18
Nov
2011

Ancora sulle ragioni del no alla patrimoniale

Infervorarsi sulla possibilità che venga introdotta una “patrimoniale” sui valori (immobiliari, mobiliari, finanziari…) posseduti dagli italiani come se fosse chissà quale novità significa volersi nascondere la realtà; siamo infatti già sottoposti da tempo a tributi di vario genere che, nella sostanza, hanno quella natura.

Ad esempio, per citare i più noti e diffusi, l’ICI che grava sul possesso dei beni immobili di qualunque genere (per ora fa eccezione solo la prima casa) (art. 1 del D.Lgs. 504/1992), le Imposte di Bollo recentemente aumentate e rimodulate sulle comunicazioni degli intermediari finanziari (banche, poste, …) riguardanti i depositi di titoli dei risparmiatori (art. 23 c. 7 del D.L. 98/2011), l’IRPEF sui redditi fondiari “virtuali” che si deve assolvere anche se sfitti (dunque improduttivi di qualunque arricchimento) (artt. 25 ss. del D.P.R. 917/1986), la TARSU che si applica anche sulle superfici coperte e scoperte libere oggettivamente improduttive di rifiuti (art. 62 del D.Lgs. 507/1993), …. Si tratta di tanti prelievi di carattere tributario imposti a tutti i Cittadini per il solo fatto che possiedono quel tipo di beni, anche se non conseguono alcun reddito, anche se sono il frutto di anni di sacrifici o di risparmi derivanti dal conseguimento di redditi già tassati, anche se sono stati semplicmente ereditati o ricevuti in donazione … e nessuno ha mai protestato!

Certo è che ipotizzare oggi un ritorno dell’ICI sulla prima casa è un motivo di preoccupazione in più per i tanti Italiani che vanno avanti con fatica e che magari non riescono ad arrivare a fine mese: in un momento in cui i guadagni si riducono o addirittura vengono a mancare, il costo della vita e del mantenimento di una famiglia aumenta sensibilmente, i risparmi si assottigliano, i finanziamenti sono difficilissimi da ottenere, le prospettive per il futuro (almeno quello più prossimo) non rassicurano, un ulteriore prelievo anche solo di qualche centinaio di euro potrebbe avere effetti piuttosto pesanti; se poi si considera che saranno rivalutate anche le rendite catastali (forse un +25%?) sui cui si calcola la relativa base imponibile, il prelievo è destinato a lievitare in brevissimo tempo.

Per quanto riguarda la patrimoniale a carico dei ricchi invece, siccome dovrebbe riguardare grandi valori, come al solito si pensa che la questione riguardi solo gli altri e pochi eletti, trascurando il fatto che possedere delle ricchezze mobiliari o immobiliari non è affatto sinonimo di evasione tributaria o accumulo illecito; anzi, fino a prova contraria, si dovrebbe ritenere che ognuno possiede il frutto di leciti e legittimi guadagni che hanno già scontato la tassazione cd. redistributiva, assolvendo con ciò al proprio dovere di solidarietà sociale (art. 2 Cost.) e pertanto qualsiasi ulteriore prelievo forzoso è sostanzialmente ingiusto. L’introduzione di una patrimoniale, così come da più parti adombrata, sembra dunque piuttosto assumere i connotati di una tassa basata sull’invidia o, cosa ancor più grave, una tassa basata sulla presunzione di pregressa evasione: chi possiede tanto non può essere che l’ha accumulato virtuosamente, per cui la patrimoniale rappresenta una sorta di parziale restituzione; il ché sarebbe (anzi, è) palesemente iniquo e inaccettabile. Oltretutto, bisogna considerare che, stando alle statistiche, in Italia la ricchezza significativa sarebbe concentrata in una quota di popolazione piuttosto bassa (intorno al 10%); l’introduzione di una patrimoniale potrebbe dunque avvenire solo in due modi: accentuando l’importo del prelievo o abbassando il limite di applicabilità; siccome è impensabile che la tassazione assuma consistenze espropriative (non è detto infatti che chi possiede il patrimonio abbia necessariamente anche la liquidità per fronteggiare l’esborso, né può essere costretto a vendere una parte delle proprie ricchezze per assolvere all’obbligo tributario specie in un periodo in cui le contrattazioni sono ridotte all’osso ed avvengono al ribasso), è inevitabile che la soglia si dovrà abbassare fino a ricomprendervi una larga fetta di popolazione, inclusa quella che oggi esulta per la patrimoniale sui ricchi.

