metodi tracciabili, si raccolgono tutte le informazioni più interessanti sui cittadini; non so se qualcuno ha mai sentito parlare di “data mining”. Non è detto che sia necessario intercettarti il telefono, o pedinarti, per sapere tutto di te.
Abbiamo bisogno di soldi? Andiamo a colpire dove ci sono flussi ingenti di capitali “sconosciuti”, ogni riferimento al fiscal trading è puramente casuale.
Non si può additare sempre l’idraulico o Riina.
P.S.: non sono idraulico né affiliato alla criminalità.
Buona giornata
Il governo oggi
Essere governato significa essere guardato a vista, ispezionato, spiato, diretto, legiferato, regolamentato, recintato, indottrinato, catechizzato, controllato, stimato, valutato, censurato, comandato, da parte di esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù. Essere governato vuol dire essere, ad ogni azione, ad ogni transazione, ad ogni movimento, annotato, registrato, censito, tariffato, timbrato, squadrato, postillato, ammonito, quotato, collettato, patentato, licenziato, autorizzato, impedito, riformato, raddrizzato, corretto. Vuol dire essere tassato, addestrato, taglieggiato, sfruttato, monopolizzato, concusso, spremuto, mistificato, derubato, e, alla minima resistenza, alla prima parola di lamento, represso, emendato, vilipeso, vessato, braccato, tartassato, accoppato, disarmato, ammanettato, imprigionato, fucilato, mitragliato, giudicato, condannato, deportato, sacrificato, venduto, tradito, e per giunta schernito, dileggiato, ingiuriato, disonorato, tutto con il pretesto della pubblica utilità e in nome dell’interesse generale. (Pierre-Joseph Proudhon (1809 – 1865), da Idée générale de la Révolution au XIXe siècle (1851), Paris, Rivière, 1923;
Direi che i governi passati hanno provato di tutto per evitare il tecno-controllo, l’unica cosa che manca è la deducibilità dei costi anche ai privati ma su questo non ci sentono.
A questo punto, visto il regime sempre più “cinese” del nostro governo nei confronti di internet e la telematica in generale era solo questione di tempo che si passasse al tecno-controllo.
Berlusconi peggio di Visco. Ridotta la quota di contanti utilizzabile per singoli pagamenti. Abolito il libretto al portatore. Introdotta la social card. A quando la tessera per fare la spesa sul modello URSS ?
tracciabilità da parte di chi? cazzo dell’agenzia delle entrate???
invece misure liberali come la deduzione dei costi da parte dei privati e delle famiglie, no? ma vaffanculo.
Il problema, adesso, della deduzione dei costi ai privati è che a fronte di una riduzione del gettito fiscale “certo” (quello dei lavoratori) sarebbe incerta la quota che emergerebbe dal nero.
Nelle zone dell’Italia dove si evade di più c’é anche una forte quota di lavoro nero, simili provvedimenti non intaccherebbero quel circolo vizioso.
Si vede che al Cav fa comodo criticare gli altri in nome della libertà, mentre quando fa comodo a lui non manca di proporre leggi fasc… ehm, illiberali!
Berlusconi si dimostra quel parassita mentitore proveniente dal sistema parapubblico e parapolitico della prima repubblica qual’è.
Parla in un modo e si comporta in un altro.
Con tale manovra non eviterà il default dell’Italia, non ridurrà il debito pubblico incamerato in 60 anni di Repubblica, nè riuscirà a contenere o ridurre il debito pubblico annuale.
Inoltre questa manovra obbligerà ad un aumento di multe e dei costi di beni e servizi nel tentativo di far quadrare i disastrati conti pubblici.
Con la necessità di far cassa si porranno nuove proibizioni e nuovi salassi fiscali: altro che “”non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani”” (cosa già di per sè falsa in questi 2 anni di legislatura a livello nazionale e locale).
Questa manovra è pura cosmesi per l’Europa e le agenzie di rating internazionali a fronte di un declino perenne del nostro Paese.
Per la casta italiana questa manovra è solo l’ultimo colpo di coda, il raschiare il fondo del barile e l’ultimo assalto al portafogli dei contribuenti (i tanto retorici “””ricchi ed evasori””” delle propagande mediatiche di regime) prima dell’inevitabile resa dei conti.
La manovra serve per far cassa mediante la polizia fiscale, non certo a ridurre le spese.
Tant’è che di riforma delle pensioni, sanità non se ne parla nemmeno (ovvero i maggiori capitoli di spesa del Paese).
Appare evidente come Berlusconi e Tremonti in questo momento di crisi e di calo dei consensi cerchino di fregare l’elettorato illudendolo della nuova “rivoluzione liberale in corso d’opera” con tagli demagogici e poco valutabili annunciati.
Tral’altro mi pare evidente anche leggendo altre fonti come le regioni di confine (leggasi del nord) avranno degli sconti di favore a livello di rigore amministrativo per la classe dirigente di questi (leggasi Cota, Formigoni e Zaia) a fronte del sud.
Quindi prepariamoci a spese folli da parte di queste, a fronte di un idea di pseudofederalismo che darà ulteriore centralismo decisionale (in termini di calmiere dei costi e dei servizi da erogare) e nuove tasse (vedi IRAP e il suo ritorno sotto un nuovo nome).
Nessuna eliminazione delle province o del finanziamento pubblico dei partiti (tral’altro già approvato con referendum dello Stato).
I tagli nella PA sono minimi e l’intenzione del Governo berlusconiano di accentrare e riunire gli enti previdenziali vari in un unico mastodontico moloch senza ridurre minimamente le spese e i costi (ma presumibilmente aumentarli assieme allo spoil system delle assunzioni).
Tral’altro l’accorpamento era una proposta avanzata già con l’ultimo governo di Prodi e molto probabilmente alla pari delle proposte di Visco anche queste verranno realizzate da questo governo.
Insomma una “manovra ad legam” del “ragioniere più pagato d’Italia”, che tral’altro frega gli stessi elettori leghisti con maggiori soldi per Roma Capitale a fronte delle nuove tasse per il turismo (per la serie la “scuola d’Ottobre” e lo sviluppo del turismo….).
Inoltre basta e avanza il riscontro ad onere dei pagamenti richiesto dallo Stato ai tartassati e addirittura l’aumento dei controlli sui pagamenti in linea con quanto perorato anche recentemente da Visco per commentare come comunista questa manovra.
Altro che libertà!.
Saluti da LucaF.
La prossima volta invece che votare nella scheda elettorale ci incarto una bella fetta di mortazza. Si mangino anche quella.
Nella conferenza stampa di oggi i giornalisti del Fatto (Luca Telese in testa) pretendevano un limite ancora inferiore. Riteniamoci fortunati!
Non condivido il gesto, ma l’idea di avvolgere una fetta di mortadella nella scheda ripiegata ben benino e inserirla nell’urna è un modo di annullare il voto decisamente originale e simpatico rispetto alle solite frustrate parolacce e anatemi che di solito si trovano. Complimenti, mi dispiace di aver rinunciato a fare il presidente di seggio, sarebbe stata una sorpresa divertente (unto a parte).
ma io non capisco a cosa serve questa norma francamente…
se pago in nero già infrango la legge… a questo punto cosa mi interessa pagare anche 10.000€ in contanti? una legge più una legge meno…