12
Feb
2010

Accendete le luci

Come ogni anno, le Forze dell’Oscurità oggi celebrano la loro messa nera, fanno violenza al poeta:  “M’illumino di meno”. Come ogni anno, il Caterpillar della Rai chiede di spegnere le luci nel nome del risparmio energetico. Come ogni anno, rispondiamo alla corazzata dell’informazione pubblica, dell’ambientalismo ideologico e di Stato, del vivere meno e peggio e più poveri, con la nostra piccola lampadina a incadescenza. C’è un’ironia di fondo, nella pretesa di offuscare la luce, luce fisica e luce intellettuale, luce del progresso e luce della libertà. E’ l’ironia di chiunque cerchi di nuotare ostinatamente contro quella corrente indomabile che è la natura umana. La nostra storia, come genere umano, è una continua tensione verso la luce, l’energia, il superamento delle barriere che la natura e l’ambiente ci oppongono. La nostra storia, è soprattutto la storia di una lotta contro la natura e l’ambiente, i loro vincoli, il buio. E’ una continua scoperta del fuoco, la sua moltiplicazione, la sempre maggiore intensità delle fiamme. La nostra avventura su questa terra è un’esplosione di luce. Non è per noi, predicare le tenebre. Quest’anno, poi, la campagna accoglie una novità. La notte viene arginata con la “luce sostenibile”. Ecco di cosa si tratta:

Protagonista dell’evento sarà una enorme sfera, forse la più grande lampadina illuminata da energie rinnovabili, che risplenderà nel cielo di Roma, grazie all’energia di cinquanta eroici ciclisti, coinvolti in una travolgente pedalata collettiva.

Come criceti, sulla ruota nella gabbia dell’ideologia.

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13 Responses

  1. Massimo Costa

    Mi spiace che questo argomenti sia incluso nella quotidiana diatriba tra modernisti e “mugnai bianchi”. Però il cielo è l’altra metà del paesaggio e con una illuminazione indiscriminata viene cancellato. Sarebbe come cancellare, che so, il mare dalla nostra vista. Non serve a nulla contemplarlo, ma sarebbe un peccato non poterlo fare più. Questa manifestazione combatte l’illuminazione inutile, quella rivolta verso il cielo, che non serve a nessuno ed è solo spreco. Per fare ciò esistono tecniche ben conosciute anche se poco applicate, ma nel nostro Paese la cultura tecnico scientifica è carente anche nel campo delle lampadine. E voi, come molti altri, ne siete la testimonianza evidente.

  2. Luciano Pontiroli

    L’idea che i ciclisti siano una fonte di energia rinnovabile apre scenari futuribili entusiasmanti: si recupereranno asini e muli, oggi oziosi, per fare girare macine da mulino e, chissà, piccole turbine condominiali; si raccoglierà il loro sterco per riscaldare le abitazioni popolari; si introdurrà un servizio civile per affidare servizi socialmente utili ai cittadini che avranno riportato il sei politico nell’esame di patriottismo costituzionale, i quali accorreranno a frotte per prestare il loro contributo solidale, e così via (mi manca il tempo per immaginare altre elettrizzanti novità).

  3. Francesco P.

    Caro Luciano, lo sterco animale è fuori discussione: non sai dunque che il metano che inevitabilmente vi si associa è un pericoloso gas serra? Piuttosto si sfrutti quello umano (del quale, per motivi umanitari, non è possibile diminuire la pur climaticamente disastrosa produzione): in questo modo gli entusiasti del regresso tecnico potranno donare alla collettività la parte non voglio dire migliore, ma più caratterizzante di sé.

  4. BeneBene

    Stiamo consumando tutte le risorse del Pianeta per mantenere soltanto uno stile di vita completamente innaturale e folle.Piccheranno tutte le risorse naturali e le materie prime prima della fine del secolo

  5. Francesco P.

    Passando dal faceto al serio: Massimo, l’inquinamento luminoso è certamente un problema, ma non mi pare che le finalità della manifestazione di cui si parla sia, se non marginalmente, questa: tanto è vero che l’infernale sfera a pedali non aiuterà certo a ridurre l’inquinamento luminoso. La finalità principale è quella di convincerci (anzi “senzibilizzarci”, come se si trattasse di un’allergia) che meno luce (non meno energia, si badi) è meglio: e se non è così, il nome (“m’illumino di meno”) è una scelta che definire infelice è un understatement.

  6. andrea dolci

    E’ triste quando il semplice buon senso diventa disputa ideologica.
    Da astrofilo conosco da diversi anni il problema e grazie ad una legge lungimirante varata dalla regione Lombardia, nel pase dove abito sono state cambiate tutte le luci pubbliche riducendo drasticamente le emissioni luminose inutili. Ora si consuma meno, gli scettici si sono accorti che il costo della sostituzione si e’ ripagato rapidamente.
    Se per qualcuno essere liberali significa difendere il diritto di dilapidare risorse anche danneggiando il prossimo, in nome di buffe metafore sulla lotta dell’uomo contro la natura,allora io mi chiamo fuori perche’ ‘ lo spreco, e’ un disvalore a prescindere.
    Se invece vogliamo stigmatizzare la ridicolaggine di tanti ambientalisti d’accatto che innalzano globi lucenti per inneggiare al buio, allora sono con voi.