Entrambe le ipotesi sono perciò da scartare con irremovibile fermezza perché sottraggono risorse essenziali ed importanti per lo sviluppo dell’Italia, destinandole al ripianamento (ipotetico) di un debito pubblico esagerato che è destinato a permanere immutato fintantoché non torna a crescere il prodotto interno lordo ed il gettito ad esso collegato: la nostra economia è basata sugli scambi, cresce se aumenta la spesa per gli investimenti e per i consumi, presuppone che la Gente lavori, guadagni ed utilizzi quei danari sia per incrementare i depositi in banca da trasformare in servizi di finanziamento a sostegno dell’intraprendenza, sia per alimentare i consumi interni che producono ricchezza ad ogni passaggio. In questo processo, ogni risorsa in più inghiottita dal buco nero dell’apparato statale esaurisce la sua funzione principale, non produce più ricchezza, deprime l’operosità e la voglia di lavorare e provoca povertà su povertà.

Identico effetto, in momenti di grave recessione come quello attuale, lo provoca l’ossessionante ingerenza del Fisco nella sfera economico-patrimoniale-finanziaria dei Contribuenti con la fissazione di limiti assurdi all’utilizzo del danaro contante, con il monitoraggio delle varie spese sostenute (polizze assicurative, acquisti immobiliari, ristrutturazioni o manutenzioni straordinarie, utenze energetiche e telefoniche, frequenze scolastiche, viaggi, investimenti in titoli, carte di credito, …), con l’intrusione nei rapporti bancari e finanziari di qualunque genere, con l’utilizzo a fini accertativi di ricostruzioni di presunti imponibili fiscali basati su pretenziose elaborazioni matematico-statistiche (studi di settore e redditometro), con la sistematica introduzione di presunzioni legali a favore dell’Erario che impongono ai malcapitati la prova contraria (spesso impossibile da offrire).

In conclusione, esiste un solo sistema per favorire lo sviluppo dell’Italia nella difficile situazione attuale: bloccare la pressione fiscale ed accantonare qualunque proposito di ulteriore tassazione, liberare le risorse finanziarie esistenti incentivando l’impiego del danaro in tutte le sue forme ed applicazioni lecite, facilitare e premiare l’intraprendenza e l’operosità della Gente restituendogli il gusto per il proprio lavoro, cessare immediatamente la campagna mediatica ossessionante contro l’evasione tributaria, svolgere le attività di controllo fiscale in modo serio, mirato e rispettoso della situazione e della dignità dei Contribuenti ricercando e ricostruendo materia imponibile vera ed effettiva e non basata su presunzioni legali assurde ed inaccettabili per raggiungere il budget accertativo annualmente assegnato.

22 Responses

  1. Francesco Salesia

    La sua analisi non fa una piega.Domandiamoci allora cui prodest fare l’esatto contrario.

  2. Pietro Barabaschi

    Perfetto. Mi permetto di aggiungere che le eventuali punizioni per evasione fiscale, possono e debbono essere irrogate solo “dopo” aver ridotto le imposte ad una unica tassa piatta del 20% massimo, come dice e ripete, purtroppo inutilmente, Antonio Martino.
    Pietro Barabaschi

  3. angelo

    Parole sante anzi sacrosante. Quello che non mi spiego però è come mai ci si debba preoccupare di ribadire quei concetti sopra espressi con un Governo presieduto da Monti. Monti dicono sia un liberale un tecnico preparatissimo e allora potrebbe mai pensare alla patrimoniale o all’aumento di tasse e balzelli di qualsiasi genere per rilanciare l’Italia ? Come dite ? Ci dobbiamo preoccupare ? Allora mi sa che una rivoluzione liberale e radicale (fatta quindi nelle urne) sia quanto mai urgente in questo Paese.

  4. pappacefal

    volenti o nolenti, il sistema bancario ufficiale…che ha raggiunto il suo apice unificandosi in un “solo punto”…

    si troverà con un altro sistema bancario “ombra” che uscirà allo scoperto…e costringerà quello ufficiale a ridiscendere in campo per evitare di essere sorpassato…

    il mondo tornerà a crescere perché il sistema ombra (che deve sfogare la sua liquidità) costringerà quello ufficiale (che invece la tiene ferma per non inflazionarla) a muoversi per non soccombere…

  5. lionello ruggieri

    Non credo che si possano dire cose del genere perché non si capisce, penso lo si faccia per partito preso anche se non so quale (tornaconto o ideologico). Cmq: a) non si tratta di tasse (corrispettivo di un servizio), ma di imposte ovvero di un’imposizione per definizione; b) ammessa la candida natura della ricchezza in questione, chi ha detto che l’effetto redistributivo citato fosse tale in misura equa e valida? c) la patrimoniale derivante dalla presente sitruazione se non risolta è MOOOLTO più pesante e colpisce tutti con effetti redistriubutivi alla rovescia; d) quel 10% possiede (Banca d’Italia) in media un patrimonio di 1,7 milioni di euro circa e una patrimoniale una tantum (realmente tale) di 30.000 e ovvero dell’1,8% darebbe un gettito di circa 70 miliardi, una patrimoniale di 10.000 € sulla classe media darebbe altri 112 miliardi. Naturalmente parlo di valori medi perché chi ha patrimonio di 20 o 30 o 500 o 5.000 milioni pagherà molto di più e che ha 300.000 molto meno o nulla. Senza espropriare nessuno e senza deprimere nessun mercato. Nei calcoli presenti non si considerano poi gli enormi patrimoni immobiliari societari e simili. L’uso del prelievo per abbattere il debito ridurrebbe al livello paratedesco lil tasso d’interesse e un rsparmio immediato di non meno di 15/20 miliardi di euro; d) naturalmente le somme essendo modeste non obbligano nessuno a vendere nulla e inoltre dovrebbe colpire anche e soprattutto le forme di ricchezza mobiliare; e)tutto il resto è una serie dia ffermazioni prive anche soltanto di un sia pur vago tentativo di dimostrazione fosse anche priva di logica. PQM ancora una volta mi limito a ricordare il triste destino delle socialdemocrazie del nord Europa (Finlandia, Danimarca, Svezia e Norvegia) con crescita ATTUALE del 2,6% in media, debito al 42% in media, pressione fiscale media al 48,5% e Stato sociale completo. Unico difetto è che, poveretti loro, non hanno il 50% della ricchezza in mano allo 1% (USA) o allo 0,3% (GB) della popoplazione, ma il 20% dellapopolazione che possiede solo il 32% della ricchezza nazionale. Non solo: mentre da noi il 45% della popolazione si dividew ben il 10% della ricchezza, 0,2% per ogni percentile, da loro lo 80% della ricchezza si divide il 68% della ricchezza, 0,8% per ogni percentile. A voi calcolare chi sta meglio: se noi, gli statunitensi, gli inglesi o i nord europei. E ancora continuate a blaterare a favore dell? iperliberismo.

    @angelo

  6. Fino a quando le nostre parole saranno parole, finoa quando la gente voterà sempre le stesse persone/partiti/gruppi, vorrà dire che ci accontentiamo di quello che abbiamo.
    Due anni fà quando l’America salvo le BANCHE, le stesse banche si chiusero a riccio verso le imprese. In italia è avvenuta la stessa scelta. Cosa ci aspettiamo!! Se facciamo quello che fanno gli altri, avremo sempre gli stessi risultati. OSCAR GIANNINO perchè non è stato inserito in questa squadra di Governo?? FORSE PERCHE’ NON E’ UN MASSONE?? riflettiamo!!!

  7. Condivido pienamente l’articolo, sembra che l’unica strada percorribile dai nostri governi, sia quello di tassare, abbiamo un problema tassiamo; a nessuno viene in mente che forse si può percorrere anche la strada inversa la detassazione, la democrazia e la libertà ringrazierebbero!

  8. DINO DARIOL

    Questo e’ cio’ che Monti fara’. Lui e’ il nuovo Prodi. Di riforme strutturali non se ne parlera’ proprio. Spero che le elezioni siano piu’ vicine.

  9. Famoso Iole

    Monti parla di inserire una tassa patrimoniale (ordinaria, non una tantum, mi pare di capire) per bilanciare una minor tassazione su lavoro e imprese.
    Se e’ cosi’ si tratta di redistribuire il carico fiscale, non di aumentarlo.