  7. BeneBene :
    Stiamo consumando tutte le risorse del Pianeta per mantenere soltanto uno stile di vita completamente innaturale e folle.Piccheranno tutte le risorse naturali e le materie prime prima della fine del secolo

    E quale sarebbe, dunque, questo mitico (per non dire mitologico) stile di vita naturale da seguire?
    Illuminaci tu, dato che le lampadine -a quanto pare- dovremmo spegnerle.

  8. giorgio arfaras

    Lascia perplessi l’uso di umani per produrre energia. Si potrebbero allora usare degli umani – magari belli, alti e nubiani – per agitare i ventagli ai lati dei potenti, come nei film sull’antico Egitto. In fondo, si risparmierebbe energia per i condizionatori d’aria.

  9. Massimo Costa

    Concordo sul fatto che la vulgata radiofonica e l’indirizzo che negli ultimi anni Caterpillar ha dato alla manifestazione siano retrogradi e pauperisti. Però, ma posso sbagliare, questa dizione nacque in campo astronomico contro l’inquinamento luminoso.

  10. Giovanni

    “Stiamo consumando tutte le risorse del Pianeta per mantenere soltanto uno stile di vita completamente innaturale e folle” dice “bene bene”. Se centinaia di milioni di esseri umani conducono un certo stile di vita (ed altre centinaia di milioni aspirano a condurlo) questo non è, in qualche modo “naturale”? Il concetto di “naturale” è fra i più complessi. Quale stile di vita è “naturale”? Quello degli uomini dell’età della pietra? Ma, se davvero un simile stile di vita è “naturale” perchè mai gli uomini lo hanno abbandonato? Nulla è in realtà più naturale quanto l’aspirazione dell’uomo a migliorare le proprie condizioni di vita. Che questa naturalissima aspirazione debba fare i conti con la limitatezza delle risorse è un altro discorso, su cui non si può che concordare, ovviamente, ma non sarà certo il ritorno a forme vetuste di produzione di energia a risolvere i problemi.

  11. andrea

    Giannino è persona di indubbia intelligenza, come di indubbia intelligenza mi sembravano alcuni spunti di questo blog. Ora mi chiedo, come si possano usare toni di questo tipo su una manifestazione che chiamare pacifica è il minimo che si possa fare. Si parla nel post di ideologia, e si usano termini che trovo davvero eccessivi.

    In Italia tentare di promuovere il risparmio energetico come un comportamento di buon senso, che può far bene alle proprie PRIVATISSIME tasche (non si tratta di fermare l’economia cari, si tratta di spendere poi quellle risorse in altri modi, magari più creativi e produttivi, e che possano migliorare la qualità della vita!), mostrarsi preoccupati dell’inquinamento da automobile, e pretendere che la privatizazione sia utilizzata come strumento per migliorare le specifiche situazioni e non come ridicola panacea alla quale ci si rivolge ideologicamente in qualsiasi caso, anche in quelle poche occasioni in cui c’è un servizio pubblico che fuonziona e costa poco, dicevo, in Italia pensare queste cose equivale ad essere comunisti, desiderare un società povera, essere contro il progresso: credo che stiate così uccidento il dibattito in questo paese.

    L’ho visto in questi anni in mio padre, e lo vedo in voi. Giustamente sfiancati dall’ideologia dell’assistenzialismo statalista italiano, dal 68, dagli anni 70, e con un occhio al capitalismo d’oltreoceano, siete assolutamente impegnati da oltre 20 anni, voi italia illuminata, e non sono ironico, nel promuovere libero mercato e privatizazzioni, spinta ai consumi, riduzione al minimo della presenza dello stato. Tutte cose giuste.

    Vi do però una notizia, avete superato il confine tra idea e ideologia. E questo post lo dimostra.

    E la storia si ripete: siamo noi un pò più giovani ora sfiancati da questa vostro pensiero, diventato ormai ideologia di massa, perchè questo in Italia è oggi il pensiero di maggioranza, checchè ne diciate (che poi berlusconi sia partito incendiario e arrivato pompiere, potrebbe importarmi poco), ma questo è sicuramente ormai da tempo un pensiero condiviso, e tutti gli altri per intenderci sono condsiderati vetusti comunisti, anche in quei casi in cui si tratta solo di libertari di buon seno, che vogliono ragionare caso per caso.

    Imsomma, adesso siete passati dall’altra parte, bloccate secondo me il dibattito; abbiate il coraggio di abbandonare i catechismi, un nuovo secolo è iniziato ed ora la nostra palla al piede ideologica potreste essere diventati voi.

    andrea

  12. andrea

    non il liberalismo/liberismo veri e la ricerca della vera concorrenza purtroppo! ma il tifo per la privatizzazione a tutti i costi si, come se questa voglia dire liberalizzazione in tutti i casi,
    e gli atteggiamenti di sufficienza e sfottò contro chi si mostra preoccupato verso questioni
    “collettive” anche.

    E poi mi scusi a prescindere da come Berlusconi stia governando non ha vinto più di una elezione proprio spingendo su questi motivi elettorali? o mi sto sbagliando?

    Ma soprattutto più che sul “di massa”, mi aspettavo una battuta su “ideologia” è quello il punto assolutamente centrale della questione che ponevo.

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