  10. LETTERA APERTA AL PROFESSORE MARIO MONTI INVIATA DAL SEGRETARIO DEL PARTITO INTERNETTIANO

    Egregio professore Mario Monti,
    per la fiducia posta nel Suo rigore intellettuale eravamo certi che, prima di chiedere ulteriori sacrifici agli Italiani, avrebbe convocato in Parlamento il Presidente della Corte Dei Conti, affinché certificasse che la corruzione costituisce “la terza fonte di danno erariale, con un peso del 17 % a cui bisogna aggiungere i reati di peculato e le truffe a danno dello Stato” e che Lei avrebbe giurato solennemente agli Italiani di identificare i corrotti ed i corruttori, per porre fine alla incontrastata festa predatoria di danaro pubblico che dura da decenni e che nel 2011, soltanto in corruzione, costa agli Italiani circa 78 miliardi di € pari a 213 milioni di € al giorno.
    Abbiamo disperatamente ed inutilmente cercato fra i provvedimenti urgenti un Suo atto politico che recepisse la direttiva europea contro la corruzione, direttiva temuta ed avversata come la peste dai nostri politici e già adottata dai paesi europei, e che Lei in Parlamento desse seguito alla lettura dell’ articolo contro il traffico d’ influenze illecite che punisce “chiunque, vantando credito presso un pubblico ufficiale, ovvero adducendo di doverne comprare il favore o soddisfare le richieste, fa concedere o promettere a sé o ad altri denaro o altra utilità quale prezzo per la propria mediazione o quale remunerazione per il pubblico ufficiale”. Tale articolo, se operante in Italia, allenterebbe la pressione delle Borse, poiché lascerebbe nelle casse del Tesoro mediamente 200 miliardi di € all’ anno utili per diminuire il debito pubblico.   
    Non solo non e’ stato invitato il Presidente della Corte Dei Conti, organo costituzionale che diligentemente informa gli Italiani sulla devastazione morale e finanziaria apportata dalla corruzione politica all’ Italia, ma, nei Suoi interventi, non abbiamo sentito né considerazioni né provvedimenti contro questo accertato e noto cancro erosivo che inevitabilmente conduce alla rovina il nostro Paese.

    Ad esclusione di alcuni che denunciano i corrotti, nel Parlamento Lei si è rivolto al più ricco, ramificato ed incontrastato Comitato d’ affari della spesa pubblica, che invece di realizzare riforme ed opere per il bene comune per poi chiedere democraticamente i voti, da decenni corrompe, nega diritti per concederli come favore clientelare, si arricchisce praticando illecitamente intrusioni e mediazioni di ogni voce di spesa pubblica affidata dalle leggi della Repubblica a regolari prassi amministrative, come l’ indire correttamente aste per assegnare al migliore offerente forniture, servizi ed appalti per i lavori pubblici nell’ interesse della collettività.

    Il Suo discorso è stato rivolto ai presenti prevalentemente corrotti e corruttori di tutti i tipi:
    quelli a cui generosi appaltatori di opere pubbliche, a loro insaputa, hanno pagato l’ acquisto e la ristrutturazione di costosi appartamenti;
    quelli che nei propri collegi “mazzettano” l’ assegnazione clientelare di ogni tipo di lavoro pubblico;
    quelli che collocano in delicati luoghi istituzionali conoscenti o parenti o inventano, a spese dell’ erario, enti nuovi spesso inutili e dannosi per affidarli agli amici e agli amici degli amici che raccolgono voti;
    quelli che hanno eletto il proprio commercialista a mediatore e si sono organizzati facendosi una Fondazione a vocazione “culturale”, in cui la Guardia di Finanza non può accedere;
    quelli a cui la protezione civile assegna, in nome dell’ urgenza, la possibilita’ di concedere appalti a chiamata pagati in tempi reali ;
    quelli che, avendo collaudato la facilità con cui impunemente ci si può arricchire, grazie alla disinformazione dei contribuenti, non disposti a dare neanche un minuto del loro impegno per il bene comune, si rifiutano di concepire e formulare piani di fattibilità, facendo così perdere miliardi di € assegnati dall’ Europa all’ Italia per realizzare opere utili che darebbero lavoro;
    quelli che nel Sud si servono della miseria del Mezzogiorno e, in combutta con imprenditori amici, costruiscono stabilimenti che chiudono puntualmente dopo aver incassato le erogazioni a fondo perso;
    quelli che, con criminale indifferenza, probabilmente per lucrare sugli interessi, non pagano in tempi utili le imprese che hanno dato servizi o forniture allo Stato, pur sapendo il dramma che causano a decine di imprenditori creditori portati al fallimento per mancanza di liquidità ;
    quelli che, invece di elaborare costi standard sulle forniture sanitarie realizzando un considerevole risparmio per lo Stato, hanno fatto lievitare la spesa corrente del settore sanitario del 50% ;
    quelli che ci offrono lo scenario di migliaia di opere pubbliche incompiute, costruite male e pericolose e che ci costano il triplo in confronto agli altri Paesi europei;
    quelli che, per non colpire parassitismi e dannose rendite di posizione, preferiscono buttare sul lastrico migliaia di precari della scuola operando tagli lineari e non selettivi.

    Egregio professore Mario Monti, il risanamento delle finanze è possibile solo e soltanto allontanando i corrotti dai luoghi istituzionali, poiché a nulla valgono le maggiori entrate se messe nelle mani dei famelici Comitati d’ affari della spesa pubblica, che spadroneggiano ed imperversano sino ad ostentare senza ritegno le proprie malversazioni.

    Ricorreremo all’ Europa chiedendo di aggiungere ai 39 punti il quarantesimo, per imporre all’ Italia la ratifica della direttiva europea contro la corruzione, introducendo la punibilità sino a 6 anni del diffusissimo reato di traffico d’ influenza: e’ il solo modo possibile per liberare il nostro Paese dai mostruosi intrecci di relazioni illecite ad opera di bande di personaggi senza scrupoli, che ignorano il senso della Stato e si attivano solo per i propri interessi personali a scapito di quelli della Comunità.

    Egregio professore Mario Monti, sono nei patrimoni dei corrotti le risorse che sta cercando, patrimoni dalla consistenza immensa che sarebbe ora di inseguire negli impensabili angoli del globo in cui sono nascosti, dove la Guardia di Finanza ha la capacità professionale di scovarli e le motivazioni costituzionali e morali per restituirli alla Comunità nazionale.

    Distinti saluti
    francesco miglino
    segretario del partito internettiano

  11. Dorian

    1900 debito pubblico vs. 4000 patrimonio immobiliare. Dall’estero in piu’ riprese ci dicono di smobilizzare la nostra ricchezza o di metterla come garanzia dei nostri debiti. L’obiettivo e’ mettere le mani su una ricchezza che gli italiani non mollano: la casa. Come fare a fregarci? Campagna stampa in cui tutti sono a favore di una imposta patrimoniale salvifica da imporre ai “ricchi”, ma scommetto che alla fine coinvolgera’ la classe media italiana con la scusa che la situazione e’ troppo grave. Poi con la scusa della lotta all’evasione fiscale obbligo di utilizzo della carta di credito per importi superiori ai trecento euro, cosi’ sono certo di indebitare il popolino ed impiccarlo ulteriormente perche’ i conti non li sanno fare tutti… Risultato? Tempo dieci anni e riducono il nostro popolo come nel resto del mondo, senza soldi, indebitato e senza casa. Dico solo una cosa: SVEGLIATEVI

  12. Roberto

    Io sto con Angelo.
    Nonostante i brillanti risultati in senso liberista dei governi targati S.B., noto in giro molti Berluschini.
    Peraltro, cosa attendersi di diverso da una Pubblicazione diretta da Oscar Giannino?

  13. Concordo totalmente con l’articolo ….in europa la patrimoniale costituisce una eccezione e ha prodotto gettiti bassi ed effetti negativi.
    In spagna verrà tale imposta verrà abolita dal nuovo governo perchè fortemente recessiva.
    In francia è stata di molto allegerita perchè produceva effetti negativi anche in termini di equità e quindi nel 2012 avrà un gettito molto basso.L’imposta francese sulla fortuna(IFS) aveva come limite quello di colpire i piccoli ricchi, i proprietari immobiliari a causa della rivalutazione degli immobili.
    Il ministro del budget, François Baroin, fece notare che l’Isf penalizzava pesantemente i contribuenti in ragione dell’aumento del valore dell’immobile senza che il loro reddito avesse seguito la stessa evoluzione. Alcuni erano costretti a pagare l’Isf in quanto avevano comprato la casa dove abitano, pur avendo perso il lavoro. Ragion per cui il governo ha portato la soglia d’ingresso a 1,3 milioni di euro.
    Nel tempo,l’imposta patrimoniale ha causato la partenza di oltre 10mila contribuenti dalla Francia. Tra loro nomi noti come Alain Delon, Johnny Hallyday, Alain Prost.
    Altro punto debole dell’imposta è che spesso i miliardari riescono ad eludere parzialmente quest’imposta grazie a complessi espedienti finanziari e giuridici. Il caso più eclatante è stato quello di Liliane Bettancourt, che con un patrimonio, grazie a L’Oreal, di dieci miliardi di euro è riuscita a dichiararne solo due ai fini dell’Isf.
    INSOMMA UN FALLIMENTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  14. BRAIN WASH = LAVAGGIO DEL CERVELLO
    E’ QUELLO CHE HANNO SUBITO MOLTI ITALIANI NEGLI ULTIMI MESI.
    Questa erano le parole che, dopo il crollo del muro di Berlino, molti cittadini dei paesi dell’Est Europa citavano per giustificare lo stato di apatia/depressione di molta parte della popolazione, sopra tutto maschile, come conseguenza di oltre quaranta anni di comunismo.
    Questo e’ quanto avvenuto recentemente in Italia dove quasi improvvisamente molti concittadini invocano, o cosi’ ci fanno credere i media, la “patrimoniale” ed acclamano il nuovo governo, che NON hanno eletto ma e’ piovuto dal cielo europeo, senza neppure conoscerne il programma.
    Poveri italiani, sottoposti al lavaggio del cervello a partire dalla famosa lettera della BCE, dalle balbettanti risposte del nostro governo alle quali e’ seguito il tam-tam di guerra inscenato dai media nazionali ed esteri sul ‘disastro Italia”( si vedano, tra le altre, le pessime prime pagine ed i relativi articoli delle ultime edizioni di Time e Newsweek magazine, dove si afferma che siamo “ l’economia piu’ pericolosa del mondo” e l’Italia viene paragonata alla Grecia), dai partiti di opposizione che ora innalzano il vessillo della vittoria e che si troveranno, forse, di qui a poco ad approvare leggi e provvedimenti che fino a ieri avrebbero tacciato come macelleria sociale e contro i quali avrebbero indetto, con l’attiva pubblicita’ fornita da RAI 3, RAI-Med, LA7, Santoro ecc., scioperi e manifestazioni nazionali con la collaborazione di sindacati, precari, centri sociali, studenti (?), pensionati o pensionandi, donne e bambini.
    Poveri italiani, alla maggioranza dei quali la parola “PATRIMONIALE’ evoca una o piu’ tasse da imporre alle classi “privilegiate” ed “ai grandi patrimoni” ed offre l’idea e la speranza di una rivincita sociale, poverini, cosi’ non e’ e non sara’ se, come sembra, si ritroveranno l’ICI anche sulla prima casa e piu’ salata di prima, l’aumento degli estimi catastali con le relative conseguenze sulla dichiarazione dei redditi, l’ulteriore aumento dell’IVA, l’obbligo di avere un conto corrente bancario con relativo libretto di assegni o carta di credito o di debito altrimenti non potranno fare la spesa settimanale, l’impossibilita’ di iscrivere i propri figli ad una scuola privata a pena di verifiche fiscali ed altre amenita’ del genere.
    Tutto questo con il beneplacito di Confindustria (la presidente da tempo schiamazza in favore di incentivi all’occupazione mentre in primavere inaugurava un suo nuovo grande stabilimento di produzione in Cina, cosa peraltro legittima) e delle altre confederazioni, degli Ordini professionali (arroccati nella difesa dei propri privilegi medioevali), dei sindacati, ecc., ecc.
    Nei prossimi giorni il Primo Ministro Prof. Monti (senza Tre) si rechera’ in Europa ad offrire o prendere nuovi consigli (ordini?), prima di aver completato la squadra di governo (vice-ministri e sottosegretari) ed aver dichiarato e reso pubblico il proprio programma di governo.
    ATTENTI italiani, vi trasformeranno in “ robot”, abili solo a produrre e consumare in silenzio;
    “guai a voi che vorreste dominare il pensiero e l’azione dei vostri fratelli a vostro esclusivo beneficio, che giungereste perfino, novelli Erode, ad inserire nel cranio dei neonati apparati per imporre ordini e poi controllarne l’esecuzione” lo scrissi oltre un anno fa in “ Se Gesu’ fosse Tremonti…” (www.segesufossetremonti.blogspot.com) con ben misero risultato.
    Non voglio qui difendere Berlusconi, che ci illuse di cambiare le cose ma non lo ha fatto, non voglio prendermela con l’Europa, la Germania e la Francia e, perche’ no, gli Stati Uniti, che non sono certo immuni da colpe, voglio invece incitare gli italiani a ritrovare se stessi, a recuperare l’animo/l’anima (come dice Marcello Veneziani nel suo blog), a guardarsi in casa ed iniziare le pulizie, a dare “un segno forte ed inequivocabile, un gesto estemporaneo che rinfranchi le coscienze, dia fiducia a tutti nella possibilita’ del rinnovamento e la forza necessario per attuarla. Questo segno dovete darlo voi, (ricchi e potenti). A partire da questo segno la Nazione potra’ rimettersi in cammino ed acquisire credito e dignita’ presso le altre Nazioni che guarderanno a questo fatto con stupore e rispetto. GUARDO A VOI RICCHI E POTENTI (tre milioni e mezzo di persone) CHE POSSEDETE LA META’ DELLA RICCHEZZA DI QUESTA NAZIONE, DICO CHE PRIVANDOVI DI UNA MINIMA PARTE DEL SUPERFLUO ( 30.000 Euro in media per ciascuno) POTETE CONFERIRE, SENZA BATTERE CIGLIO, ALLE CASSE DELLO STATO 100 MILIARDI DI EURO ( quattro volte la misura degli interventi che il nuovo governo si appresta a fare ma che essendo lineari danneggeranno il ceto medio e medio basso con ulteriore decadimento dei consumi, ecc.). QUESTA NON E’ UNA RICHIESTA DI ORO ALLA PATRIA , BENSI’ IL SUGGERIMENTO DI UNA IDEA IMPRENDITORIALE, DI UN INVESTIMENTO PER IL VOSTRO FUTURO PRECHE’ SE LA NAZIONE CROLLA, CROLLERETE ANCHE VOI CON ESSA, SE EMIGRERETE SARETE COMUNQUE DISPREZZATI DALLE ALTRE NAZIONI PER NON AVER SAPUTO SALVARE LA VOSTRA CASA……… ( sempre da “ Se Gesu’ fosse Tremonti…” reperibile sul web.
    Tutto cio’ dovrebbe avvenire in contropartita a riforme e leggi che garantiscano una significativa riduzione dei costi dello Stato, della PA e della politica (per l’elenco degli interventi, che per altro ormai conosciamo tutti, si veda il testo citato (“Se Gesu’fosse Tremonti…” in particolare al capitolo “Assemblea’ http://www.segesufossetremonti.blogspot.com ) al quale aggiungerei la vendita del patrimonio improduttivo dello stato, abolizione degli ordini professionali, liberalizzazioni nel settore del commercio, privatizzazioni, ritocchi al sistema pensionistico, riduzione IRPEF ed IRPEG ).
    Dott. Oscar Giannino, ella che talvolta invoca azioni botton-up e fa intuire/sperare nel possibile avvio di inziative ‘liberiste’ concrete, Prof. Ugo Arrigo, Dott. Manuel Seri e membri dell’ Istituto Bruno Leoni, voi che avete visibilita’ oltre a competenza, perche’ non date corso ad un nuovo movimento visto che, come titolavano i Doors, siamo “at the end” ? Mi dispiace che Giannino abbia scartato e depotenziato la proposta/provocazione del Sig. Melani circa i BTP apparsa sul Corriere della Sera che seppur forse utopistica e certamente da essere messa a punto per gli aspetti tecnici e’ comunque un segno botton-up della voglia di fare qualcosa di concreto e di amore per il Paese.

  15. jenepeuxpas

    Ho scritto questa lettera a Mario Monti ma non credo la leggerà.

    Egregio Professore

    Mi auguro lei possa leggere codesta mail poichè ritengo importante ciò che le scrivo.

    Da giorni mi chiedo perchè si continui a parlare solo di Patrimoniale(una tantum) e non
    di prestito forzoso(strutturale e continuo nel tempo) già adottato durante la crisi del 74
    con ottimi risultati e senza che nessuno se ne lagnasse.
    Basterebbe remunerare i redditi e le pensioni mensili al di sopra dei 2500-3000 euro con una parte
    ovviamente proporzionalmente crescente in funzione del reddito con BTP quinquennali e decennali
    MA SENZA LO SPREAD e cioè con una cedola annuale uguale a quella dei Bund tedeschi.
    Se la immagina la reazione dei mercati quando si accorgeranno che ci facciamo
    progressivamente carico del NOSTRO DEBITO.
    Manovra che sarebbe certamente molto più gradita di una patrimoniale ai cittadini coinvolti poichè
    non verrebbero portati via i soldi ma solo chiesti in prestito con cedole di interessi e restituiti
    alla scadenza.
    D’altronde mi sembra logico e razionale che un debito debba essere pagato con
    il contributo dei debitori che possono sostenere tale onere.Non ci sono altre vie.

    Ovviamente con una parte degli interessi risparmiati il suo governo potrebbe rilanciare l’economia.

    Augurandole un meritato successo Ditinti Saluti

    Jenepeuxpas

  16. mario

    Il mio pensiero è che in questi ultimi ventanni una piccola parte si è arrichita (in modo lecito e spesso illecito)moltissimo mentre tutti gli altri hanno visto ridursi progressivamente il loro potere d’acquisto.. oggi a distanza di 10 anni dalla fine della lira e l’inizio dell’euro i prezzi sono triplicati ma come si può pensare di continuare con questo gioco..l’abolizione dell’ICI da parte di BERLUSCONI è stato un errore i comuni hanno tagliato servizi che prima si pagavano molto meno ed ora si pagano molto di più o sono spariti totalmente.. questo paese ha bisogno di una classe politica e imprenditoriale SERIA, che pensi a fare il proprio dovere ed i cittadini (operari-impiegati-artigiani-commercianti..ecc)a lavorare seriamente non a pensare al weekend lungo! Per quanto riguarda gli studenti a dirla come Totò che siano STUDENTI CHE STUDIANO…. le università sono piene di CIALTRONI e sarebbe meglio che andassero a pescare!! Comunque credo che una patrimoniale sopra al 1.000.000,00 di euri sarebbe più che giusta ed anche verificare come si ha un patrimonio di questa cifra.. (a me sembra una cifrona per altri serve a comperare le sigarette)…GRAZIE!!

  17. ANGELA MERKEL, LA SIGNORA CHE INCARNA LA POTENZA TEDESCA.
    28 gennaio 2012

    MENTRE DALLA GRECIA CI GIUNGONO NOTIZIE DI BAMBINI CHE SVENGONO NELLE AULE SCOLASTICHE PER DENUTRIZIONE, LA STAMPA POPOLARE TEDESCA RISCOPRE IL CULTO DEL CAPO ED ESALTA ANGELA MARKEL DEFINENDOLA LA “SIGNORA CHE INCARNA LA POTENZA TEDESCA” PERCHE’ ESERCITA IL POTERE DI NEGARE L’ALLARGAMENTO DEL FONDO “SALVA STATI” A CUI SEGUE LO SPETTACOLO DI SOFFERENZA DEL POPOLO GRECO CHE STA’ AFFONDANDO NELL’ INDIGENZA NEL CUORE DELL’ EUROPA .
    NELLE BIRRERIE TEDESCHE I CORI ONDEGGIANTI DECLAMANO I NUOVI CONVINCIMENTI DELLA “SUPERIORITA’” CHE LA “SIGNORA” IN CAMPAGNA ELETTORALE SOLLECITA E VEZZEGGIA CALDEGGIANDO AMMONIMENTI AI PAESI NON BACIATI DALLE ‘ “VIRTU” TEDESCHE:
    -“LAVORATE DURO COME ABBIAMO FATTO NOI”;
    -”L’ EUROPA PUO’ STARE IN PIEDI SOLO SE LA GERMANIA SARA’ FORTE”;
    -”LA GERMANIA NON PUO’ ESSERE ETERNAMENTE IL VOSTRO UFFICIALE PAGATORE”.
    FAR GIUNGERE ALLA PANCIA DEL POPOLO TEDESCO SIMILI SLOGAN SENZA INFORMARE CHE DA QUESTA CRISI LA GERMANIA TRAE GRANDI VANTAGGI E CHE L’ EUROPA UNITA COMPERA IL 50% DELLE MERCI PRODOTTE DALL’ INDUSTRIA TEDESCA, SIGNIFICA ACCENDERE PERICOLOSE ALBE AUTOESALTATORIE E GIUSTIFICARE LE SCELTE PUNITIVE DI NON ALLARGARE IL FONDO “SALVA STATI” PER AIUTARE I PAESI IN DIFFICOLTA’.
    IERI L’ IMBIANCHINO IN NOME DELLA SUPERIORITA’ ARIANA HA MOTIVATO IL POPOLO TEDESCO AD INFLIGGERE ALL’ EUROPA LUTTI E DISTRUZIONE, OGGI LA “SIGNORA” IN NOME DI UNA SUPERIORITA’ PRODUTTIVA E CONTABILE SOFFIA SULLA PANCIA DEL POPOLO TEDESCO SLOGAN SECONDO CUI I POPOLI EUROPEI IN DIFFICOLTA’ TENTANO DI CAMPARE A SPESE DEL VIRTUOSO POPOLO TEDESCO E VANNO ABBANDONATI E PUNITI.
    L’ INDIFFERENZA CON CUI SI ASSISTE ALL’ AVVILIMENTO DEL POPOLO GRECO A CUI LE MULTINAZIONALI NEGANO CIBO E MEDICINE ADOMBRA ANCORA UNA VOLTA LA NOSTRA CIVILTA’ .
    L’ OPPOSIZIONE DELLA “SIGNORA” ALL’ ALLARGAMENTO DEL FONDO “SALVA STATI” CON NUOVE E SACROSANTE EMISSIONI E’ PARTICOLARMENTE CRUDELE, PERCHE’ NEL CONTEMPO LA GRAN BRETAGNA E GLI STATI UNITI HANNO EMESSO BEN 3500 MILIARDI DI DOLLARI AL SOLO FINE DI SALVARE LE LORO BANCHE.
    I PAESI CHE TENGONO A CUORE L’ UNITA’ EUROPEA ACCELERINO I PROCESSI PER L’ UNITA’ POLITICA ED ASSISTANO DA SUBITO ADEGUADAMENTE I PAESI DEBOLI SOTTRAENDOLI AI PIANI DELLA CRIMINALITA’ FINANZIARIA CHE HA DICHIARATO DI VOLER DISTRUGGERE L’ EUROPA INFORMANDOCI, CHE DOPO IL CROLLO DELLA GRECIA, CI SARA’ IL CROLLO DEL PORTOGALLO E POI DELLA SPAGNA E DELL’ ITALIA.
    francesco miglino
    segretario partito internettiano

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